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A livello concettuale mi è sembrato abbastanza complementare al precedente Mona Lisa. In quel caso Matsumoto giocava molto sui colori, mantenendo l'unicità del quadro di Leonardo. Nel caso di Shift tutta l'immagine viene destrutturata fin quasi a formare virtuali nuove forme architettoniche di tipo moderno. Non esiste nulla di fisso come la Mona Lisa, soggetto tuttaltro che banale rispetto ad un palazzo di appartamenti. Qui tutto può essere scomposto e ricomposto.
Ipnotizzante spettacolo visivo di Matsumoto,ottimo risultato tenendo presente la data in cui è stato realizzato. Riesce a farti perdere in uno smembramento virtuale di un palazzo con quella musica/ronzio,l'ennesima illusione di Matsumoto in cui alla fine tutto è come prima e nulla si è mosso,se non la nostra percezione di una cosa. Se prima erano lo sfondo e i colori,stavolta in questo corto tutto si muove.