dove comincia la notte (1991)

Un po seguendo profondo rosso e un poco anche Hitchcook , Zaccaro confeziona un giallo/horror a basso budget che all epoca non ebbe fortuna .
Sarà anche per la locandina , che sembrava promettere il solito horror slasher , in un film dove la fa da padrone la trama e l atmosfera .
Quello che secondo me non funziona , è che basandosi unicamente sulla storia , si arriva in fondo a non capire il nulla cosmico . Mentre mancano ancora minuti alla fine del film , vi rendete conto che sta diventando tutto strano , e partono i titoli di coda .
Peccato perchè la musica è ok , la regia è di alto livello per un regista che io neanche so chi diavolo sia , e l attore principale secondo me è molto bravo .
Alla fine lo spettatore resta con più dubbi che all inizio .

Un giallo all'italiana che nasce due decenni dopo l'epoca d'oro...la location statunitense praticamente non si nota, si nota invece il cast internazionale per quanto non eccelso.
Discrete atmosfere così come la regia, la sceneggiatura non ha poi molto da dire ma ha il merito di non annoiare ed il film si lascia guardare sino alla fine regalando qualche buon momento ed una sorpresina sul finale.
Il ritmo non è certo da cardiopalma e di scene inquietanti io non ne ho viste...diciamo che è un thriller che si svolge in modo onesto e composto e che certamente potrà piacere ai cultori del genere.

Bellino. Certo è che il finale non mantiene le premesse, i tanti indizi buttati per sviare, il tetro villino che ci si chiede cosa nasconda.
Resta comunque un thriller abbastanza inquietante che si mangia il 90% delle produzioni odierne dove impera la solita tiritera: ci scappa il morto, si indaga, si incarcera lo psicopatico, stop.

Sceneggiato da Pupi Avati, questo film di Zaccaro, ha degli elementi che lo collegano alle precedenti incursioni nel thrillei del regista bolognese. In primis un'atmosfera sinistra ed inquietante che avvolge la pellicola sin dall'inizio. si seminano misteri e dubbi, ma Zaccaro pecca nel riuscire a a mantenere la suspense, appesantendo il film con svariati tempi morti e dando sempre l'idea di tarparsi le ali nel momento in cui potrebbe spiccare il volo. Alla fine tutto lo sviluppo mi ha lasciato insoddisfatto, sembrava che chissà dove sarebbe andato a parare e poi tutto si risolve in maniera eccessivamente lineare, senza il minimo palpito o sussulto. Un po' un peccato, ma una sufficienza stiracchiata gliela si può dare.

Thriller interessante e di piacevole atmosfera che, però, non riessce a dare una sferzata decisa e definitiva allo svolgimento dei fatti.
Deludente e approssimativo il finale.

Diretto da Maurizio Zaccaro ma il film è profondamente avatiano sia nella scrittura che nel suo incedere. Costante è il richiamo alla memoria, alla famiglia ed è proprio la vicenda di una famiglia che apre e chiude il film. Ci sono richiami al cinema gotico e al thriller ma nessun momento splatter. La casa, teatro principale della storia, è lo scrigno dove sono racchiusi ricordi ed i pezzi del puzzle da ricomporre. Il suo aspetto sinistro domina questa pellicola in maniera molto sottile fa da sfondo ad un plot lineare, magari non originale, però indubbiamente intrigante ed equilibrato nel distribuire indizi che possono capovolgere o meno le poche certezze che l'intreccio offre. Difficile raccontare qualcosa in più della trama senza incorrere in spoiler, ma Dove comincia la notte è un film molto valido che purtroppo, almeno attualmente in Italia, è arduo proporre.

