Robin Hood racconterà la storia del celebre personaggio, le sue origini e la sua storia d’amore con Marian, donna forte e indipendente in grado di far superare a Robin durezze e diffidenze figlie del suo travagliato passato.
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Un antefatto del celebre fuorilegge davvero ben fatto con ottime ambientazioni. Menzione dovuta per i costumi che mi sono piaciuti particolarmente. Buon ritmo con scontri energici.
Sinceramente ne serbavo un ricordo migliore. Il "Robin Hood" di Scott risulta un film fatto bene dal punto di vista tecnico e visivo ma che si guarda con un certo distacco, non è in grado di appassionare lo spettatore, né per le vicende raccontate né per i personaggi: forse Lady Marion/Cate Blanchett è l'unico che a fine visione lascia qualcosa, per il resto non rimane granché. Non condivido la scelta di Russell Crowe nel ruolo di Robin Hood, non tanto perché non se la cavi bene ma più che altro perché dopo il successo (giustamente) stratosferico avuto con "Il gladiatore" è impossibile vederlo interpretare un altro personaggio storico in costume senza accostarlo spontaneamente a Massimo Decimo Meridio. Sarebbe come far interpretare un personaggio di boxe che non sia Rocky a Stallone, o un film fantasy che non sia Harry Potter a Daniel Radcliffe.
L'avesse diretto un regista di pedigree meno prestigioso probabilmente si parlerebbe di un revival di certo kolossal in costume; ma dietro la mdp c'è un maestro come Ridley Scott, e il risultato finale non straborda al di là di un solidissimo professionismo. L'idea di raccontare le origini di Robin Hood permette a Scott di legare a doppio filo il plot alla grande Storia inglese (quella della Magna Charta), e lo script comunque solido di Brian Helgeland gioca bene le carte dell'epica e dei toni picareschi, come già fu per A Knight's Tale. Manca però il pathos dei migliori kolossal scottiani: i personaggi sono tutto sommato archetipici e senza troppe sfumature, la storia procede per binari classici e rassicuranti. In aiuto del tutto interviene il solito cast azzeccato, con Crowe al solito credibile come eroe tutto d'un pezzo e una Cate Blanchett che domina per fascino e spessore nei panni della tipica eroina scottiana sovversiva. La mano del regista di South Shields si riconosce nelle proporzioni, nella cura per il dettaglio scenico, nell'energia tellurica infusa alle scene d'azione e in alcuni climax davvero azzeccati nella costruzione (la freccia fatale scoccata al rallenty, in un tripudio di gocce d'acqua trasformate in perle d'argento dalla luce solare).
Il film racconta la storia di come Robin Hood è diventato un fuorilegge. Ma il ritmo è blando e il susseguirsi della vicenda risulta poco emozionante. Discreta l'ambientazione.
..Mah, un RobinHood dalle frecce decisamente spuntate questa volta ! Non è chiaro il senso di questa produzione pseudo-prequel di un eroe già di suo poco interessante; un film luuungo piatto senz'anima come il RidleyScott degli ultimi anni ! A parte una discreta esecuzione formale (e ci mancherebbe!) non vi è nessun motivo per appassionarsi a questo RobinHood. Punto.
Film che si distingue fra le varie trasposizioni delle avventure del leggendario personaggio, in quanto si sofferma sugli eventi che precedono la sua consacrazione ad eroe. Nonostante il film non sia sempre precisissimo dal punto di vista storico, l'ambientazione nell'Inghilterra medievale è realistica e convincente e costituisce l'ottimo sfondo di una storia che, snodandosi agilmente tra battaglie, intrighi politici e tradimenti, risulta interessante, pur non raggiungendo le vette de "Il Gladiatore". Ben caratterizzati I personaggi e indovinato il cast (nel quale si fa notare l'ottimo Mark Strong nel ruolo del traditore Godfrey). Belle le musiche di Marc Streitenfeld e molte le scene degne di nota,
come il discorso di Robin Longstride ai baroni inglesi e l'uccisione di Godfrey, girata in modo magistrale.
In definitiva, un film godibilissimo e coinvolgente, soprattutto per gli appassionati del genere e del personaggio, qui riproposto in una versione insolita e accattivante.
Non la solita pellicola sull'eroe senza macchia che ruba ai ricchi per dare ai poveri, bensì la genesi della leggenda dell'arciere di Nottingham. L'aspetto più interessante del film di Scott è proprio questo, la riscoperta di un personaggio celeberrimo ( e diciamocelo, cinematograficamente stra-abusato ) attraverso la volontà di raccontare qualcosa di nuovo e diverso, dalla Crociata al fianco di Re Riccardo agli screzi che lo porteranno ad essere un fuorilegge con il suo successore Re Giovanni. Dopo una buona partenza la sceneggiatura del peso massimo Brian Helgeland batte un po' in testa ( la spudorata strizzata d'occhio a "Salvate il soldato Ryan" nella scena dello sbarco dei francesi, con le frecce a mietere vittime al posto dei proiettili è effettivamente troppo ) e le trame tra inglesi e francesi non sempre sono così chiare. Mark Strong è il solito cattivo di razza, tutto sommato in parte Crowe e la Blanchett.
