homeland - caccia alla spia - stagione 2 (2012)

La seconda stagione - che ho finito di vedere ieri - è allo stesso livello della prima. Il finale, se possibile, ancora migliore. Non c'è molto altro da dire. Vale il giudizio espresso per la prima stagione.

Al livello della prima!

Impossibile parlare della seconda stagione della serie più adrenalinica che io possa ricordare o menzionare senza citare l'immenso finale: Homeland sa alzare la posta. Una qualità rara. Imprevedibile, mai banale, intelligente, anche se ancora troppo legata al sentimentalismo e meno all'emotività. I personaggi di Homeland piacciono perché sanno esprimere sentimenti forti, oltre a sapere il fatto loro come spie. La serie è patriottica, ma di altissimo livello. Si percepisce il fascino per il nemico, cosa che mancava in 24, dove troppo spesso il nemico era all'interno. Brody sempre più bravo e convincente, Dana comincia a staccare tutti in lunghezza (trionferà nella terza stagione), ci si libera degli scarti (Estes, Mike) e si introducono fondamenti assoluti della serie come Quinn (non si può dimenticare il suo giochetto durante l'interrogatorio); ma soprattutto è il dialogo tra Brody e Carrie che mostra la tecnica sentimentale di questo serial, uno spaventoso mix di spionaggio ed emozioni, un impatto emotivo e un impatto civile che non avevano mai trovato la terza dominante con cui armonizzarsi: jazz. La serie vive degli sguardi allucinati di due anti-eroi, Carrie e Brody, e delle note sfumate e deliranti di una tromba, di immagini di droni che sorvolano il mondo sporco delle spie, e dei volti (velati di bianco) dei combattenti dell'Emisfero Orientale, morti per una guerra antica.

La seconda stagione di Homeland prosegue sulla falsa riga della prima, tra colpi di scena, tensione elevatissima e ritmo incalzante che toglie il respiro. La compattezza narrativa è uno dei pregi della serie, com'anche la capacità di suscitare dei sospetti in quasi qualsiasi personaggio. Brody è ormai un burattino, e deve darsi alla macchia.

SPOILER

Bellissima serie tv, questa seconda stagione mi è piaciuta, un ottima suspence e la voglia di vedere le puntate è alta. Unica pecca la parte con la famiglia è un pò noiosa, ma forse serve per il proseguo della stagione.
In scalpitazione di vedere la terza.

Questa seconda stagione conferma quanto di buono visto in precedenza e fortunatamente a differenze di altre serie tv non si riserva il meglio che ha da offrire per le puntate conclusive e anzi fin da subito la serie parte in quarta.
Purtroppo però la nuova minaccia terroristica non mi ha coinvolto troppo anche perché l'elemento novità ormai se lo sono giocati, e la sottotrama della figlia è veramente noiosa.
Comunque gli do sempre un ottimo voto per via della sempre ottima regia e per la Danes che ormai canta e porta la croce della serie.