orange is the new black - stagione 1 (2013)

Arrivata a vedere la serie in super ritardo, comunque la prima stagione non mi è sembrata male.
Visione non troppo impegnativa, scorre bene. Personaggi interessanti.

Una sorpresa incredibile . La dura lotta in un carcere femminile .
Bello .

Orange is the new black, comedy-drama ideata da Jenji Kohan e ispirata ad una storia vera, quella della scrittrice statunitense Piper Kerman che scrisse un libro di memorie sulla sua esperienza in un istituto penitenziario di minima sicurezza intitolato "Orange is the new black: My year in a womenì's prison", divenuta la base principale per lanciare la serie.

Quello che mi ha fatto avvicinare a questa serie è più che altro il continuo vociferarne bene da tante persone e che sta avendo un buon successo, ed essendo un pò a corto di serie tv da seguire ho deciso di intraprendere quest'esperienza.
So che sono in corso i lavori per produrre una sesta stagione, ed ogni stagione è composta da 13 episodi dalla durata tra i 50 e i 60 minuti per ciascuna puntata.

Io finora ho visto le prime 2 stagioni, più la prima puntata della terza e mi sono bloccato qui già da un pò di tempo perchè non mi è piaciuta quasi per niente.

Allora sapendo che la trama riguarda perlopiù un cast tutto al femminile, volevo capire prima di cominciare se questa serie potesse piacere anche a noi maschietti, ma non tanto per le scene lesbo o cose di questo tipo, ma se fosse veramente in grado di coinvolgere anche un pubblico maschile riguardante la trama, e informandomi ho potuto capire di si, che può piacere anche al sesso maschile. Però, per la mia esperienza fin'adesso devo dire che non è esattamente così. Mi raccomando la mia è un'opinione da maschio, quindi non me ne vogliano le femmine, ma credo che questa sia una serie che possa essere apprezzata in particolar modo proprio dal pubblico femminile. La serie diverte, i personaggi sono abbastanza ben caratterizzati, è una serie che punta molto su questo, sui personaggi, a farci conoscere le loro storie attraverso ormai i classici flashback, e capire sempre un pò di più della loro psicologia.
Il prodotto è di sicuro di qualità, una buona regia, un buon cast, alcune scene abbastanza "forti" e una buona fotografia.
Meno convincenti, non dico malissimo, solo che non sempre rendono al meglio i dialoghi, alcune scelte da parte dei personaggi che risultano forzati e un pò senza senso, e purtroppo ci sono anche alcuni buchi di sceneggiatura, a volte ci sono dei cambi repentini nel comportamento di alcune e alcuni personaggi che non convincono proprio.
Già che ci sono prima che me ne dimentico anche un piccolo accenno alla sigla, non me ne vogliano quelli/e a cui piace ma io la skippo sempre, troppo lunga, la canzone non mi piace e visivamente troppo ripetitiva, insomma, per me, vista due o tre volte già può bastare.

Il mio 6 deve essere visto come un voto positivo, perchè sinceramente se dovessi basarmi sulle emozioni che mi ha dato questa prima stagione di OITNB non lo avrebbe raggiunto il 6, perchè appunto mi ricollego a quello che ho detto prima, lo trovo troppo adatto per un pubblico di sole donne. A me personalmente manca troppo di coinvolgimento, e per una serie tv è un fattore molto importante da tenere in considerazione, forse la più importante.
Nonostante tutto è stato capace di farmici arrivare fino in fondo, facendomi vivere momenti divertenti, e incuriosendomi quel tanto che basta sugli svolgimenti della trama per continuare a darci un seguito. Poi ripeto, si capisce che la serie vanta di una certa qualità, non eccelsa ma discreta.

La mia serie preferita! Vedetela non ve ne pentirete. Si ride molto, ma ci sono anche spunti di riflessione. Inoltre ogni carcerata ha le sue caratteristiche peculiari e risultera impossibile non provare compassione .

Bella sorpresa tutto sommato

Spinto dalla curiosità su una serie tv di cui avevo sentito parlare bene, ho deciso di guardarla, e devo dire che il risultato è stato discreto. Le puntate scorrono senza annoiare, i personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, la sceneggiatura regge. Non mi ha convinto più di tanto l'attrice protagonista che recita la parte di Piper (fa sempre le stesse espressioni facciali).

La prima stagione di Orange is the new black fu una vera rivelazione, non gli avrei dato un centesimo ma, alla fine, e' stata una delle migliori serie del 2013. La vita di Piper viene letteralmente sconvolta dalla sua condanna da scontare in un carcere femminile e questo da' il via ad una serie di situazioni incredibili. Lo scontro tra 2 realta' (quella ordinaria e "pulita" di Piper con quella sregolata e criminale delle altre detenute) e' molto interessante grazie ad una sceneggiatura che regge fino all'ultima puntata. Intrighi, amori e vendette sono i temi principali che tengono lo spettatore incollato fino alla fine.
Per me, il personaggio migliore risulta quello interpretato da Taryn Manning (la cantante dei Boomkat). Consigliato.