Bruttamente cavalleresco è il ROBIN HOOD di Ridley Scott, stracolmo di stereotipi propri del genere e prodotto con una tipicità moderna che individua un apprezzamento solo relativo del regista per la categoria filmica dall'ambientazione storica, almeno in questo particolare caso. Le gesta dell'eroe di turno sono la copia di tantissime versioni oltremodo identiche, classiche nello sviluppo del canovaccio e per questo scontate, data la totale assenza di inventiva nel plasmare i personaggi o di alterare i toni del racconto, preimpostati a monte nel fissaggio scontato di briosità e romanticismo interni all'avventura epica, poco suggestiva anche nel moralizzare la giustizia, dato il soggetto già riprodotto innumerevoli volte in vesti anche ed evidentemente più audaci di questa.
Ennesima variazione sul tema abbondantemente sfruttato del mito di Robin Hood, però è una buona versione, curata nei costumi e nella scenografia, con attori ispirati. Unico neo, peraltro già sottolineato da altri utenti, l'eccessiva lunghezza, non giustificata dalla storia raccontata. D'altronde Ridley Scott,lo si sa, non fa film brevi
Consiglio a chi non ha visto il film di non leggere questo commento perché potrebbe contenere spoiler!
Analizzando questa pellicola, senza tener conto dei suoi predecessori ed il fatto che ormai vengono prodotti solo prequel/storie già viste e conosciute, Scott ci porta sul grande schermo un buon film sull'inizo della leggenda del più famoso dei ladri. La sceneggiatura, si, presenta qualche lacuna, ma si lascia raccontare semplicemente senza mai annoiare, anzi, diverte! Ben studiata nell'ambientazioni e capace nel riprodurre uno del più bui periodi della storia dell'umanità! Buono il riadattamento del personaggio di Lady Marion. Poco approfondito e non studiato invece è quello dei personaggi secondari, come Little John ed il resto della banda. Ma tutto sommato la storia regge, grazie anche a la bravura dei suoi attori.Capaci! Impossibile non menzionare l'ottima ricostruzione dei costumi, così come le location. Splendide! Molto buona anche la colonna sonora, così come il montaggio, bellissimo nelle scene di battaglia, capace di farci immedesimare, grazie alla sua infinita varietà di inquadrature e di dettagli.Ottimo! Tirando le somme, Robin Hood è una film che si fa guardare e piacere. Cosa non facile per una pellicola di circa due ore e mezza! Certo quando si legge un film di Ridley Scott, con Russell Crowe, tanto scontato quanto azzeccato nei panni del protagonista, ci si aspetta qualcosina in più. Magari spinti dalla voglia di rivedere una perla di pregiabile fattura come Il Gladiatore, ma no, "il tempo deglio onori è ormai finito!" Perché Robin Hood non è Il Gladiatore, e forse neanche pretende di esserlo!
Dopo il "Gladiatore", la coppia Ridley Scott e Russel Crowe mettono in scena un altro eroe guerriero di impeccabile fattura. Questo film è stato realizzato per racconta la storia mai raccatta. La sceneggiatura si basa sulla leggendaria figura di Robin Hood, mitico eroe inglese. La nascita della leggenda. Interpretato con maestria da Russell Crowe, ormai a suo agio per questi ruoli, mostra un look simile a Massimo del Gladiatore, stesso taglio di capelli e stessa espressione. Stile fortemente voluto dal regista per ottenere maggior successo e marketing. Ad affiancare la stella di Hollywood vediamo un gran cast: Cate Blanchett, Mark Strong, William Hurt, Max von Sydow, Danny Huston e Oscar Isaac. Ridley Scott gira un film massiccio e serio, ambientato durante la fine del XII secolo in Inghilterra, mostrandoci una figura e una storia di Robin Hood del tutto inedita. Questa cosa mi è piaciuta moltissimo, perchè hanno portato sul grande schermo qualcosa di nuovo, valorizzando ulteriormente la mitica figura di Robin hood.
La Colonna sonora di Marc Streitenfeld è stupenda, si lega perfettamente all'atmosfera del film. Bellissima scenografia e fotografia, ottimi anche i costumi. Le sequenze visive sono impressionanti, basta vedere la battaglia finale, (simile allo sbarco in Normandia) ricostruita alla perfezione da Ridley Scott, ricca di tante inquadrature, angolazioni e montaggio, il tutto per catapultare lo spettatore nel cuore dell'azione. Una battaglia adrenalinica! Il film poi si chiude brillantemente… Un Kolossal d'azione, d'avventura e storico che merita di essere visto.
La nascita della leggenda di Robin Hood vista da Ridley Scott. Grande spiegamento di uomini e mezzi per un film di buona realizzazione, denso di spettacolarità e fascino. Russell Crowe si dimostra ancora una volta perfetto per interpretare il ruolo dell'eroe, calandosi nel personaggio in maniera credibile e altamente professionale, giustificando così i 20 milioni di dollari di ingaggio, contornato da un cast di tutto rispetto che partecipa in maniera determinante alla riuscita della pellicola. Un film forse eccessivo nella durata ma capace comunque di non calare di ritmo e di coinvolgere il pubblico in modo interessato e partecipe.
