da corleone a brooklyn (1979)

Anomalo poliziesco del buon Lenzi che contamina il genere con il road-movie.
Meno spettacolare rispetto al solito ma diretto in modo sobrio e professionale,si fa ricordare per una più che convincente prova del cast nel quale oltre ad il solito Merli (per l'ultima volta in un film di Lenzi) troviamo il per una volta sopportabile Merola ( che fortunatamente non canta) e gli incisivi Pelligra e Belli.
Van Johnson presente come guest star.
Buone come sempre le musiche di Micalizzi.
Per quanto non il miglior film di Lenzi è un lavoro che merita una visione,un bel canto del cigno per un genere oramai agli sgoccioli.

Poliziesco molto movimentato, con qualche buco in sceneggiatura ma che in fin dei conti lascia la sensazione di una buona visione. 88° posto nella classifica 1978/79.

commovente il colpo di coda del genere mafia-movie del maestro Lenzi. Da paura il Merolone, poche battute per fare la differenza come fosse il Brando di apocalipsi nau per intenderci

Poliziesco complessivamente molto interessante di Lenzi, con il solito Merli e un Mario Merola in un tipo di ruolo che ha interpretato più volte. In questo caso la parte gli riesce piuttosto bene, in questo film non ha forse una notevole varietà a livello espressivo ma quello che fa è decisamente adatto per il suo ruolo. Il resto lo fanno la tecnica di Lenzi e una sceneggiatura che tutto sommato fa ciò che deve, riuscendo a mantenere la giusta tensione. Il film, insomma, è il giusto compromesso fra qualità e intrattenimento, non è forse fra i migliori polizieschi italiani di quegli anni ma si difende piuttosto bene ed ha parecchi spunti interessanti. Sicuramente straconsigliato agli amanti del genere.

Non è tra i miei preferiti di Lenzi che ci mette tutta la solidità del suo mestiere per fare un film più che dignitoso. Merola efficace nel ruolo del mafioso (con accento napoletano) dove impone il suo carisma, più sottotono Merli ma aiutato dalla buona intepretazione di Biagio Pelligra, ottimo caratterista del nostro cinema. Pur essendo una sorta di road movie, c'è meno azione rispetto ad altre pellicole di Lenzi, attento a sottolineare l'onnipotenza della mafia, che ha occhi e orecchie dappertutto. Non sarebbe stato male fare anche il "ritorno".

Non tra i miei preferiti del buon vecchio Lenzi, ma pur sempre un poliziottesco che tiene incollati allo schermo tra inseguimenti vecchia scuola, sparatorie, sberle onomatopeiche, Mario Merola padrino siciliano che parla napoletano e il giustiziere baffone Merli che tiene tutti per le palle.
Niente da invidiare a un Di Leo.

Grande!!!!!!! avvincente

Questo è un film che Lenzi considera come il punto d'arrivo per la serie dei tanti e validissimi polizieschi da Lui girati.
Devo dire che, pur apprezzando molto il lavoro, i colori, le atmosfere americaneggianti, non sono d'accordo.
Intendiamoci, il film è notevole, traboccante di significati e cose dette, da fattori esemplificativi di varie realtà ( quella italo americana, quella siciliana, le connessioni, le collusioni, le dinamiche, gli escamotage dei delinquenti e molto altro) e resta valido, ma è pur sempre un'opera "diversa" dai vari " Roma a mano armata - città violente-poliziotti scomodi etc etc).
Qui si ritrae la peripezia di un uomo che si prende il "peso" di una difficile "via crucis" per incastrare il malavitoso, bene impersonato da Mario Merola, complice un congiuntivo sbagliato!
Un Merli ormai maturo nel ruolo ( era il 1979) e, nota curiosa, la faccetta di Luca Barbareschi con la zazzera nei panni di un poliziotto del distretto americano. Cosa da poco, due battute mal dette, perchè con improbabile accento emiliano, complice la vocina, una faccia insignificante, un attore ancora inespressivo e non pronto. Ne aveva di strada da fare, passando per vuote trasmissioni di mediaset, all'inseguimento di donnine.
La versione del DVD che ho acquistato riporta, come spessissimo accade nei prodotti per la vendita, una bella intervista a Lenzi ed una altrettanto degna di nota, ma tyelefonica, a Pelligra. Molto, molto bella la parte del passaggio da Roma.
Maurizio, un grande simbolo ed esempio di uomo buono, eterno ragazzo solo bontà e sorriso che l'Italia ha prematuramente perso.
Premiato dal BaFFo, promosso da Outsider.

Mi unisco al coro di giudizi positivi! Certo Milano odia: la polizia non può sparare resta su di un altro pianeta, ma questo è un film riuscitissimo! Il personaggio interpretato da Merola è fantastico! Grande Lenzi come sempre

bello bello bello !
merli non delude mai e la trama e' convincente!

uno dei migliori del grande LENZI !!

Ennesimo poliziottesco col grande Merli nei panni del commissario, qui alle prese con un mafioso interpretato da Merola, nuovo in un ruolo simile.
Lenzi azzecca un altro colpo con questo"da corleone a brooklyn".
La mia parte preferita è quella centrale nella quale Merli si riappacific.a con la moglie, che seppur si discosta dal genere poliziesco è comunque ben riuscita e a me personalmente ha affascinato.
Nel genere non uno dei migliori ma da tenere ugualmente d'occhio, lo consiglio.

Purtroppo l'attore romano in questo film non è più doppiato da Locchi...

Ottimo poliziottesco firmato Lenzi (forse il suo migliore).

Un Merli granitico ed efficace contro Mario Merola formato gangster: detto così fa ridere ma, fidatevi, il film c'è eccome.

Intreccio semplice, tinte forti. Notevoli gli ultimi 40' per intensità e tensione.

Da riscoprire.