Nella Los Angeles del 1969 in cui tutto sta cambiando, l'attore televisivo Rick Dalton e la sua storica controfigura Cliff Booth cercano di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più.
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Migliore attore non protagonista (Brad Pitt), Migliore scenografia (Barbara Ling, Nancy Haigh)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film commedia o musicale, Miglior attore non protagonista (Brad Pitt), Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino)
Un omaggio ai film e agli attori anni '70. Un affresco che racconta la vita e il cinema,visto da dentro , di quel periodo.Ottimi Pitt e Di Caprio,superificale la partecipazione di Al Pacino.Ma il grosso problema di questo film e' la completa mancanza di una trama,e in un film che dura quasi 3 ore e' un grosso problema,perche' praticamente manca il motivo per cui stare a guardarlo per tutto questo tempo.Allora ci si "accontenta" dei dialoghi,sempre punto di forza dei film di Tarantino,alle scene di omaggio alla passione del piede femminile,sempre presenti anch'esse,e alla' versione dei fatti della setta di Manson e di Sharon Tate,raccontata,forse,come avrebbe voluto che fosse andata Tarantino,e a me non e' dispiaciuta come alternativa allo svolgimento reale della cronaca di quel drmmatico evento.Tutto questo permette al film di non diventare pesante ma,secondo me e' il peggiore di Tarantino