Commentare questo film significa inevitabilmente fare paragoni con il Robin Hood- principe dei ladri con Kevin Costner. Non ho capito se questo è un prequel, un reboot o un remake (ma remake non credo). cmq tecnicamente è superbo, cioè ambientazioni favolose con dei paesaggi meravigliosi, castelli bellissimi sia gli interni che gli esterni, hanno ricreato il periodo storico egregiamente, i costumi sono buoni, i villaggi rurali ben fatti, le foreste bellissime e suggestive con i ragazzini orfanelli, ecc. Buoni effetti speciali, belle le scene di azione, le riprese sono più maestose (specialmente nelle battaglie), buone le scene di quando corrono a cavallo prima della battaglia (che mi piacciono troppo), bellissima la storia d'amore tra Robin e Marian, anche se non è stata approfondita come nel film con Kevin Costner, ma cmq anche in questo film trapela il loro sentimento. Poi c'è una Lady Marian indipendente e coraggiosa (molto diversa da quella del film del 91'). La storia, in questo film, è molto più contorta e a tratti pesantina (anche per la lunga durata del film che è di 2 ore e mezza), in confronto alla storia del film del 91' che era più sempliciotta e lineare. L'ultima battaglia è stata molto bella. Detto tutto ciò, dico che questo film a me è piaciuto, ha sicuramente una tecnica molto più avanzata di quello del 91', ma la differenza sostanziale è che quello del 91' aveva pathos, aveva cuore e anima (anche perchè si è soffermato di più sull'amore tra i due protagonisti). io al film del 91' sono affezionatissima, mi è entrato nel cuore e per me il vero Robin Hood sarà sempre Kevin Costner, ma questo ultimo film non lo posso disprezzare, perchè è ben fatto! Bravo Russell Crowe e Cate Blanchett (questa attrice mi piace molto anche perchè ha un viso che ti cattura, e poi la vedo bene in questi film ambientati nel medioevo). Per me è da vedere! Lo consiglio a chi gli piacciono i film ambientati nel medioevo e ama l'avventura.
anche in questo film c'è la scena dove Robin scocca la freccia, e si vede la scena al rallenty (ma stavolta la freccia non è infuocata), cmq la scena è molto bella!
Film freddo e senza senso del ritmo, male Crowe che recita come fosse ancora a girare il Gladiatore. Francamente di questa ennesima versione di Robin Hood non se ne sentiva il bisogno.
Un buon film di Ridley Scott, non eccezionale e in alcuni momenti forse troppo pesante! Il periodo storico narrato nel film è molto interessante e coinvolgente, racconta la nascita della leggenda di Robin Hood con qualche imprecisione storica ma tutto sommato carino a livello visivo e narrativo. La differenza più grande con altri film dello stesso stile e genere (Breave Heart ecc) e che non tiene lo stesso ritmo, in alcuni momenti tieni incollati con grandi battaglie spettacolari, in certi momenti diventa piatto e quasi noioso, forse qualche scena in più si poteva anche togliere! Il resto e abbastanza buono, buona scenografia, buoni effetti sonori e buonissima interpetazione degli attori, soprattutto Russell Crowe nella parte di Robin! Scott ha fatto certamente di meglio, Robin Hood per ora è il film che mi è piaciuto di meno dei suoi, però come film d'intrattenimento si lascia guardare! Carino.
Discreto ma di certo non memorabile come trasposizione di Robin Hood. Belli alcuni combattimenti..ma a mio giudizio dovevano essere prolungati..infatti in troppi frangenti la pellicola risente di una certa pesantezza durando anche molto (poco meno di 2h30). Si lascia guardare..ma non rimarrà nella storia del cinema..questo è certo.
Ridley Scott ci da la sua versione di Robin Hood, nettamente superiore a quella soporifera con Costner.Eccellente il cast,magnifiche sequenze di battaglia,regia da urlo.Non e' ,ovviamente,ai livelli del "Gladiatore" ma e' molto bello comunque.
MA PER CARITA' !!! .......UN INSULTO ALLA STORIA ORIGINALE DEL LEGGENDARIO "ROBIN HOOD" !!!!! .............E LA COSA PIU' IMBARAZZANTE DEL FILM OLTRE ALLA STORIA STORPIATA A PIU' NON POSSO, SONO SOPRATTUTTO I COMATTIMENTI A DIR POCO COMICI. CON PRETI E CONTADINE CHE COMBATTONO COME SE FOSSERO DEGLI ESPERTI GLADIATORI "ASSATANATI" ! XD! ...............UNA COMPLETA DELUSIONE ...NON CI SONO ALTRE PAROLE! -.-' E comunque c'è di peggio, ma qui già stiamo un pezzo avanti .
Ridley Scott fotocopia il suo "Gladiatore" creando un prequel della leggenda e del personaggio di Robin Hood, ma nonostante un'idea sicuramente spiazzante per i fans del genere ( che per una buona mezz'ora penseranno a una premessa e quindi si chiederanno quando comincia il film "vero"... ), il risultato è comunque più che decente e il film, nonostante la sua lunghezza e alcuni evidenti anacronismi, scorre comunque abbastanza bene. Alcuni personaggi chiave della leggenda originaria ( vedi Frate Tuck e Little John ) sono appena accennati, e sembrano messi lì solo per ricordarci che alla fine è proprio di QUEL Robin Hood che stiamo parlando. Se non fosse per l'arco e l'abbigliamento Russel Crowe sembrerebbe ancora nella parte di Decimo Massimo Meridio, ma dato il contesto, ci può anche stare.
