till death (2021)

Megan Fox è una topa siderale. Detto questo doveroso preambolo, passiamo al film. Si presenta bene nella parte iniziale. I personaggi vengono ben caratterizzati e contestualizzati, poi la svolta. Ciò che doveva essere un nuovo idillio d'amore, si trasforma in un inganno perpetrato dal marito che ha architettato un complesso piano di vendetta contro la moglie. Talmente architettato e complesso da risultare poco credibile. Ci possiamo passare sopra tutto questo perchè in fondo è un film. Tuttavia le incongruenze e forzature presenti nella sceneggiatura lo fanno affossare miseramente. Non è una questione d'attori o del messaggio che vuole offrire il film, perchè lo scopo principale di Till death non è è certo la denuncia sociale, ma costruire un valido meccanismo d'intrattenimento. Capisco che in qualche modo bisognava allungare il brodo per raggiungere un minutaggio adeguato, ma qui si esagera.

Pellicola piuttosto modesta, caratterizzata da un incipit idiota e uno sviluppo prevedibilissimo.
La Fox si dà da fare ma non riesce a tenere in piedi, con il suo sex appeal, un thriller banale e scontato che ha ben poco da dire.