wanted sabata (1970)

La sceneggiatura è probabilmente la cosa migliore di questo spaghetti western ( con qualche contaminazione da film giallo),lineare, senza troppi fronzoli ed in grado di farsi seguire fino in fondo senza annoiare.
Per il resto però purtroppo ci si trova davanti ad una pellicola dalla confezione povera,che presenta numerosi scivoloni da parte della regia e con un cast che va dal poco ispirato all'inespressivo.
Vedibile per curiosità ma non ha niente a che vedere con Sabata.

Un' altro Spaghetti Western dell' epoca della decadenza , quando ogni anno si sfornavano decine di prodotti più o meno mediocri , badando solamente ad incassare più di quanto speso . E qui la produzione spende veramente poco , tra misere locations laziali ed un cast senza alcun nome di pregio . L' ex culturista Brad Davis è legnoso ed inespressivo come pochi , un po' meglio fa il cattivissimo Vassili Karis ( che indossa addirittura lo stesso giubbotto usato in " Lo chiamavano King " ! ) , il resto è davvero gente di terza o quarta schiera , e si vede ... Il regista Roberto Mauri già non era un granchè , ma con questi mezzi poteva fare davvero ben poco . Il riferimento a Sabata , naturalmente , è del tutto apocrifo ed è solo un escamotage per attirare i gonzi , visto il successo dei film di Parolini con quel personaggio . Intreccio con risvolti gialli , con " perle " tipo cadaveri e svenuti che si muovono e scritte in italiano sui manifesti delle taglie . Ma la cosa migliore è l' involontaria battuta dello sceriffo dall' improbabilissima capigliatura da playboy degli Anni '60 ( Gino Lavagetto ) : rivolto all' ultimo testimone , dopo che gliene hanno ammazzati ben cinque ( ! ! ) sotto al naso , dice " Ora ti potrò proteggere meglio ! " Aiuto !! Il mio voto è 4 .

Wanted Sabata è una di quelle pellicole del periodo in mezzo a tante altre di livello scarso nel calderone dello spaghetti western. Budget veramente povero, un discreto cattivo, ma un protagonista rigido come un baccalà surgelato.

Non ha l' altisonanza della trilogia di Parolini che vantava Lee van Cleef per due pellicole e nientepopodimenoche Yul Brinner per una, però è uno dei tanti spaghetti western di serie B onesto e che si lascia ben seguire.
Nei panni dell' anti-eroe pistolero Sabata, qui impegnato a provare la sua innocenza ed a smascherare il doppiogiochista, troviamo il muscoloso Brad Harris. Per aficionados del genere.



SPOILER