un giorno senza messicani (2004)

Così come il remake nostrano con Abatantuono non mi ha convinto più di tanto, UN GIORNO SENZA MESSICANI non riesce a interessarmi quanto basta per meritare la mia sufficienza.
Capisco la critica politica-culturale, capisco lo scopo di sensibilizzare al senso civico e all'integrazione, capisco la satira pungente nei confronti di politici e opinione pubblica schierata, ma nel complesso il film di Arau (figlio) non mostra grande verve, anche se qualche momento spiritoso si evidenzia efficacemente, perdendosi in clichè e venature didascaliche.

In america il film è stato un megaflop, e a ragione!
Lavoratori messicani che fanno girare la grande ruota degli USA??? Si, come no, e le pantere nere sono un organizzazione di lotta pacifista!!! Gli unici messicani che in America svolgono qualche professione onestamente sono lo più donne, quasi tutte domestiche. Gli uomini li conti sulle dita di una mano, la stragrande maggioranza sono narcos e criminali formati in gang, questa è la realtà e non la cambi con queste stupide commediole di scarsa qualità.
Stupidissimo come l'omonimo filmaccio itagliano che ha ispirato qui da noi con Abbattantuomo!

Senza dubbio ha uno spunto molto attuale ed "esportabile" in altri paesi, il benessere è garantito da tutto quell'insieme di lavori umili che immigrati clandestini o meno, si sobbarcano sulle loro spalle. Il tono da commedia riesce, seppur nella estrema frammentazione delle storie, a far emergere dal clima un po' surreale della storia, delle ottime intuizioni e trovate anche geniali. La mia sensazione è che non si spinga fino in fondo come in altre pellicole di questo tipo, pensando a quel piccolo gioiello della Seconda Guerra civile americana di Joe Dante.