comancheros (1961)

Un anziano ranger , con l' aiuto di un giocatore d' azzardo , deve debellare una spietata banda di fuorilegge che vende armi agli Indiani ... Una pellicola western molto classica , diretta nel 1961 dal prolificissimo Michael Curtiz , al suo ultimo lavoro per il cinema . Il film , nonostante qualche ingenuità nello sviluppo della trama , funziona abbastanza bene , con un ritmo discreto ( per l' epoca ) , scene di ampio respiro , alternanza di violenza ed ironia ed una bella accoppiata di protagonisti . Certo i pellirossa , descritti come crudeli predoni , si rivelano ancora dei poveri ubriaconi , disposti a farsi massacrare come tordi durante insensati attacchi suicidi a cavallo ! Bisogna poi passare sopra a qualche leggerezza di sceneggiatura , tra cui le evidenti inesattezze storiche , come le carabine Winchester in un film ambientato ai tempi della Repubblica del Texas ( 1840 circa ) . Curiosamente poi la trama di questo film mi ha ricordato parecchio quella del successivo " Rio Conchos " , anche quello interpretato da Whitman . Il protagonista è l' icona western per eccellenza , il grande John Wayne , integerrimo , infallibile e virile come al suo solito , con in più qualche tocco ironico che lo addolcisce . La sua valida spalla è il più giovane Stuart Whitman , bravo attore un po' sottovalutato , che soffia al vecchio Duca ( per raggiunti limiti di età ) anche la fondamentale parte romantica del film . Il ruolo femminile è della bellezza latina Ina Balin ( una famosa tra gli amanti delle parole crociate ... :) ) , che per amore arriverà a tradire il padre fuorilegge . Tra gli altri interpreti si notano il trucissimo Lee Marvin , l' arzillo Bruce Cabot , lo storpio Nehemiah Persoff ed il giovane figlio d' arte Patrick Wayne . Ottime le scenografie naturali dell' Arizona e bella la colonna sonora , naturalmente anch' essa molto classica , opera del grande Elmer Bernstein . Nel complesso si merita un buon 6,5 .

Un western ben diretto e, ovviamente, ben interpretato che regala tanta azione, molte scene di livello e una discreta dose di sentimento, cesellate da una fotografia ottima e un ritmo senza imperfezioni. Molto buoni anche i dialoghi.
Ultimo film di Michael Curtiz.

Ultimo lavoro di Curtiz, regista se ce n'è uno che ha saputo interpretare una grande quantità di generi cinematografici rimanendo sempre se stesso e perseguendo un livello di qualità sempre adeguato. Ne "i Comancheros" non mancano azione ed ironia e la visione scorre piacevole; eppure qualcosa non è proprio a fuoco. Manca infatti l'epicità dei grandi western classici e la grandezza carismatica di John Wayne rischia di fagocitare gli altri personaggi presenti ( a proposito, lo scatenato Lee Marvin avrebbe meritato ben più di una comparsata ).
I pellerossa poi fanno ancora una volta la figura dei fessi.

Ottimo western di un grande regista. Si tratta di una storia classica con salvataggio finale alla 'arrivano i nostri'.
John Wayne come sempre iconico.
La storia è meno scontata di altre e mantiene l'attenzione sino alla fine.

Classico western diretto dal regista di Casablanca con buon polso e qualche
scena d'azione che lascia il segno.Wayne,nella parte del rude ranger lascia al
solito il segno e i suoi duetti con un ottimo Whitman sono molto divertenti.
Bella apparizione per Lee Marvin.Straordinaria colonna sonora.