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Il ritorno della "black comedy" in puro british style porta la firma del regista Niall Johnson e un cast di tutto rispetto.
Il titolo italiano è ispirato a "La Signora Omicidi" celebre film con Peter Sellers mentre il titolo originale "Keeping Mum" cioè "acqua in bocca" richiama in realtà un'altra pellicola d'oltremanica "Serial Mom" (in italiano "La Signora Ammazzatutti"). Fonte d'ispirazione, tra le altre pellicole del genere, un classico della commedia nera "Arsenico e vecchi merletti" con la regia di Frank Capra e con tra gli interpreti un all'epoca giovanissimo Cary Grant.
Dopo un esordio della storia alquanto misterioso, la prima parte del film non lascia molto all'immaginazione: la famiglia Goodfellow vive noiosamente in una cittadina di provincia anche se ha delle abitudini quanto meno originali in lieve contrasto con il cognome portato che in italiano tradotto al plurale vuol dire all'incirca "brava gente". Si esaminano alcuni vizi e problematiche comuni (il fenomeno del bullismo o l'esagerata "esuberanza" della figlia maggiore) ma queste tematiche sono trattate con levità e sempre un po' fuori le righe non rinunciando ai soliti stereotipi. Patrick Swayze infatti incarna il prototipo del playboy in disarmo americano sbruffone e decisamente grezzo e non manca il personaggio della vecchietta terribile importuna e un po' fuori di testa.
Rowan Atkinson, nei panni del protagonista maschile (il reverendo anglicano Walter Goodfellow) riesce a far dimenticare la maschera che lo ha reso celebre in tutto il mondo e cioè il silenzioso e surreale mister Bean, ma il suo personaggio appare comunque un po' sotto tono malgrado l'innegabile buona volontà dell'attore (decisamente molto più divertente in "Johnny English" anche se quella però era tutta un'altra storia!). C'è da ammettere però che il ruolo affidato ad Atkinson è sicuramente assai impegnativo in quanto non si tratta di un personaggio piatto, una maschera combina guai e innesta gag bensì quella del reverendo Goofellow è una figura a tutto tondo, alle prese con problematiche interiori di non poco conto. L'antagonista (Swayze) doppiato con un accento vagamente britannico, nel ruolo del macho d'oltreoceano sembra invece prendere in giro i suoi connazionali e anche i personaggi da lui interpretati in molte sue pellicole precedenti.
Kirstin Scott Thomas (alias Gloria Goodfellow) già vista insieme al suo marito cinematografico in "Quattro matrimoni e un funerale" fa la sua parte con professionalità e un pizzico di ironia sul finire della vicenda .Su tutti giganteggia senz'altro la figura finto candida della governante Grace (Maggie Smith) in vero stato di grazia (piccolo gioco di parole o "pun" per dirla all'inglese) in questa pellicola. E' proprio all'arrivo di questa governante tuttofare che la storia prende una svolta d tale da risvegliare lo spettatore ormai assopito sul bracciolo della sua poltrona aiutato anche dal buio della sala. Con la Smith ci si comincia ad incuriosire e a chiedersi dove si andrà a parare benchè purtroppo i colpi di scena siano scontati.
A conclusione del film rimane senz'altro il bel paesaggio della Cornovaglia, la buona prova degli attori e l'aver passato un paio d'ore fuori casa.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 28/04/2006
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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