Recensione un sapore di ruggine e ossa regia di Jacques Audiard Belgio, Francia 2012
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione un sapore di ruggine e ossa (2012)

Voto Visitatori:   7,37 / 10 (43 voti)7,37Grafico
Miglior promessa maschile (Matthias Schoenaerts)Miglior sceneggiatura non originale (Jacques Audiard, Thomas Bidegain)Miglior montaggio (Juliette Welfling)Migliore colonna sonora (Alexandre Desplat)
VINCITORE DI 4 PREMI CÉSAR:
Miglior promessa maschile (Matthias Schoenaerts), Miglior sceneggiatura non originale (Jacques Audiard, Thomas Bidegain), Miglior montaggio (Juliette Welfling), Migliore colonna sonora (Alexandre Desplat)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA

Immagine tratta dal film UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA

Immagine tratta dal film UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA

Immagine tratta dal film UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA

Immagine tratta dal film UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA

Immagine tratta dal film UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA
 

Jacques Audiard, dopo "Il profeta", si conferma cineasta di rara potenza espressiva e punto di fusione di tanto cinema contemporaneo. Nei suoi film egli ama indagare l'uomo per esplorare l'angolo buio che si nasconde nel cuore di ognuno di loro. Un angolo in cui albergano brutalità e rabbia, paura e tenerezza, erotismo e dolore, il vuoto della vita e la volontà pervicace di stare al mondo. Una indagine esplorativa appassionata e totale, che si addentra negli umori, nelle emozioni, negli istinti più profondi, e non ultimo nei volti e nei corpi, fino a sentirne l'odore e la concretezza, fino a verificarne la sessualità e l'inadeguatezza.

Audiard da sempre fa un cinema ricercato e altamente evocativo, in cui c'è sempre qualcosa, un fatto, un evento, un comportamento, una tragedia sul punto di implodere, schiacciato dalle avversità della vita. I suoi personaggi sono sempre alla ricerca di un mondo migliore, non tanto per una questione morale, ma solo per un tenace attaccamento alla vita. Il suo è un cinema più della carne che dell'anima, un cinema di struggimento e sangue, di lacrime e sudore, di inquietudini e polvere, di emozioni e sensualità; un cinema in cui si sentono "tutti i battiti del (suo) cuore".

Il nuovo film dell'autore di "Tutti i battiti del mio cuore" e "Il profeta" (due dei film più belli degli ultimi anni della cinematografia francese), tratto molto liberamente dalla raccolta di racconti brevi del canadese Craig Davidson, presentato in concorso al 65° Festival di Cannes e clamorosamente escluso dal palmares, ha il sapore non solo di ruggine e ossa, ma anche di sessualità e sofferenza, di brutalità e di carnalità, di solitudine e paura, ma soprattutto è un film, come dice Audiard, "di ricostruzione e di riconciliazione con la vita, innanzi tutto, e poi con l'amore".
Un film di sentimenti, dunque, nelle cui pieghe si può leggere una riflessione sull'handicap, sulla mancanza di lavoro, sulla difficoltà di imparare a fare il padre. "Un sapore di ruggine e ossa" mette a confronto due personaggi opposti e complementari allo stesso tempo, due personaggi che si completano e si respingono a vicenda; due disabilità, una esistenziale e l'altra fisica che, calati in una realtà dura e violenta, riescono a trovare, nonostante tutto, il senso della vita e persino la voglia di ricominciare.

Si avverte che nella parte che segue viene raccontata in dettaglio la trama.

Lui, Alain, detto Alì, (Matthias Schoenaerts) è un trentenne dal fisico possente, vagabondo, senza soldi e senza lavoro, che si circonda di donne occasionali per soddisfare la sua virile e insaziabile esuberanza. Da una di queste ha avuto un figlio, Sam, un bambino di 5 anni che conosce appena e di cui, molto probabilmente, non sa che farsene, ma di cui ora è costretto a prendersi cura, dopo che la madre glielo ha appioppato dopo essere finita in galera per traffico di droga.
Lei, Stéphanie, (Marion Cotillard), è una donna giovane e bella, sicura di sé e amante delle discoteche e della vita notturna; ha un lavoro che la soddisfa come addestratrice di orche in un parco acquatico di Antibes e una relazione sentimentale con un uomo che sembra arrivata al capolinea.

