trust - fidati (1990)

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Titolo Originale: TRUST

Regia: Hal Hartley

Interpreti: Adrienne Shelly, Martin Donovan, Merritt Nelson, Edie Falco

Durata: h 1.34
Nazionalità: USA 1990
Genere: drammatico
Al cinema nel Febbraio 1990

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Trama del film Trust - fidati

La diciassettenne Maria dichiara all'improvviso in famiglia che è rimasta incinta e si becca un sonoro schiaffo dal padre. La ragazza non ci pensa due volte e lo restituisce, ma questo provoca la morte del padre per infarto. La madre non può fare altro che cacciarla di casa, tanto più che Maria non è neppure certa che il genitore del nascituro sia il suo fidanzato "ufficiale": un giovane giocatore di rugby.

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Voto Visitatori:

7,10 / 10 (5 voti)

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Voti e commenti su Trust - fidati, 5 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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dagon @ 30/08/2014 14:15:11

7 / 10

Discreto film indipendente, in cui succede molto poco e quello che interessa al regista è il tratteggio dei personaggi, in particolare le relazioni figli/genitori, non banale.

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MonkeyIsland @ 21/12/2013 15:10:39

7 / 10

Niente di nuovo all'orizzonte ma questo film nonostante parli di un tema come quello del disagio delle nuove generazioni di fronte al bigottismo di molti genitori merita di essere rispolverato.
Un bel gioco di intrecci in un film molto minimalista che nonostante diversi luoghi comuni si fa seguire fino alla fine grazie anche ad una buona prova offerta dalla Shelly e da dei dialoghi quasi mai banali.

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paride_86 @ 29/01/2012 01:45:19

7 / 10

Commedia sui generis che racconta il disagio delle nuove generazioni.
Hal Hartley ha talento e i suoi film, più che americani, sembrano arthouse europei.

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benzo24 @ 29/03/2010 13:50:21

7 / 10

primo film che vidi di hal hartley, ancora oggi rimane un bel esempio di cinema indipendente, originale ed intelligente anni luce lontano dalle porcherie politicamente corrette ed allineate alla juno.

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priss @ 28/02/2006 16:52:35

7½ / 10

ricordo che quando vidi questo film mi piacque immensamente, forse per i miei 18 anni, forse perchè lo vidi accanto ad una persona che mi faceva battere velocissimo il cuore.
A distanza di anni di questo film mi rimane il sorriso dato dai dialoghi stralunati, sospesi fra filosofia da strada, verità apparenti e fallimenti che aprono la strada a nuove soluzioni.
forse quello che all'epoca mi sembrò uno squarcio su una nuova percezione della vita oggi con un occhio disincantato potrei definirla furbizia nel cogliere il malessere della mia generazione, la facile poesia del personaggio di maria.
ma di questo film giudico la freschezza, l'uscire dal clichè per avventurarsi nel grottesco, nel sottilineare una trama a tratti improbabile con un alternanza di sapiente sciatteria ed ordinata sregolatezza.

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