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Dopo aver diretto un bel po' di film pink e cortometraggi, il buon Kiyoshi Kurosawa debutta nel cinema horror con questa interessante pellicola.
Sweet Home potrebbe benissimo essere il precursore dei vari horror in stile Dead Silence, Darkness Falls ecc. ecc. Un film dalla buona trama, recitato bene e in cui Kurosawa dimostra già un certo talento registico. Buone le scene splatter, e in generale tutti gli effetti speciali artigianali ; meno convincenti, data l'epoca, quelli in computergrafica. Finale bello e anche abbastanza grottesco, con un originalissimo spettro che si discosta moltissimo dai vari onryo lungocriniti, tanto detestati dal pubblico occidentale.
Peccato solo per qualche caduta di stile (il vecchietto che si mette a cantare...) e qualche sequenza noiosetta, specialmente i primi 20 minuti, durante i quali sono stato tentato di interrompere la visione.
Sweet Home è comunque un horror valido e ben fatto. Il regista, però, farà di meglio in futuro.