L'apostolo Luca affida all'orafo greco Basilio, l'incarico di eseguire la riproduzione del calice che venne usato nell'ultima cena. Lo scopo dell'evangelista è quello di conservare, a vent'anni di distanza, il sangue di Gesù. Debora, figlia di Giuseppe d'Arimatea, vedendo lavorare Basilio si innamora di lui non sapendo che il suo cuore appartiene a Elena, assistente di Simon Mago. Costui vorrebbe impadronirsi del manufatto per esercitare influenza sulla folla. Mentre l'artigiano si sta recando a Roma viene assalito e derubato del prezioso calice da Mijamin, sgherro di Simon Mago.
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IL CALICE D'ARGENTO
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