sessomatto (1973)

Mah, sconclusionato.

Pellicola minore della filmografia di Dino Risi , che , pur contando su di un cast di tutto rispetto , non riesce nè a far davvero divertire nè a graffiare . Comprimari di lusso come Oreste Lionello , Paola Borboni e Duilio del Prete e due protagonisti di grido come l'esuberante , proteiforme Giancarlo Giannini e la bellissima Laura Antonelli risultano un po' sprecati . Tra i tanti , troppi episodi , sono pochi quelli che si possono ricordare , direi soprattuttto " Non è mai troppo tardi " ( per la simpatia della Borboni ) , " Lavoratore italiano all'estero " ( per l'iconica suora ) e " L'ospite" ( per l'intraprendenza della Antonelli ) .

Risi ha fatto sicuramente di meglio, ma quando hai un Giannini in piena forma ed un'Antonelli nel pieno della sua bellezza, passi sopra a tante cose. Pur nella sua discontinuità qualitativa, il film mi ha divertito. L'immagine della Antonelli vestita da suora trasuda erotismo da tutti i pori, tanto da essere una vera icona erotica di tutto il decennio.

C'è un po' di volgarità gratuita ma resta un film che merita, a mio parere, già solo per le incredibili interpretazioni di Giannini.
Da cineteca "Non è mai troppo tardi", Borboni e Giannini a livelli eccelsi

un film leggero e scorrevole perche' ad episodi, moda del tempo seguita anche da un altro famoso con Dorelli e Borboni inun episodio.
Giannini istrionico e creativo, Laura Antonelli una donna da erezioni spacca mutande e provoca spruzzo nelle stesse in episodi come quelli in cui la vediamo in lingerie a fianco del nostro curiosissimo Multiforme Giannini.
Insomma, qui si ricalca in chiave colorata la strada dei "Mostri".
Un curioso collage di storie che inquadrano vari strati sociali, tutte a sfondo erotico-sessuale....chiaramente...il titolo non e' casuale. Visto un paio di volte in alcuni anni, come per altri prodotti la terza e' venuta per merito delle TV digitali. Educativo non est, piacevole si', comunque da vedere.

un film leggero e scorrevole perche' ad episodi, moda del tempo seguita anche da un altro famoso con Dorelli e Borboni inun episodio.
Giannini istrionico e creativo, Laura Antonelli una donna da erezioni spacca mutande e provoca spruzzo nelle stesse in episodi come quelli in cui la vediamo in lingerie a fianco del nostro curiosissimo Multiforme Giannini.
Insomma, qui si ricalca in chiave colorata la strada dei "Mostri".
Un curioso collage di storie che inquadrano vari strati sociali, tutte a sfondo erotico-sessuale....chiaramente...il titolo non e' casuale. Visto un paio di volte in alcuni anni, come per altri prodotti la terza e' venuta per merito delle TV digitali. Educativo non est, piacevole si', comunque da vedere.

Impossibile, per me, valutarlo se non attraverso la lente distorta dell'affettività e della nostalgia per una Italia non bella ma meno depressa di quella odierna,seppure anche nel '73 la crisi mordesse forte e c'era anche il terrorismo.
Dal punto di vista cinematografico è certamente superiore, pur nella sua ingenuità, a tante equipollenti commedie sociali di oggi.
La differenza la fa la maestria del regista nel tirare fuori il meglio dai due protagonisti, Giannini una garanzia di mas**** doc e Antonelli veramente credibile nei ruoli.
Rivisto, per l'ennesima volta con molto piacere

siamo ad un livello bassino

Merita la sufficienza non fosse altro per la Antonelli nel pieno del suo splendore

Nell'infame filone delle commedie a episodi è senz'altro tra le migliori. Certo, Risi non è più ai livelli de "I mostri" e simili e il film non è che un pugno di stanche barzellette a sfondo erotico. Tuttavia il camaleontismo di Giannini e il sex appeal della brava Antonelli rendono piacevole l'insieme.
Il frammento migliore, entrato nell'immaginario collettivo, è "Lavoratore italiano all'estero" in cui si porta all'apoteosi l'ossessione tutta italica delle suore in pose sconce.

simpatica commedia diretta da dino risi con un bravo giancarlo giannini ed una bella laura antonelli.
si ride e non stanca mai.
consigliato agli amanti del genere.

C'è poco da salvare in questo mix di episodi con la tematica sessuale a "cucirli" assieme. Non c'è nessun episodio in particolare da citare come ben riuscito.

insomma........direi pseudo commedia a tinte troppo forti in alcune scene....dopo l'episodio con le nonnine non sono andata oltre........mi ha dato fastidio.peccato che la BORBONI si sia data a questa volgarita'.GIANNINI sprecato anche se sempre eccezionalmente BRAVO.ANTONELLI.....bellissima ma solo sufficiente come attrice.........

salvo poco di questo collage di scenette a volte un po esageratamente volgari(tipo l'episodio della suora)...il migliore a mio avviso è quello dove Giannini è padre di una numerosa famiglia!
peccato aver allungato troppo l'episodio del travestito,e sinceramente mi chiedo il perche!è l'episodio che dura di piu...ma non è certo esilarante!
per il resto si sorride raramente solo grazie alla simpatia del protagonista...

Visto ieri sera.

Non è malaccio questo film ad episodi di Risi.

Si può dire che riassume tutti gli istinti del maschio italico ed è un buono spaccato della vita quotidiana dell'epoca.

Alcuni episodi sono molto ben fatti altri banalissimi ma tutto sommato la grande carica erotica della Antonelli e l'istrionicità di Giannini fanno alzare il mio giudizio, trattandosi pur sempre giova ricordarlo di filmettino leggero e spensierato.

Giannini è un idolo!
Ma come fa a calarsi nei panni di tutti sti scoppiati? :D

Dino Risi esce dalle atmosfere psichedeliche di "vedo nudo" a me tanto care
per entrare in storielle e farse dai toni grotteschi che comunque non
mi dispiacciono! Ottima anche la parte riservata a Duilio Del Prete che ci stende
come sempre con il suo "essere signore"!
Trovajoli si dimostra uno dei più grandi di sempre.

Un buon 7 ci sta tutto

PS: L'episodio "Non è mai troppo tardi" è imperdibile!

Laura Antonelli dice tutto, e onestamente l'immagine-icona della bonazza vestita da suora è un classico del cinema erotico degli anni Settanta. Il film di Risi in realtà è abbastanza deprimente, e tocca vertici di parossistico cattivo gusto nell'episodio con Lionello en-travesti (scopiazzato dal Madame Royale di Caprioli) o dell'adulatore di nonnine (Paola Borboni docet... mah?!).
Forse l'episodio migliore resta quello della vendetta "particolare" di una vedova nei confronti del mafioso che le ha ucciso il marito: tra tanti luoghi comuni, meglio quelli più sfacciatamente sfruttati...