a single shot (2013)

un thriller drammatico di stampo televisivo.
gli elementi positivi ci sono: atmosfera di provincia cupa e soffocante (sia rurale che cittadina), cast eccezionale (Rockwell ci offre la migliore interpretazione della sua carriera), una storia toccante e momenti di vero pathos.
purtroppo il ritmo è troppo lento, e la durata eccessiva: sarebbero bastati (e avanzati...) 90 minuti.

Un bottino recuperato da un cacciatore e dei banditi alla ricerca del denaro che inevitabilmente si scontrano con il protagonista che ha sapientemente nascosto il tutto.
Non un soggetto originale e sicuramente, vista anche l'ambientazione, meglio ridare un'occhiata all'ottimo "Soldi sporchi" di Raimi.
Bravo, come al solito, il barbuto Rockwell che regge quasi da solo la scena in molti frangenti. Malgrado questo la narrazione è piuttosto lenta e l'eccessiva durata offre qualche lungaggine di troppo.
La media, al momento sufficiente, è quella che merita questa pellicola.

Un po lento.storia interessante....scorre come un buon triller...ma il finale e' cosi cosi...registaaaa potevi far meglio..però tutto sommato ok

Inutile e lentissimo. Salvo giusto l'ambientazione sempre cupa e grigia,ottima per un thriller; Tutto il resto è di una noia più totale, nessun colpo di scena, alcuni nonsense sparsi qua e la e nulla che ti resta alla fine del film. Sconsigliato

Di elementi positivi questa pellicola di Rosenthal ne annovera parecchi: a cominciare dall'eccellente prova attoriale di Rockwell (sulle cui spalle, praticamente, si regge l'intero film) per passare all'ambientazione rarefatta ed immobile, per finire ad una fotografia di buon livello.
Nonostante ciò, il voto, ahimè, non riesce ad essere positivo per l'estrema, assoluta lentezza della narrazione. Lo sviluppo ordinario della vicenda e la mancanza di veri e propri colpi di scena, fanno di A Single Shot una pellicola troppo soporifera (viste anche le quasi due ore di durata) che, invece che un filo di tensione, regala allo spettatore una montagna di sbadigli.

Thriller abbastanza lento, sicuramente non un capolavoro, tuttavia si fa guardare fino alla fine.

Filmino che soffre di alopecia areata. Spuntano radi elementi interessanti in una sceneggiatura patologica che già troppe volte ho visionato con le palpebre completamente fuori controllo.
Bella l'ambientazione e quel cielo perennemente ricoperto di forfora che non lascia filtrare il sole.
Forse sarebbe servito molto molto più sebo, per rendere la storia più veloce e farla scivolare prima verso il finale.
Finale a coda di cavallo marrone, prevedibile.

Thriller abbastanza semplice ma efficace dall'ottimo finale. Rockwell lo adoro e anche la regia e l'atmosfera generale del film regalano buone soddisfazioni.
Certo è che siamo di fronte ad un thriller abbastanza lento nei ritmi, ma per me questo non è considerato un difetto se il film riesce a fare una buona presa sullo spettatore .
Per me vale sicuramente la visione

film molto ordinario, dallo svolgimento lento ma con ottimi attori. Purtroppo questo non basta e la noia dilaga.
Non credo ci sia altro da aggiungere: le atmosfere vanno bene ma il tutto è troppo banale e scontato ricalcando altri film del genere (soldi sporchi per esempio).
essendo prevedibile e girato con estrema lentezza e con nessun colpo di scena vale quanto scritto. è un film sufficiente e nulla più.

Tutto il film si regge sulle spalle di Sam Rockwell, attore che puoi mettere in pellicole dai generi più svariati ed avere una qualità di rendimento sempre elevata. Anche in questo film che si muove da un incipit simile a soldi sporchi, inserito in un contesto grigio e freddo da Un gelido inverno, offre un'ottima intepretazione con un personaggio che si muove in bilico tra un estremo all'altro, tra la ricerca di redenzione e la dannazione eterna. E' un film che comunque poteva offrire di più, visto il cast a disposizione. Una sceneggiatura alquanto farraginosa, un ritmo troppo lento e appunto la presenza di ottimi attori con ruoli leggermente marginalizzati rispetto a quello che potevano offrire.

La storia è abbastanza ordinaria.. Il solito bottino trovato un po per caso dal protagonista e la successiva ricerca da parte dei "proprietari" piuttosto inkakkiati.. Però di buono secondo me c'è la bella prova di Rockwell calato in un personaggio caduto un po nel fallimento ma alla ricerca di un riscatto personale e l'ambientazione piuttosto grigia e deprimente di quei paesi che sembrano essere costantemente fermi nel tempo.