diva futura (2024)

"'Diva Futura' fa surfing fra i generi, come consuetudine della casa di produzione Groenlandia", (Paola Casella) ed è diretto dalla moglie di Matteo Sibilia, uno dei due fondatori. Opera seconda patinata, romanzata, edulcorata, fiabesca, cotonata sulla falsariga dei film dello stesso Schicchi. Priva di fremiti e immotivatamente lagnosa.

Assolutamente Da vedere!

L'ascesa ed il declino di uno dei personaggi più influenti della pornografia italiana e della sua agenzia "Diva Futura", fondata nel 1983 insieme ad Ilona Staller, tratta dal romanzo della segretaria Debora Attanasio. Sempre dietro le quinte, Riccardo Schicchi contribuì al lancio di diverse "pornostar" dell'epoca rimaste iconiche nel tempo dove le più notorie furono "Cicciolina", "Moana Pozzi" e la moglie "Eva Henger". Il film ripercorre i momenti più salienti delle tre attrici, insieme alla figura dell'imprenditore di origini siciliane ma vissuto e cresciuto a Roma. Pietro Castellitto benissimo nella parte di Schicchi sia fisicamente che nella gestualità, il resto del cast in parte, forse
l'unica meno convincente è Denise Capezza nel ruolo di "Moana". Interessante ricostruzione epocale con pregi e difetti soprattutto per chi ha vissuto quei periodi.

Mi è piaciuto...sarà sicuramente di parte, quasi una agiografia di Schicchi che ne esce da bravissima e buonissima persona...
Comunque cerca di dare un' umanità ed una quotidianità al mondo del porno italiano, mostra alcuni lati interessanti e che altrimenti non si vedrebbero.
Il cast se la cava benissimo a partire da Pietro Castellitto e Tesa Litvan, anche la regia mi è parsa buona.
Mi ha divertito (specie nella prima parte) ed ha poi giocato bene anche le sue carte drammatiche e di riflessione.

Spaccato interessante, ben interpretato ma si poteva fare meglio col montaggio.

Film interessante grazie alla prova del cast, abile nel far risaltare emozioni e caratteristiche dei personaggi raccontati.
La vita e il lavoro di Schicchi, ma non solo lui, sono ben raccontati e particolareggiati nell'evidenziare quelle che erano le convinzioni, i punti di vista e gli ideali di persone che volevano essere libere ma che rimanevano comunque etichettate, forse incomprese, forse sottostimate ma certamente riconoscibili e, a modo loro, significative.
A mio avviso, un prodotto discreto, ma forse un po' caotico nel montaggio, diretto e interpretato bene che riesce a coinvolgere e, a tratti, anche ad emozionare.

Non era facile raccontare questa storia in un paio d'ore, qui è roba da Serie TV, anche per le storie dei personaggi di contorno, che poi proprio contorno non sono, tutt'altro.
Ne esce un racconto interessantissimo, uno spaccato storico ben ricostruito.
Film piacevolissimo.

Riccardo Schicchi era tutto tranne che quello che si può definire un macho o un palestrato. Era tutto l'opposto e delle donne aveva un profondo rispetto a sua volta ricambiato da esse. Diva futura è un film che mio parere, pur con qualche difetto, è riuscito. Non è facile raccontare e mantenere un discorso lineare districandosi fra numerosi flashback e flashforwards che si alternano. In teoria potrebbe creare confusione eppure riesce a mantenere una estrema linearità. Non cerca l'effetto nostalgico di facile accatto, invece descrive il tentativo di sdoganare un mondo facendo emergere la dimensione del porno a livello nazionale e visibile anche al grande pubblico televisivo. Indubbiamente i riferimenti a Boogie Night ci sono, anche sul concetto di Diva Futura come di famiglia allargata. E' un film che non nasce come commedia ma sa essere divertente e con un bel cast dove primeggia anche Pietro Castellitto. Sono convinto che anche i più convinti detrattori di questo attore, riconosceranno i suoi meriti, specialmente nel far vedere quel personaggio che rimaneva sempre dietro le quinte all'epoca.