Ridely Scott la fa davvero fuori dal vasino quando mostra l'arrivo dal mare della flotta francese, che si presenta alle coste inglesi con degli improbabili galeoni di legno che hanno la stessa forma e funzione dei mezzi da sbarco americani utilizzati nello sbarco in Normandia. Se si va a fare pipì e si torna in quel mentre, è impossibile non pensare che la moglie abbia cambiato canale e si sia messa aguardare "Salvate il soldato Ryan"...
si segue bene, comparto tecnico di tutto rispetto, ma piano piano si perde un po' l'interesse per le vicende del buon Robin, interpretato da Russel Crowe senza alcuna sfumatura. sinceramente pensavo a qualcosa di più. da vedere senza strapparsi i capelli se ancora non l'abbiamo fatto.
carino ma legare la figura di robin al figlio di un tagliapietre che visse proprio nello stesso luogo è un po troppo ...un casualità un pò troppo forzata
Secondo me questo è un bel filmettino. L'unico difetto grosso che gli si può trovare è che sembra il gladiatore. E in effetti questo robin longstride alla fine sembra quasi essere massimo decimo meridio. Cmq si lascia guardare volentieri. Si alternano delle fasi molto coinvolgenti a momenti pesanti come il piombo, però la pellicola offre lo stesso una buona idea su come "siano andate le cose con robin hood". Infatti si parla solo di come sia iniziato il tutto, il personaggio vero e proprio è solo leggermente accennato (infatti i personaggi di fra tuck e little john sono poco marcati). Il film con Costner parla direttamente del fuorilegge, qui si parla di come il fuorilegge sia nato, sono due cose ben diverse. Le scene di guerra sono decisamente affascinanti e ben fatte. Una pecca è nel finale in cui entreranno in scena dei personaggi un pò strani ma vabbè. Da vedere? si, non richiede di essere appassionati del genere per vederelo. E per genere intendo film di battaglie.
poco convincente soprattutto come trama e dialoghi che appiattiscono i personaggi risultando poi poco interessante. solo la storia d'amore tra pobin e merion da qualche scossa ma nulla di nuovo o imprevedibile. delusione perche i mezzi messi in gioco sono stati molti.
Questo specie di prequel della storia di Robin Hood è stato per me una grandissima delusione. Il lato tecnico è sicuramente ottimo ma la storia non mi ha proprio convinto, come non mi ha convinto la scelta di Russel Crowe, attore a mio parere bravissimo ma totalmente inadatto ad interpretare la parte di Robin. Inoltre personaggi molto importanti come Little John e Fra Tuck qui hanno un ruolo troppo marginale (che forse è anche un bene visti gli attori che li interpretano). Almeno non annoia. Mille volte meglio la versione di "Robin Hood" interpretata da Kevin Costner.
rivisto poche settimane fà in tv di nuovo.. ed ammetto.. una bella rivisitazione storica .. nn male l'idea e trama come è stata sviluppata.. non mi ha annoiato per nulla nelle 2 ore e mezza di film.. meritevole in ogni parte.. russer Crowe bè inizia a sentir il peso degli anni.. però regge ancora ottimamente dal canto mio la parte..
merita la visione per gli amanti di Robin Hood. il migliore intanto sul mercato..a lui dedicato!..
DIscreta trasposizione della nota novella del leggendario fuorilegge, rimodificata in alcuni punti chiave. Benino crowe e blanchett, il film risulta abbastanza coinvolgente anche se logicamente siamo lontanucci dalla versione di K.Kostner e Freeman (sicuramente meglio strutturata). Questo sembra quasi divenire un prequel. Cmq sia si lascia tutto sommato vedere, con le gag delle cantate dei menestrelli davvero simpatiche. Piu che sufficiente. 6 1/2
Un buon film che si vede fino alla fine con piacere anche se non entusiasma quasi mai ed è probabilmente troppo lungo. Manca un pò di originalità pur essendo interessante l'idea di raccontare come Robin Longstride divenne Robin Hood. Un'occasione mezza sprecata...
Complimenti a Ridley Scott che, con la solita maestria, impacchetta un film eccellente sotto il profilo tecnico: ambientazione, location, costumi, fotografia, colonna sonora tutto davvero ottimo. Così come, ma non c'era dubbio alcuno, l'interpretazione di Russel Crowe. Manca forse un pò di pathos, quelle emozioni che abbiamo assaporato col Gladiatore qui non ci sono. Altrimenti sarebbe stato un altro capolavoro... resta comunque un film godibile, mai noioso e molto ben fatto.
Una sorta di prequel del Robin Hood che conosciamo tutti(l'ho capito alla fine del film). Non male, fotografia e scene di combattimento molto curate, ma che a mio parere snaturano un po' l'atmosfera di Robin Hood (che lancerà 10 frecce in tutto il film, preferendo la spada) e il risultato generale non è pienamente riuscito. Crowe sempre il solito, la Blanchett sprecatissima.
Il Robin Hood di R.Scott si presenta come un film girato davvero bene, nel quale è presente un'ambientazione davvero ben curata e delle scene di combattimento ben girate. Il protagonista si dimostra fin da subito furbo e scaltro, proprio per questo, secondo me, Russell Crowe impersona bene il ruolo di RH. Buon film consigliato!