Lui lo vediamo subito quando, costretto a cercarsi un lavoro per provvedere al figlio, decide di lasciare il nord della Francia e recarsi verso sud, ad Antibes, dove vive la sorella, commessa in un supermercato, portando con sé il proprio figlio a cui è assolutamente incapace di badare. La donna accoglie il fratello non proprio entusiasticamente, ma si prende cura amorevolmente del bambino e gli offre il suo garage come sistemazione provvisoria, in attesa che si trovi una adeguata occupazione.
Forte del suo passato di boxeur (che ha dovuto lasciare dopo essersi rotto una mano), ben presto l'uomo trova lavoro come buttafuori in un locale notturno della Costa Azzurra. Ed è qui, nel locale dove lavora, che conosce Stéphanie. La donna sta subendo le pesanti molestie di un avventore e Alì per difenderla provoca una rissa a cui segue il suo immediato licenziamento.
Dopo averle evitato il pestaggio, Alì si offre di riaccompagnarla a casa, dove, incurante del convivente, le lascia il suo numero di cellulare, sperando, prima o poi, di portarsela a letto e includerla nella sua collezione di donne. Nel frattempo viene assunto come sorvegliante nel supermercato in cui lavora la sorella, dove arrotonda lo stipendio rubacchiando cibo scaduto e mettendosi in combutta con un tipo poco raccomandabile che piazza telecamere spie al servizio della proprietà, in cerca di pretesti per licenziare i dipendenti meno produttivi.
La perdita del posto di lavoro al supermercato, a seguito della protesta degli operai che hanno scoperto le telecamere e la successiva cacciata dalla casa della sorella, che lo ritiene responsabile del suo licenziamento, costringono Alì ad impegnarsi di più nei sanguinosi incontri clandestini di pugilato (più che incontri di boxe sono veri e propri massacri, in mezzo a spettatori maschi inferociti), dove lo ha introdotto lo stesso tizio delle telecamere, in cui può mettere a frutto tutta la forza dei muscoli che la natura gli ha donato.

Qualche tempo dopo, quando ormai ha quasi dimenticato la bellissima donna della discoteca, una telefonata nella notte gliela fa rincontrare: è lei che lo chiama, è impaurita, disperata ed ha bisogno di aiuto. Alì stranamente accorre, ma la donna che si ritrova davanti non è più la Stéphanie che ha conosciuto. Ora è ripiegata sopra una sedia a rotelle dopo che ha perso l'uso delle gambe in seguito ad un incidente sul lavoro, quando un'orca assassina l'ha spinta in acqua e le ha tranciato le gambe, dalle ginocchia in giù.
Precipitata nell'abisso dell'handicap, sola, abbandonata dal fidanzato e afflitta da un senso di insicurezza, spinta da suo ostinato bisogno di ritrovare uno straccio di vita, si lascerà trascinare dalla vitalità ferina dell'uomo e troverà un appiglio cui aggrapparsi nel corpo solido di Alì e nella sua ruvida schiettezza, priva di compassione, ma capace di inaspettate delicatezze e premure.

