bottom feeder (2006)

Questo "Bottom feeder" diretto da Randy Daudlin nel 2006,si rivela piacevole e divertente da vedere nonostante non mostri e non racconti nulla di veramente originale.
La trama è abbastanza classica,un gruppo di sfortunati (e non troppo intelligenti) personaggi si ritrovano rinchiusi nei sotterranei di un edificio a dover sopravvivere agli attacchi di una misteriosa creatura,insomma non è niente di che,anzi in alcuni momenti risulta anche parecchio prevedibile.
Quello che colpisce veramente del film è il make up della creatura,una specie di mostruoso uomo-topo realizzato senza ricorrere fortunatamente all'orrenda computer grafica.
Discreta la regia che nonostante non sia eccezionale riesce a rivelarsi tutto sommato soddisfacente,riuscendo ad infondere al film un buon ritmo che permette allo spettatore di non annoiarsi mai,convincente anche la recitazione e piuttosto presenti e ben realizzati gli effetti splatter.
Squallida invece la fotografia,parecchio televisiva e poco curata.
Insomma un B-movie sicuramente consigliato all'amante del genere,superiore alla media.

Per me è SI.
Uso questo odioso linguaggio da talent show perché Bottom Feeder mi ha fatto pensare a uno di questi, l'unico che riesca a tollerare perché riguarda il cinema e perché le persone fanno effettivamente qualcosa, a volte con risultati strepitosi. Parlo di "Face Off".
Il mostro del film ricorda tantissimo le creazioni dei make-up artists del programma e, bello o brutto che sia, io apprezzo sempre chi si dedica al lavoro artigianale piuttosto che a una patetica creazione computerizzata che spesso vediamo in film di questo calibro, giudizio che ho già espresso altre volte.
Da segnalare anche la presenza di Tom Sizemore (in passato lo confondevo sempre con Michael Madsen), attore che ha vissuto la prima metà di carriera ad altissimi livelli, e adesso si è stagnato nelle produzioni di Serie B.
La sua contrattazione con il miliardario in punto di morte è fantastica, probabilmente la miglior scena del film.

Horror senza infamia e senza lode con la classica trama usata in quantità industriale; scienziato, siero, mutazione, creatura e diversi morti sbranati. L'ambientazione nei vari corridoi sotterranei non sarebbe neanche male, tuttavia non è sfruttata a dovere e la suspense latita. Però Il make-up del mostro è ben realizzato(unico neo: mi aspettavo qualche mutazione in più) e di questi tempi è raro vedere un freak senza l'ausilio della computer grafica… un plauso.
In fin dei conti si tratta di un b-movie che non annoia e con un bel finale

SPOILER.
Fastidioso il doppiaggio del barbone!

Una pellicola dalla struttura narrativa risaputa e non dissimile da molte altre, vero, ma non è questo un buon motivo per ignorare e/o snobbare la pellicola dato che riesce perfettamente a centrare quell’unico obiettivo che si era prefissata: intrattenere lo spettatore divertendolo per un’ottantina di minuti scarsi.
Appare difficile distrarsi, annoiarsi e non essere coinvolti dall’iter narrativo del film dato che alla base del progetto è riscontrabile una sceneggiatura non certo di ferro (qualche stereotipo di troppo e qualche piccola banalità qui e lì) ma particolarmente scorrevole e farcita da qualche dialogo frizzante, intenzionato ad ammiccare con garbo alla commedia, capace di conferire un pizzico di brio in più a tutto il racconto.
Convincente appare anche il reparto attoriale, tra cui è possibile riconoscere un Tom Sizemore (“Strange Days”, “Salvate il soldato Ryan”) in buona forma, così come la regia e il reparto grandguignolesco che non esita nel mostrare decapitazioni, mutilazioni ed estirpazioni mandibolari.
Unica nota negativa può essere riscontrata da una poca cura nei confronti della fotografia che anziché privilegiare particolari cromatismi, che senz’altro avrebbero giovato al risultato finale, si abbandona a risoluzioni piuttosto piatte e tendenti al televisivo.
Ma in conclusione questo “Bottom Feeder” risulta essere una gustosissima e spensierata produzione di serie b senza alcuna pretesa al di fuori dell’intrattenimento. Voto 6+

Niente di trascendentale ma comunque guardabile