Non male questo Robin Hood. Personalmente sono legato dall'infanzia al Robin Hood interpretato da Kevin Costner, tuttavia questa rivisitazione tematica che ha come fulcro la nascita di Robin come fuorilegge è stata realizzata bene, nonostante un Russell Crowe abbastanza fiacco. Forse mi aspettavo qualcosina di più, i personaggi hanno per la maggior parte uno scarso spessore e alcune scene potevano benissimo essere tagliate. Ad ogni modo molto bella la fotografia e le ambientazioni.
film bruttino senza una personalità forte, un Robin Hood black block di cui si poteva fare a meno, sembra fatto di corsa, secondo me Ridley Scott ha sovraccaricato troppo e le sospensioni hanno ceduto. Potete anche fare a meno di vederlo per me.
In questo film di Ridley Scott, la vicenda di Robin Hood viene vista sotto una diversa angolatura, che permette di tenere viva l'attenzione dello spettatore. Pellicola interessante, non eccezionale, con una buona prova, come sempre, di Russell Crowe.
Gli unici pregi di questo film sono la fotografia e la sceneggiatura. Ma nel complesso il film è davvero lento e noioso. L' interpretazione di Russell Crowe è lontana anni luce rispetto a quella nel " gladiatore".
Errol Flynn gli ha dato una vena baldanzosa,Sean Connery la malinconia della maturità, Kevin Costner una piacioneria la versione di Scott non se ne sentiva il bisogno. Tutto appare freddo e calcolato, i dialoghi non incidono quasi mai, anzi fanno sospirare per la noia, tutte le altre (mezze) figure sono state ridotte a pupazzetti di contorno e quando avrebbero potuto decollare (come forse la Blanchett) eccole precipitare nel ridicolo (in)volontario, come con l'assalto finale in spiaggia, appunto della Cate, a capo di un manipoletto di sbarbatelli. Russell Crowe non ha nulla dell'eroico ladro gentiluomo e ha replicato anche qui il suo Gladiatore dimostrando di essere tutto tranne che un attore versatile.
Buon film, per quanto mi riguarda. Scott non è di certo un pivello e la sua regia è ottima, come i costumi e la sceneggiatura. E' un film che si lascia guardare però, a mio avviso, non fa altro. Corre lungo una sceneggiatura che ha la presunzione di trasformare la leggenda di Robin Hood in un fatto storico, potrebbe essere una buona idea ma il discostrasi dalla leggenda stessa priva il film di scene eroiche, di frasi celebri, di momenti epici di cui Robin Hood ha bisogno e di cui si nutre. Crowe ottimo come del resto tutti il cast, ma come già detto il climax del film è veramente troppo orfano di scene madri che avrebbero elevato la pellicola a ben altri pareri, avando oltrettuto un Crowe come ottimo interprete di tali scene.
Non mi è piaciuto per niente. Sono andata al cinema con la speranza di trovarmi di fronte a un Robin Hood che facesse storia, considerato il protagonista e la regia, invece è stata una delusione. Noioso, in più hanno reinterpretato malissimo la storia. Sarebbe stato meglio mantenersi sul classico.
Il Robin Hood di Scott ha un pregio: quello di affrontare l'ennesimo adattamento sotto una diversa angolatura cosa che permette di interessarsi alle vicende. Ahimè il film è veramente troppo lungo e senza particolari picchi. Il tutto scorre via a tratti in modo anonimo senza appassionare particolarmente con fastidiose sensazioni di déjà vu.
La visione di questa pellicola mi ricorda le atmosfere che si respirano in altri film "storici" come Braveheart, il Gladiatore, Master and Commander, ecc. (perdonatemi il criterio di paragone); ottime riprese e un Russell Crowe come al solito molto carismatico e più che a suo agio nei panni di un personaggio pseudo-storico, peccato che in alcuni frangenti il film perda un pò d'intensità e più di qualche volta scada in inutili banalità, resta il fatto che Scott riesce ad emozionare nonostante il soggetto di robin hood sia stato ormai proposto più e più volte in tutte le varianti possibili; concludendo reputo che la pellicola meriti un 8 e mezzo senza alcun ripensamento..........
un robin hood atipico , levato dalla tradizione letteraria che tutti conosciamo.come sempre la regia di scott è efficace e tiene incollato lo spettatore alla pellicola anche se la sceneggiatura ha buchi quà e là.alcune scene sono ridicole come lo sbarco sulle coste inglesi da parte dei francesi,che ricalca salvate il soldato rayan in tutto e per tutto, il gruppetto di bambini in sella ai loro pony e guidati da lady marian per la carica finale.la blanchette, crowe sempre bravi ed efficaci salvano il film che avrebbe potuto essere un pastrocchio colossale.per me non è 7 pieno ma neanche poco come 6 1/2. cmq film godibile per una serata in relax
Ho letto diversi giudizi prima di scrivere il mio,anche se avevo già in mente il voto da dare.Devo dire che leggere certi soloni del cinema definire pessimo questo film fa cadere le braccia e mi fa pensare che forse non hanno il senso della misura nel giudicare certi film.La storia a mio parere è molto originale rispetto ai numerosi Robin Hood andati in scena negli anni di cinematografia,perchè non si concentra su quello per cui Robin Hood è divenuto famoso,ovvero rubare ai ricchi per dare ai poveri ma ti racconta tutto ciò che è successo prima e che ha portato il personaggio a diventare ciò che è stato.Ridley Scott ancora una volta si è distinto in questo e il binomio con Russell Crowe risulta certamente vincente,anche se c'è da ammettere che il tutto è furbescamente voluto in richiamo al Gladiatore.Il Gladiatore senza dubbio è una spanna sopra per trama,dialoghi e interpretazione,ma a questo film non si può dare meno di un sette e mezzo.Indovinata la scelta di Cate Blanchette nel ruolo di lady Marianne,il mio voto si aggiunge di mezzo punto perchè Russel Crowe,nonostante risulti un Robin Hood sui generis per aspetto e portamento,rimane sempre il numero uno per questo genere di film.
