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Classico film assolutamente folle di Suzuki che in questo caso si muove all'interno di uno yakuza movie fuori dagli schemi, esistenzialista e ribelle e totalmente spiazzante nell'uso della fotografia, nei bruschi tagli di montaggio e anche nel ribaltamento della morale che è alla base del film. Se è vero che oggi molte soluzioni tecniche (vedi sparatorie) sono molto meno credibili di tanti altri film dell'epoca, quest'opera di Suzuki è un piccolo gioiello.
Tokyo Drifter è uno dei migliori film giapponesi di quel decennio ed anche oltre. Uno Yakuza movie che oltre a proporrere la fine di un epoca dove i valori come la lealtà ed il senso d'onore lasciano il posto all'avidità, trasformano la vicenda di questo ex yakuza alla stessa stregua dei samurai senza padrone. Un ronin moderno che subisce la disillusione del tradimento di coloro che serviva fedelmente. Suzuki in questo gangster movie con forti tinte noir opta per una scelta piuttosto sperimentale per il tempo, con un uso delle scenografie e di colori saturi della fotografia non lontana dalla pop art che rende surreale e grottesca la cifra molto violenta di questo film. Un lavoro di eccellenza ai livelli della Farfalla nel mirino.
Capolavoro di Suzuki! Qui il regista a fronte di un budget misero, sforna una pellicola surreale, originale e appassionante! La regia, l'uso pop del colore e delle luci, elevano questo noir a capolavoro del genere! Magnifiche le scenografie di impostazione teatrale così come la colonna sonora! Da non perdere
Suzuki è un'autore fondamentale nel paesaggio cinematografico nipponico degli anni 60-70, padre di alcuni fra i più celebri yakuza movies della storia. Tokyo drifter ne è la conferma. Il tema dell'esilio e del vagabondaggio si ripropone dai film sui samurai di Kurosawa and co e qui v a toccare la società odierna, dove il ronin è identificato con lo stesso yakuza, in un mondo opportunistico dove tutto è mosso da voleri personalie i vecchi valori sono ormai dimenticati. Particolare attenzione alla veste grafica del film, che gli conferisce ancora più stile: l'azzeccatissimo uso dei colori e delle ambientazioni pop-art regalano alle scene uno splendido impatto visivo. Ottima anche la colonna sonora. Consigliato.