the canyon (2009)

Meravigliato dei voti cosi' tanto alti..di una noia devastante. Trama vista e rivista. Pessimo. Finale ridicolo.

Nella semplicità del plot il film riesce a funzionare bene. Un survival movie in piena regola in mezzo al dualismo della Natura stessa. La bellezza sconfinata del Grand Canyon, i paesaggi mozzafiato scolpiti dalla Natura stessa, ma quando la coppia di cittadini si ritrova ad essere sola in mezzo al nulla, ecco che la Natura mostra l'altro volto, quello selvaggio e primordiale, che non concede sconti e tregua ai due poveri malcapitati. Ben equilibrato anche con i pochi elementi a disposizione (il budget sicuramente non è alto), ma la tensione gradualmente crescente di fronte alle avversità che si accaniscono sui due. Per sonaggi con caratterizzazione basica ma funzionale ed un finale tra il salvifico e tragicamente beffardo al tempo stesso. Niente male.

Non capisco per quale motivo sulla scheda di Filmscoop è stato considerato un thriller,quando in realtà parliamo di un film drammatico....mhà...comunque...

"The Canyon" è una pellicola che mi ha sorpreso davvero, non tanto per la fattura tecnica(carina ma nella norma),ma per la credibilità che si nota nell'esporre le situazioni e nel mostrare la reazione dei personaggi; trattandosi di una produzione americana semi-sconosciuta credevo di imbattermi nel solito prodotto pieno di banalità e scene poco credibili......e invece no; è una tragedia raccontata piuttosto bene(nonostante non arrivi a mostrare chissà quale originalità).
Certo,c'è da dire che bisogna avere una certa dose di incoscienza per avventurarsi nel Grand Canyon avendoci come guida un vecchio ubriacone convinto di essere Indiana Jones....ma d'altronde l'avventatezza degli americani è ormai nota,quindi la vedevo come una caratteristica abbastanza accettabile e veritiera.
Non mi ha annoiato e l'ho seguito con discreto interesse,anche se certo,si tratta di un film destinato ad essere dimenticato presto,considerando che non ha nessun elemento degno di nota al punto di tracciare un solco nel mondo del cinema.
Tuttavia non è una scelta sbagliata se si ha una certa passione per i film di sopravvivenza; in questo caso si tratta di una pellicola in grado di dare il minimo sindacale....forse anche un pizzico di più (ho detto un pizzico)...

Due neo-sposini sono in viaggio di nozze e vorrebbero esplorare il Gran Canyon. Purtroppo non hanno i necessari permessi turistici e quindi sono lì lì per rinunciare, quando, al bar, incontrano un vecchietto alcolizzato, che, sentendo i loro discorsi, garantisce di poter trovare i permessi ("ungendo le mani giuste") e di poter far loro da guida. Loro ovviamente accettano subito.
Così, il giorno dopo, partono in sella a dei muli per esplorare il Gran Canyon insieme alla guida.
Il vecchietto è un simpatico tipo alla Indiana Jones che ne ha viste proprio di tutti i colori: il problema è che stavolta il Gran Canyon ha in serbo per loro un grosso imprevisto, nei confronti del quale la guida e i due improvvisati esploratori sono colpevolmente impreparati e che trasformerà la vacanza-avventura in un incubo.
Come hanno detto molti prima di me, il film assomiglia a un Open Water nel deserto, nel senso che è una battaglia continua contro le insidie della natura, come la mancanza d'acqua e di cibo, di medicine, o le insidie come i lupi affamati, per tornare alla civiltà. La cosa che più colpisce è il contrasto tra lo splendore della natura incontaminata che ovunque ci circonda e l'orrore di scoprirsi immersi in essa a tal punto da non sapere come uscirne; che poi è lo stesso contrasto tra la splendida sensazione di riscoprire la nostra natura selvaggia, lontani dagli aspetti della civiltà che ci opprimono, e l'orrore della consapevolezza di essere lontani anche da quegli aspetti della civiltà sui quali si fondano le nostre sicurezze, riscoprendo le insidie della natura, il dolore, il rischio e insieme la paura di una morte terribile.
La natura, purtroppo, dove è più magnifica è sempre anche più crudele. Le parole della vecchia guida sono un monito: "se sfidi madre natura…lei prima o poi troverà il modo di fartela pagare".
Evito di dire a quale altro film somiglia nel finale o comunque ad accennarne come ha fatto qualche commentatore in precedenza, per non rovinare la visione a chi non l'ha visto…
Film assolutamente consigliato.