Ha il grande pregio di essere tremendamente coinvolgente dall'inizio alla fine e bisogna ricordare che di film su Robin Hood ne sono stati fatti a bizzeffe e in tutte le salse possibili (cartoni animati compresi). Pur non avendo nella sceneggiatura il suo maggior punto di forza,l'ultimo film di Scott riesce a distinguersi riscrivendo in maniera appena appena originale il mito del ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri,rendendolo un uomo tutt'altro che elegante e dalla faccia pulita ma al contempo un cavaliere senza radici onesto e che tenta di fare la cosa giusta. Meglio ancora la mancanza di elementi romantici fuori contesto; difatti Scott riesce a rendere tutto molto realistico,le guerre non hanno personaggi che si distinguono per lealtà o bontà ma sono feroci e violente dall'una e dall'altra parte,le crociate possono essere mascherate come si vuole con la conversione in nome di Di0 ma hanno dato vita ad atti intrisi di crudeltà (come sottolinea lo stesso Robin Hood in un passaggio),Lady Marian non è una giovane dall'aspetto di vergine ma una vedova in attesa da dieci anni del ritorno di suo marito. Insomma è una rilettura del mito del bandito di Sherwood non senza i suoi difetti. Prima di tutto si vede che è stato un progetto difficile e che alla fine non doveva essere ciò che in effetti è diventato,ovvero inizialmente era nelle idee del regista dirigere un film in cui Robin Hood stesse ai margini del racconto pur facendone parte,magari mettendo in risalto le vicende storiche del periodo. In realtà Scott compie a metà proprio questo lavoro,le vicende storiche hanno un ampio risalto tanto da mettere in ombra lo stesso vero protagonista del film che appare meno di quello che ci si aspetta. Peggio ancora i suoi compagni d'avventura ridotti a semplici comparse dai ruoli quasi irrilevanti e penso a Little John... Manca tantissimo proprio in fase di sceneggiatura,anche perché sotto il profilo della regia (sempre accattivante e coinvolgente,il minimo per uno come Scott) e attoriale (Crowe troppo gladiatore ma va bene,Blanchett insuperabile come al solito) ci siamo.
Insomma è ottimo per passare il tempo (quasi due ore e mezza) guardando un film di qualità, ma poco approfondito e troppo superficiale. Il finale visto migliaia di volte che lo rende una sorta di "così nacque la leggenda" è francamente ai limiti del sopportabile. Forse l'idea originale di Scott doveva essere sviluppata perché così invece ci ritroviamo l'ennesimo film su Robin Hood fatto bene,per carità,ma che dice poco o niente e non aggiunge nulla a tutto ciò che già sappiamo.
E poi manca un cattivone degno di tale nome come l'inimitabile Alan Rickman ma questo è chiedere troppo...
Pechè il film non raggiunge la sufficienza: è noioso... davvero lentissimo. Difetti minori: Russel un po' troppo vecchio e pulcioso per essere credibile come aitante Robin Hood Storia con la S maiuscola stravolta come al solito (marchio di fabbrica di Scott...Solo che nel gladiatore aveva più senso)
Un buon film di Ridley Scott. Una nuova rielettura del personaggio, qui prima che diventasse il famoso Robin Hood che conosciamo. Un Russel Crowe (oramai abbonato ai film di Scott) tornato in piena forma, ci offre una buona interpretazione come anche la Blanchett. Da questo lato solo l'interpretazione di re giovanni lascia alquanto a desiderare. La storia scorre bene, senza particolari acuti, fino aprorarci alla battaglia finale. Nonostante continui a dirigere dei buoni film, Scott ha un po' perso quella vena artistica che aveva. Esempio: ne Il Gladiatore aveva inserito delle scene che rappresentavano gli stati d'animo del protagonista (la continua immagine della sua famiglia, veloci inquadrature di paesaggi inventati, rallenty che catturavano ogni momento topico), cosa che in questo film manca, oppure come in Blade Runner (la visuone dell'unicorno di Ford, i bellissimi paesaggi di Los Angeles futuristica ripresi con una telecamera in lento movimento). La regia si vede che è quella di Scott ma molto più semplificata. Forse anche per questo che questo regista non riesce più a trasmettere quelle emozioni che riusciva a dare nei suoi film del passato.