Inizia così una strana relazione, lui comincia a farle riassaporare il piacere della femminilità e le piccole gioie della vita: una passeggiata all'aria aperta, un bagno in mare (anche se per tornare a riva ha bisogno di sorreggersi sulle sue vigorose spalle) e non le fa mai sentire il peso dell'handicap; inoltre, quando lei gli confessa di non sapere più se è ancora capace di fare l'amore, lui semplicemente le propone di "scoparla", non tanto per amore o per pietà, ma solo per verificare se funziona ancora. Io sono "operativo" dice di sé, intendendo che lui è una macchina da sesso, pura performance fisica senza nessuna complicazione sentimentale.
La donna sta al gioco, accetta, quando vuole fare l'amore con lui gli manda un sms convenzionale: "oper", e lui capisce; poi non le basta più: "Ti chiedo delicatezza e tu sai cos'è, perché hai sempre usato delicatezza con me". Ma io sono opé, ripeterà spaurito più volte, non riuscendo a capire cosa esattamente voglia da lui.
Lui è Alì, un uomo ruvido, dal passato difficile, di indole primordiale, specificatamente maschile, proprio per questo anche delicato come sa esserlo solo chi è senza sovrastrutture e senza artifici, ma non sa amare le donne, le sa solo usare per soddisfare il suo incontenibile desiderio erotico.
Toccherà a lei prendersi cura di questo ragazzone, tanto forte quanto inadeguato come padre e come amante, al di là della sua propensione ad essere "operativo", di cui peraltro si riserva la totale decisione. Mentre a lui tocca con i suoi modi rozzi e primitivi, insensibili e privi di tatto, il compito di riportala alla vita, facendole ritornare la voglia di vivere e il piacere di fare ancora l'amore.

Sorprendente fin dalle prime immagini, con le bellissime inquadrature delle scene acquatiche dei titoli di testa, questa favola di Jacques Audiard, intrisa di tenerezze e di realtà crude e violente, come gli incontri di strada dove l'uomo sfoga tutta la sua rabbia di vita e mette a fuoco una fisicità che va dritta ai bisogni primari: toccare, annusare, il cibo, il sesso, un tetto, un po' di calore. "E' una storia di ricostruzione e di riconciliazione con la vita e poi anche con l'amore", dice il regista, che inscena un racconto che ruota attorno alla parte più istintiva della natura umana. Quella istintualità che trova la sua energia nelle pulsioni più profonde e insondabili che albergano nel cuore degli uomini.
Per questo quello di Audiard è un cinema che riesce a fondere, con rara sensibilità, l'universo forte e drammatico con quello violento e cupo e ad essere quasi brutale, quando racconta di uomini messi a dura prova dagli eventi della vita o dalle loro personali ossessioni. Una umanità che si sente esclusa, che lotta contro i limiti del proprio corpo o del proprio carattere, che si sforza di accettare i propri sentimenti.

Tuttavia "Un sapore di ruggine e ossa" non è solo il ritratto di una umanità che cerca di pararsi dai colpi della vita, il film di Audiard è soprattutto una storia d'amore, che purifica lo spettatore dal sapore di ruggine e ossa che travalica dallo schermo. Il sapore delle ossa maciullate di Stephanie e il gusto della ruggine che paralizza l'emotività di Alì, la ruggine e le ossa che il destino ha fatto incontrare; il sapore del sangue e delle ossa delle scene più intense e tragiche che non sfociano mai nel melodramma, perché il film insegna a schivare il dramma e a fare pace con la vita.

"De ruille e d'os" (questo il titolo originale) è un film forte e crudo, di grande impatto visivo e di forte coinvolgimento emotivo, un cinema della carne, del sesso, della rabbia e del sangue, sporco come la vita di chi deve lottare per la propria dignità.
Visto così, il film risulta tutto incentrato sui contrasti, in primo luogo dei corpi (possente e vigoroso quello di Alì, fragile e menomato quello di lei) e successivamente degli animi (freddo e disincantato quello di lei, ruvido e scostante quello di lui), entrambi però sono dotati di una forza interiore che li rende indispensabili l'uno all'altra e viceversa. Indispensabile a lei per trovare la forza di superare gli evidenti limiti fisici e ritrovare un barlume di vita (si tatua i moncherini, mette i tacchi alle protesi); indispensabile a lui per imparare ad amare e ad essere padre, prima che uomo.
Alì e Stéphanie sono due naufraghi sopravvissuti, che, aiutandosi a vicenda, trovano la forza giusta per rialzarsi dall'abisso in cui la vita li ha precipitati. Ma Alì e Stephanie non sono eroi, ma neppure totalmente antieroi, sono due esseri umani ciascuno con la propria anima e con la propria sensibilità; ma via via che la storia procede si capisce benissimo che l'empatia tra loro è ormai totale e nasce dal fatto che lui non sembra farsi problemi dalla menomazione fisica di lei (le stringe i moncherini, li accarezza), e che lei intuisce che dietro ai modi rudi e schietti di lui si nasconde una persona speciale su cui poter contare.

