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Raoul Bova torna alla commedia, genere che riesce a metterlo a suo agio, nelle vesti di un quasi quarantenne con il complesso di Peter Pan che passa da una vita piena di storie di una notte e un lavoro di successo, gestito piuttosto cinicamente, alla condizione di genitore di un'adolescente problematica e forse più matura di lui.
Diretta da Edoardo Leo, alla sua seconda regia e coprotagonista nei panni dell'amico più brutto e sfigato, la storia alterna momenti di pura commedia ad altri di vena drammatica, il tutto ben gestito da tutti gli interpreti.
In un ruolo più apertamente comico Marco Giallini coadiuva perfettamente mentre i caratteristi Tiziana Cruciani e Mattia Sbragia, nei ruoli dei genitori del protagonista Andrea, rappresentano la classica coppia di mezz'età in piena crisi.
Come in molti film italiani di genere leggero degli ultimi anni anche "Buongiorno papà" si rivolge a varie fasce d'età: gli adolescenti in formazione, i post trentenni in bilico tra le responsabilità e il rifiuto di entrare a pieno nell'età matura, i nuovi anziani che non accettano di essere messi da parte e cercano una nuova dimensione.
Il regista, come in molte pellicole americane , inserisce inaspettatamente una gara atletica un po' per dare spazio all'insegnante di scienze motorie (una scialba Nicole Grimaudo), un po' per incentivare l'idea della pratica sportiva in un paese da sempre poco interessato alle discipline agonistiche e un po' per dare un tocco a stelle e strisce propugnando la dicotomia: sfida-vittoria.
Il bildungsroman stavolta non riguarda tanto l'adolescente figlia di Bova quanto il di lei padre che si confronta finalmente con chi gli sta attorno imparando dai propri errori a essere una persona migliore.
Non manca una stoccata verso certi ambienti di lavoro troppo rampanti e dove la competizione si trasforma troppo spesso in rapacità.
Storia non originale con molto dèjà vu che però regge bene per i dialoghi ben congeniati e gli attori di buona scuola.
Da vedere per divertirsi, trepidare e imparare a capire le relazioni tra generazioni differenti.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 12/03/2013 15.10.00
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