E' la caratteristica principale di Scott, niente vie di mezzo, solo film eccellenti o mediocri, al limite della schizofrenia professionale. Questo film indiscutibilmente appartiene alla seconda categoria. Ennesima riduzione cinematografica della leggenda di Robin Hood, di cui francamente non se ne sentiva proprio il bisogno, che sembra quasi uscita dalla penna (...se vabbè, mi correggo) dalla dattilografa che trascrive le idee di Stallone, tanto è intriso di sciovinismo e retorica del riscatto. D'accordo che dovrebbe essere un prequel, va bene operare una rilettura del personaggio completamente differente dalla tradizione, ma non è detto che una rappresentazione nuova e originale sia necessariamente un miglioramento. Il nuovo Robin ha le fattezze monolitiche di Crowe (attore che personalmente non ho mai amato) evidentemente convinto per tutta la durata delle riprese di aver recitato il sequel del Gladiatore, monoespressivo, distaccato, quasi svogliato, probabilmente stupito dalla discrepanza delle scenografie con la sua idea di antica Roma. Convinzione per altro generata dalla scelta di Scott di presentare un Robin a cavallo, che tira di mazza, combatte di spada, guida eserciti, condiziona regnanti e, saltuariamente (se ricordo bene in una occasione), tira anche con l'arco...dai povero Russel, chi non si sarebbe confuso! Scotto ormai scava in se stesso e cerca ispirazione nel suo passato (il meno interessante). Data la tesi iniziale aspetto con interesse il prossimo capolavoro...sperando non tiri fuori un Guglielmo Tell che dà la caccia ai replicanti.
Vorrei tanto sapere ocme si fa a dare un 4 a questo film... cioè, la sceneggiautura è dinamica, perfetta... non la narra la solita favoletta, "Rubare ai ricchi per dare ai poveri", narra la vita del vero Robin Hood, di un sassone a cui è stato dato un ultimatum: salvarei l suo paese dalla più grande guerra-civile mai scoppaita in Inghilterra. La fotografia è straordinaria, le riprese sulle ampie vallate, scquarciate da delle gigantesche montagne sono meravigliose, i dialoghi sono attenti, svelti, la regia è perfetta. Il film tutto sommato è da nove o nove e mezzo, ma di frotne a tanta ignoranza non posso che dare dieci per alzare la media.
il film è molto piacevole, un Robin Hood diverso dalle altre rappresentazioni cinematografiche, ma Russel veste i suoi panni in maniera perfetta...bravissima anche Marion/Blanchett...per me Ridley Scott continua a essere una sicurezza di ottimi film
Decisamente un prodotto da blockbuster, ma in fondo in fondo, non è per niente spiacevole. Mi gasano troppo le storie medioevali, le battaglie e i costumi, mi ricordano gli anni di medieval total war. Beh non ci voleva molto a capire che questo è una sorta di pre-quel e che non è una personalissima interpretazione della leggenda di Robin Hood da parte del buon vecchio Scott, Russell il corvo non delude come al solito e Cate Blanchette è come sempre afffascinante e bellissima (gusti son gusti) Sufficienza piena e daje...
Un bel prequel che spero possa avere un seguito. Un Robin Hood insolito, ma comunque convincente con Russell Crowe sempre in parte in questo genere di film.
pessimo..mi aspettavo un gran film..e invece che delusione! durante tutto il film si capisce poco e niente, e ci si chiede se non si stia guardando una sottospecie del gladiatore dal momento che la STORIA di robin hood è tutta un altra cosa.. quando mai si narra di cruente battaglie in robin hood ??..e lady marion una donna che lavorarava la terra?? mah!! L' UNICA cosa che Russel crowe ha di robin hood è l'arco con le frecce!! molto noioso e pesante, si salva solo negli ultimi 5 minuti quando finalmente si capisce che per due ore si è guardati le ORIGINI di robin hood ( ..in ogni caso poco credibili ..) , e non la "storia del celebre personaggio " come si credeva . per la "rivelazione finale si merita un voto di 3 e mezzo e nn di 1 .
A me non è piaciuto, eccessivamente lungo ed anche un pò noiso...è un robin hood nuovo nel quale si cerca di parlare del pre ma secondo me è fatto in maniera confusionaria e troppo simile al gladiatore...intendiamoci niente a che fare col gladiatore(purtroppo forse) per cui alla fine risulta una pellicola più noisoa che altro...c'è azione ma che si fa guardare con distacco, senza coinvolgere mai a pieno lo spettatore...deludente
gli attori sono molto bravi ma la storia fa acqua da tutte le parti...se fosse stata un'altra storia, con un altro personaggio sarebbe stata molto carina ma volerlo a tutti i costi associare alla storia già raccontata in mille modi su robin hood fa davvero acqua...come non pensare al magnifico cartone disney o confrontarlo con la leggenda del fuorilgge...beh diciamo che in questo caso non tutto torna e soprattutto alcune scene fanno molto il gladiatore...per carità buona la regia e bravo Crowe ma pe questa storia che io amo mi sarei aspettata di più...un vero peccato.
Dal regista e dall'attore che hanno marchiato su pellicola uno dei terminali prodigi cinematografici con "Il Gladiatore" provano a rievocare i fasti di inizio millennio con la storia di un altro personaggio carismatico, ecco "Robin Hood".
