Widows: Eredità Criminale è la storia di quattro donne che non hanno nulla in comunque, eccetto un debito lasciato loro dalle attività criminali dei loro defunti mariti. Ambientato a Chicago, in un periodo gravido di tumulti e tensioni, vede Veronica, Alice, Linda e Belle prendere il loro destino nelle loro mani e cospirare assieme per forgiare il futuro secondo il loro volere.
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Non è esattamente l'avanzamento di carriera che ci si aspettava dal regista Steve McQueen, dopo l'enorme successo di critica e pubblico ed un inizio di carriera anche molto coraggioso. Non che si voglia bistrattare il noir e neanche si può dire che il film sia una sciagura. Ma sicuramente era evitabile. Innanzitutto si percepisce come il regista non sia portato per questo tipo di racconto, perché la narrazione sembra rimanere inchiodata al suolo, senza le atmosfere e il romanticismo degli action-crime classici e senza la scioltezza comica degli action moderni, solo una piatta sequela di fatti e dialoghi, mai musicati, mai taglienti a livello visivo, con una storia molto pop ma che vuole rimanere sempre molto realistica, perdendo persino questa sfida. Insomma, ci sarà anche di peggio al mondo, ma WIDOWS è un film fatto di star hollywoodiane nessuna delle quali memorabile, senza anima e senza cuore, sia narrativamente sia esteticamente, ed ovviamente senza futuro, perché né osa né ripropone: l'unica produzione cinematografica simile può essere Triple 9 che, pur essendo meno floscio del film di McQueen, segnò comunque la fine della carriera di John Hillcoat.