Altro survival-horror con protagonista solita sprovveduta giovane coppia borghese...se non ci si immedesima (e non si "somatizza") troppo può essere tranquillamente guardato.

praticamente un open water nel grand canyon.. film aprezzabile e in certe scene duro.. mi e piaciuto..

Niente di che, ma comunque piacevole per una serata 'blockbuster' tranquilla.
Il finale mi ha ricordato 'The Mist'.

film carino stile open water. Abbastanza coinvolgente.

Coppia fresca di matrimonio sceglie un'escursione nel Grand Canyon come romantica luna di miele.La mancanza dei permessi necessari non li bloccherà visto che il gradasso Henry (un ottimo Will Patton),guida turistica caduta in disgrazia a conoscenza del territorio e delle relative insidie, sa come ottenere l'essenziale pezzo di carta.Lei tentenna,preferirebbe starsene a letto a spupazzarsi il maritino tutto il giorno,invece lui in barba ad ogni legge testosteronica cede alle lusinghe della natura maestosa per poi pentirsene amaramente poche ore dopo.
Il weekend all'addiaccio infatti andrà diversamente da come previsto virando in tragedia.
Pur richiamando "127 Ore",con la drammatica storia di Aaron Ralston palesemente citata seppur in versione ritoccata ,"The Canyon" precede di un anno il lavoro di Danny Boyle,con riferimenti che lambiscono anche "Open Water" e "Alla Deriva" con in questo caso i lupi al posto degli squali.
Piccole magagne come dialoghi a volte fiacchi (quello all'interno della grotta non si può sentire) o come la prevedibilità di un soggetto senza dubbio esile non incidono in modo ignobile sulla pellicola,in fin dei conti godibile dall'inizio alla fine pur mostrando qualche tempo morto di troppo.
I fatti vengono raccontati in modo flemmatico,il regista non forza mai i tempi e agisce incrementando la sfi.ga col passare dei minuti.I momenti più drammatici sono ben inseriti nel contesto generale sino a raggiungere un beffardo epilogo anche in questo caso debitore a qualcosa di già visto*.
Un intrattenimento dignitoso,non sempre puntuale nello sfruttare i suggestivi scenari a disposizione e con una colonna sonora debitrice ai nativi americani un po' troppo monocorde,comunque sia capace di tenere sulla corda.

SPOILER

Un belloccio deficiente e la sua incantevole moglie (combinazione molto frequente anche nella vita reale...) decidono di affrontare una delle escursioni più affascinanti e pericolose del pianeta (se le condizioni sono così restrittive ci sarà un motivo no?) affidandosi ad un sbruffone alcolizzato conosciuto da pochi minuti al bancone di un bar: avranno quello che si meritano.
Dramma niente male sostenuto da una bella fotografia (meravigliosa la passeggiata nella grotta) e da una tensione latente che cresce col passare dei minuti. Purtroppo anche qui non mancano i classici comportamenti idioti che fanno precipitare la situazione.
Il finale pensato per fare incazzare lo spettatore ricorda fin troppo quello di un altro recente thriller che ovviamente evito di nominare per non rovinare la visione.

Un buon survival movie..la storia è descritta nella trama quì sopra..un gruppo di novizi sposi si avventurano in un canyon con una bizzarra guida ma a seguito di un incidente durante il percorso la loro vacanza si trasforma in un incubo. Se la storia non è innovativa c'è da dire che la regia fotografia e realizzazione complessiva è comunque di buon livello ed il film crea diversi momenti di tensione. Finale poi molto amaro ed in linea con la storia..promosso.