Il film narra in buon modo, secondo visione di Scott, la storia del celebre Robin ornata da battaglie e svariate peripezie. Logicamente è impossibile cercare di aprire assi di parallelismo fra "Il Gladiatore" e questo ultimo lavoro, cambiano in modo netto i contesti e la gravità, la drammaticità della storia e dei personaggi; l'ispanico resta la solenne luce della vendetta e allo stesso tempo della misericordia, quella dell'arciere inglese ricalca altre caratteristiche, indubbiamente più pacate e più vivaci.
"Robin Hood" con un Russell Crowe piuttosto ispirato riesce ad intrattenere lo spettatore, la storia è un po' confusa, i ritmi alti potrebbero portare alcune perplessità, non tutti i passaggi infatti sono chiarissimi, niente di trascendentale ma la confusione, almeno in minuscola parte, viene a crearsi. Del lavoro di Scott convince a pieno la storia fra Robin e la donna, ma in linea generale tutti i protagonisti risultano essere dinamici, poche, sotto questo aspetto, le sbavature. Nel film non manca certamente la violenza e l'azione con un Robin Hood più guerriero che arciere, ma in mano al "duo" era prevedibile assistere ad incursioni belliche. La fotografia, l'intero cast, le musiche caratteristiche incrementano un piano tecnico di livello, è questo era prevedibile.
"Robin Hood" è intrattenimento, film quindi pienamente riuscito, forse per Scott suona mortificante la parola "intrattenimento", ma detto in modo schietto, questa pellicola resta solo un ottimo svago a distanze siderali (per quello enunciato sopra) da ciò che di eccellente e roboante e stato il trionfo de "Il Gladiatore".
Buono,ma forse troppo lungo per i contenuti che tratta,sono daccordo che il ruolo di Robin Hood doveva generare simpatia,Russel Crowe è troppo cupo forse per questo ruolo,cmq 6 per i paesaggi e i costumi
Ma Robin Hood non dovrebbe essere un buontempone, affascinante, spensierato e sempre di buon umore? In questa pellicola Russel non fa nemmeno un sorriso, è sempre serio e composto, secondo me è fuori ruolo. Massimo X Meridio aveva perso la famiglia era giusto e comprensibile che fosse cupo e triste, ma Robin Hood è un uomo che porta speranza tra la gente, non un musone serio e composto. Il paragone con Kevin Kostner e con la "volpe della Disney" è troppo impegnativo per Russel che perde la sfida di netto.
Nulla da dire sulla storia e sul fatto che si sia scelto di narrare "ciò che è avvenuto prima". Il mio voto è quindi dettato da un protagonista lontano da quello che dovrebbe essere. Scus s'è poco! (da leggere con voce di Abatantuono) :-)
Ancora una volta Robin Hood, l'eroe di Nottingham conosciuto per la sua temeraria inclinazione anti-riccastri,già raccontato in numerose pellicole, si libera della ridicola calzamaglia verde pisello per ergersi a star di un film in cui il lato fiabesco è ostracizzato a favore di una condotta più plausibile,in cui la guerra è davvero cruenta e spietata.La storia non è quella di cui tutti abbiamo memoria,le gesta di Robin sono antecedenti il mito e raccontano di un semplice arciere al servizio del sovrano d'Inghilterra,prima di essere bollato come fuorilegge e divenire acerrimo nemico dello sceriffo di Sherwood. Le premesse sono abbastanza stuzzicanti ma il prodotto finito è un kolossal con poca anima,non particolarmente entusiasmante nell'accumulo di situazioni già viste miriadi di volte.Manca lo spunto fuori dalle righe ed infatti spesso ci si annoia,gli sporadici momenti lodevoli sono appiattiti da una concatenazione episodica molto blanda e facilmente supponibile,inoltre i personaggi sono monodimensionali,tracciati senza sfumature nella loro infinita integrità o nella mefistofelica bassezza.Scott nuovamente racconta di un eroe contro il sistema,questa volta opposto ad un re tanto stolto che sembra spuntare dalla parodia di Mel Brooks.Russel Crowe ci mette con misurato impeto faccia e fisico(appesantito),tutto sommato regge, ma nel nutrito cast gli unici a splendere senza dubbi sono Cate Blanchett e Max Von Sydow. Siamo di fronte ad un classico prodotto targato Scott;enfatico,ridondante,saturo e di solito ugualmente coinvolgente e vigoroso,ma non in questo caso."Robin Hood" difetta di ritmo e di elementi spiazzanti per poterlo stimare come gradevole divertimento.Il regista questa volta fallisce dispensando spettacolo solo in chiusura,con la difesa di Nottingham e nell'inevitabile resa dei conti,ben girata ed esplosiva,anche se le affinità con una specie di "Salvato il soldato Ryan" versione medievale muovono al sorriso. L'operato di Scott non è totalmente trascurabile,il vecchio leone britannico a tratti sa ancora ruggire e ghermire per il verso giusto lo spettatore, evitando così il tracollo più per mestiere che per meriti concreti.
E' un mix del Gladiatore, Apocalypto e film simili...senza però aver nulla di orginale. Risulta un film abbastanza banale, senza colpi di scena...in una parola lo definirei "noioso".
Filmetto da intrattenimento con pochi picchi e senza particolari cadute di stile. Buona comunque l'idea di girare un film che narri le origini del mito. Certo che se penso che se il regista di questo film è lo stesso di "Blade Runner" o "Alien" un po' mi intristisco.