beatrice cenci (1956)

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locandina del film BEATRICE CENCI (1956)

Titolo Originale: BEATRICE CENCI

Regia: Riccardo Freda

Interpreti: Gino Cervi, Frank Villard, Fausto Tozzi, Mireille Granelli

Durata: h 1.38
Nazionalità: Italia 1956
Genere: drammatico
Al cinema nel Luglio 1956

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Trama del film Beatrice cenci (1956)

1598, tra Roma e il castello di Petrella Salto (Abruzzo). Nell'inchiesta sulla morte di Francesco Cenci (G. Cervi), patrizio romano dissoluto e violento, il principale indiziato è suo figlio Giacomo (A. De Teffé), amante della matrigna Lucrezia (M. Presle). Per difenderlo Lucrezia accusa Olimpio Calvetti (F. Tozzi), intendente di Francesco, che aveva aiutato Beatrice Cenci (M. Granelli), perseguitata dalla gelosia del padre. Messa sotto tortura, come Lucrezia, durante il processo, anche Beatrice accusa Olimpio...

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7,00 / 10 (4 voti)

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Voti e commenti su Beatrice cenci (1956), 4 opinioni inserite

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alex94 @ 07/09/2020 01:24:12

6½ / 10

Tecnicamente eccellente (come quasi sempre quando si parla dei film di Freda),regia,fotografia e colonna sonora sono tutti d'alto livello,meno invece la sceneggiatura che soffre di una parte centrale alquanto debole e la recitazione di alcuni attori (tra cui Cervi) eccessivamente teatrale.
Ne esce fuori comunque una bella rappresentazione del 1500 romano con tutti i suoi intrighi,tradimenti e tragedie.
Non particolarmente fedele alla storia vera,però mal di poco,una pellicola di sicuro interesse che merita il recupero.

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Dick @ 14/09/2014 14:24:26

8 / 10

Bel film che ha un inizio quasi "fiabesco" e successivamente racconta della famiglia Cenci tra tensioni, violenze, relazioni clandestine e complotti. Molto curata la messa in scena e bella prova del cast dove giganteggia Gino Cervi nel ruolo di un padre violento e possessivo.

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The Gaunt @ 02/02/2013 12:35:15

7 / 10

Deve essere stato tutt'altro che facile questo tipo di traposizione della vicenda di Beatrice Cenci da parte di Freda perchè lo sfondo melodrammatico non nasconde affatto l'atmosfera scabrosa che regnava con pulsioni incestuose che vengono più che suggerite. Beatrice viene eletta da Freda a simbolo dell'innocenza dell'ingenuità dove dominano il rancore reciproco, intrighi e lotta per la successione. E' l'unico personaggio puro in mezzo ad un branco di iene pronte ad azzannarsi. Bravissimo Gino Cervi nel ruolo di un patriarca veramente sgradevole e lascivo.

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atticus @ 27/10/2009 21:00:43

6½ / 10

Come ho già avuto modo di dire, io sulla Cenci c'ho fatto la tesi di laurea, quindi l'argomento mi è particolarmente caro, diciamo così... Questa è forse la trasposizione migliore, cinematograficamente parlando, del celebre caso criminale romano. Tutto molto curato e splendidamente diretto da Freda con eccelso gusto barocco e fiammeggiante passione drammatica. Ma la realtà storica è totalmente stravolta e l'eroina è fin troppo angelicata per destare simpatia. Cast decisamente eterogeneo (la Granelli era una giovane ballerina dell'Opera di Parigi). Passato sotto silenzio all'epoca in Italia, ebbe invece un enorme successo in Francia, forse grazie ad un titolo ideato ad hoc: "Il castello degli amanti maledetti".

4 risposte al commento
Ultima risposta 06/09/2010 11.51.11
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