tre colonne in cronaca (1990)

Uno dei migliori film dei Vanzina Bros ... Per il controllo azionario di un grande quotidiano romano , si scatena una feroce guerra sotterranea senza esclusione di colpi , che vede coinvolti politici , finanzieri , terroristi e faccendieri . Un sagace commissario ed un testardo giornalista indagano ... Fa un po' specie vedere Gian Maria Volontè in un film dei fratelli Vanzina . C' è da dire però che , a mio avviso , comunque questa pellicola , basata su di un giallo di Corrado Augias e Daniela Pasti , è una delle migliori realizzate dai figli di Steno . Una delle poche opere più che sufficienti uscita dalle loro mani , forse il 10 % della loro sterminata filmografia ; una media non proprio esaltante . Può darsi che il merito sia del libro originale , ma voglio credere che questa pellicola ambiziosa , che forse si voleva in qualche modo riallacciare al Cinema di impegno civile degli Anni '60 e '70 , sia frutto delle migliori capacità dei Vanzina Bros . Ma forse è proprio per questo suo essere una produzione anomala nell' ambito vanziniano che al box office il film fu un fiasco . E' infatti un thriller politico forse un po' patinato ma con un bel ritmo e con varie sottotrame ben congegnate , che conducono ad un finale logico e coerente anche se improbabile . C' è un' evidente ispirazione all' attualità reale dell' epoca ed è facile identificare in certo qual modo Scalfari e Berlusconi in un paio dei protagonisti . Ma l' aderenza alla realtà è per forza di cose limitata . Il cast è ricco di nomi di pregio , a partire da un sardonico Gian Maria Volontè , già provato dalla malattia , e dall' azzeccata coppia inquirente formata dall' istrionico Sergio Castellitto e dal misurato Massimo Dapporto .
Da sottolineare anche le ottime prove dell' americano Joss Ackland ( molto bravo ) , del greco Spiros Focas e dei nostri Carlo Giuffrè , Paolo Malco e Gianni Bonagura . Puramente decorativa invece la presenza della bella Demetra Hampton . Discreta , anche se non tra le più originali , la colonna sonora di Ennio Morricone . Come ho detto , questo film mi è piaciuto abbastanza , quindi merita una sufficienza abbondante : 6,5 .

Un cast di tutto rispetto per un film fatto in maniera mediocre: troppe coincidenze tirate per i capelli per essere un buon giallo, troppa poca tensione per essere un buon thriller, qualche blando accenno alla politica ma nn è neppure un film di denuncia, c'è Demetra Hampton ma si offre con parsimonia, nn ci sono scene comiche, scene d'azione a livello Don Matteo.....in definitiva film nn orrendo ma evitabile.

Un buon lungometraggio, fatto in 1 periodo in cui ancora Vanzina non si buttava via con filmetti.

Molto indicato il cast, tra cui il mostro sacro Volontè. La storia è però sin troppo complicata e, a tal proposito, nemmeno il finale, molto criptico, giunge in aiuto.

Le situazioni comunque non sono banali e ciò riesce a tenere vivo l'interesse per la vicenda quanto basta; misurata ed efficace anche la regia, buono lo score musicale, mi pare del maestro Morricone.

Vanzina ci sapeva fare più o meno con ogni genere, davvero un peccato che sia passato solo al "molto poco impegnato e commerciale a tutti i costi".

Questo è il periodo in cui i Vanzina cercavano di distaccarsi da un certo cinema di genere fatto di "sapori" e "vacanze" di vario tipo con alterni risultati commerciali, buoni con Sotto il vestito niente, pessimi con Mystere e appunto questo Tre colonne in cronaca.
Il film in questione non è proprio da buttare via, offre una trama classica ad intreccio avendo come riferimento il libro di Augias e fatti di cronaca di quel periodo. Tutto sommato la sceneggiatura è discreta, però i dialoghi a volte cadono nel banale e la recitazione offre risultati altalenanti con pericolose cadute sul macchiettistico. Apprezzabile comunque il tentativo di andare su un genere diverso.