Audiard, senza moralismi, ma anche senza la presunzione della verità assoluta, pone sullo stesso piano il voracissimo istinto sessuale di lui, di accoppiarsi con qualsiasi donna disponibile, con il piacere che prova lei nel tornare a fare l'amore (ma sarebbe il caso di dire scopare). Per questo, forse, c'è una profonda sessualità nelle scene d'amore tra i due, nelle quali i corpi nudi, sconnessi, così drammaticamente diversi, ci vengono mostrati in maniera schietta e quasi insolente, ma senza finalità morbose o, peggio, voyeuristiche.
Audiard ce lo mostra quel rapporto, ma non lo definisce in nessuna categoria che siamo abituati a considerare. E' la loro storia e basta, forse è amore, forse è solo sesso, forse è solo solidarietà tra due esseri marginali, forse è solo l'incontro di due mondi che casualmente finiscono per intersecarsi.

Ci voleva un regista come Audiard (definitivamente uno dei migliori cineasti europei della sua generazione), il quale, reinventando e modernizzando il melò, ha saputo infondere ai suoi film un'impronta peculiare inconfondibile per non cadere nella trappola della commozione facile, nonostante una serie di scene che in mano a qualunque altro sarebbero risultate strappalacrime.
Una buona dose di merito, però, va riconosciuta ai due interpreti. Marion Cotillard è semplicemente perfetta nell'interpretazione del personaggio di una donna bella, indipendente e molto sicura di sé, a cui la vita ha riservato il più tragico dei destini. Alle prese con un ruolo difficile e a tratti estremo, optando per uno stile recitativo sobrio, sommesso e mai gridato, fatto di silenzi e di sguardi, di slanci e di ritrosie, si esibisce in una prova di incommensurabili emozioni che mettono i brividi e toccano il cuore. Sofferente ma mai doma, offre alla macchina da presa il suo volto, bellissimo, senza un filo di trucco, segnato dalla rabbia e dalla disperazione, i capelli in disordine e spenti, le occhiaie profonde, il corpo oscenamente offeso.
Ma se la Cotillard è ormai una certezza, la vera rivelazione risulta il prestante Matthias Schoenaerts. L'attore belga, alla sua prima interpretazione importante, offre una performance davvero straordinaria nel ruolo del macho tutto muscoli, sesso e poco cervello, che fa sorridere con il suo essere grossolano, intenerisce con la sua immaturità, commuove con l'umanità che cova sotto la corazza del cinismo e dell'indifferenza con cui affronta quella vita che non gli ha dato altro che i suoi pugni, le cui nocche spesso sanguinano quando si trova a lottare contro le difficoltà, simboliche o reali, della sua quotidianità. I suoi combattimenti, le sue risse, il suo sudore, la sua sessualità producono un'energia devastante che costringe lo spettatore a sentirsi partecipe della sua vulnerabilità di uomo, che lo rende padrone della sua vita.

Capolavoro bellissimo, carico di eventi e di passione e di personaggi, che, come dice Audiard: "compiono assieme un percorso che va dall'egoismo alla scoperta della capacità di darsi. Non si redimono perché non hanno commesso nessun peccato, non sono cattivi, semmai lo è l'epoca in cui vivono".

Commenta la recensione di UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Mimmot - aggiornata al 16/10/2012 13.08.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net