Tornato in città per vendere la vecchia casa di proprietà in cui è appena passato a miglior vita il padre, Irving vorrebbe devolvere il ricavato ai parenti di Glenda, ragazzina minorenne suicidatasi anni prima per via dello scalpore che fece la relazione tra lei e il defunto fedifrago.
I sensi di colpa ammorbano il protagonista che desidererebbe in un certo qual modo espiare le colpe dell'odiato genitore, non tutto però sembra avvalorare la morte della giovane, numerosi appaiono gli indizi che farebbero pensare alla poveretta ancora in vita, magari dopo aver inscenato la tragedia con l'aiuto dell'attempato amante.
Non tragga in inganno la locandina, assassini e coltellacci qui non c'entrano proprio nulla. "Dove comincia la notte" è invece un giallo d'atmosfera dai tempi statici all'interno dei quali sembra non accadere mai nulla. In realtà indizi, depistaggi e smentite si ammassano in un ottimo gioco al rialzo verso una verità terribile rivelata con modi non proprio eccelsi, cui però fa seguito un'appendice conclusiva davvero interessante dove le certezze dello spettatore vengono messe a dura prova per l'ennesima volta, fornendo un epilogo molto ambiguo e interpretabile.
Nonostante la presenza di un cast che lascia tiepidi la pellicola appassiona in questo continuo susseguirsi di misteriosi incastri. Scritto da Pupi Avati denota il tipico approccio all'orrore da parte dell'autore bolognese, mai eclatante o gratuitamente feroce. La regia invece è affidata al debuttante Maurizio Zaccaro, sicuro e preparato nel valorizzare la cupezza degli interni domestici tanto che questa prova gli valse il David di Donatello come miglior regista esordiente.
Film a torto poco conosciuto, dominato dalla sofferenza per il disfacimento di quello che era un felice nucleo famigliare.

Costruito su sceneggiatura di Pupi Avati, un giallo italiano (realizzato interamente negli States) dalla bella atmosfera e dalla storia originale.
Non è il classico horror su una casa infestata, ne tantomeno uno slasher pieno di sangue ed omicidi (come suggerirebbe la fighìssima locandina), niente di tutto ciò; si tratta per l'appunto di un intrigante giallo fatto di indagini, misteri ed ambiguità, capace di costruire una buona dose di suspense man mano che procede ed arricchito da due/tre spaventi non indifferenti più un finale veramente da brivido.

Pecca un pò nel ritmo, e la totale assenza di azione e violenza, per chi non è preparato, potrebbe incidere parecchio sul fattore tensione/attenzione; nonstante questo, il film di Zaccaro (qui al suo vero esordio da regista) si porta dietro un fascino semi-gotico tutto suo, e in fin dei conti, risulta comunque avvincente ed inquietante a sufficienza. Tutto ciò grazie ad una sceneggiatura complessa e stuzzicante, all'ottima scelta di location (suggestiva sia negli interni/esterni della casa che nelle strade della piccola provincia americana), alle musiche più che appropriate di Stefano Caprioli, ad un uso intelligente del sonoro (quelle ventate, brrr) ed infine, ad un gruppo di attori sconosciuti decisamente in parte e credibili.

"Dove Comincia la Notte", sia chiaro, non è un capolavoro del cinema; tuttavia merita davvero di essere riscoperto, sia perchè parte del suo insuccesso è dovuto all'anno di uscita (quando il cosidetto "cinema di genere" era ormai agli sgoccioli) sia perchè, tecnicamente e qualitativamente, vale senz'altro di più di tante delle ciofeche horror italiane (uscite da metà degli anni 80 in poi) che oggi godono immeritatissimamente di molta più fama (ed in questo gruppo sono comprese opere di Argento, Fulci, Bava jr ecc...).

Da recuperare.

L'unico merito di questo film è quello di creare un minimo di suggestione e un minimo di atmosfera, per il resto

SPOILER

Un piccolo capolavoro degli anni 90 con un'ambientazione che mette i brividi ed un crescendo calibrato ottimizzato da attori semi sconosciuti ma qualitativamente bravi. Una storia ben congegnata e un mistero che avvolge la vecchia casa che lentamente si fa avanti fino a rivelare l'agghiacciante verità.La sceneggiatura solida di Pupi Avati ne garantisce una visione che col passare dei minuti diventa sempre più avvolgente come il mistero che aleggia intorno alle mura di quella casa.Maurizio Zaccaro firma la regia di questo gioiellino thriller e dosa ottimamente gli ingredienti per la riuscita del genere.
Vi consiglio di cercare la cassetta perchè il DVD ancora non è presente nel mercato.
Godetevi se potete questo bellisimo film che fa rimpiangere i vecchi tempi...