fase iv: distruzione terra (1974)

Merita una certa attenzione almeno all' interno del sottogenere dedicato agli animali assassini,non tanto per la trama apocalittica quanto per la visionarietà dimostrata da Bass ( titolista di successo al suo primo ed ultimo lungometraggio come regista),che da alla pellicola un impostazione semi onirica ed allucinatoria, aspetto che gli permette di distinguersi dalla miriade di produzioni del genere.
Dialoghi un pochino più curati rispetto allo standard ( anche se ancora lontani dall' essere credibili), convincente la prova del cast.
Merita una visione, soprattutto se piace il genere,meno idiota di ciò che ci si potrebbe aspettare.

Simpatico e ben realizzato film di fantascienza vecchiarello ma ancora aitante che può benissimo rubare spettatrici a film più giovani e attraenti dal punto di vista estetico.

Apprezzabili le scene "documentaristiche" sulle formiche ma il film è, oggettivamente, poca cosa, sia sul piano interpretativo e sia a livello di sceneggiatura. La storia sembra sempre sul punto di decollare invece rimane piantata per terra, incapace di rendersi totalmente e incondizionatamente coinvolgente, mostrando poco in termini di pathos e di atmosfera tensiva.
Si guarda senza grossi problemi ma delude le aspettative che crea.

"Fase IV-Distruzione terra" è un film davvero singolare; molto diverso da quanto si possa credere leggendone la trama prima della visione,dove apparentemente sembri trattare della solita tematica sugli insetti assassini ereditata dalla fantascienza di 20/30 anni prima; invece il film,anche se forse un pò troppo pretenzioso in alcuni frangenti,riesce a dimostrarsi interessante nel suo modo di rappresentare la minaccia di queste formiche minacciose.
Prima di tutto non si parla dela solita mutazione gigante; le formiche mantengono le loro dimensioni originarie e rappresentano un pericolo solo per l'improvviso sviluppo intellettivo innescato da cause naturali sconosciute.
Di fatto si parla di una pellicola molto asettica,ambientata nel deserto dell'Arizona,dove il tutto si concentra tra la contesa di due esseri umani(tre con la ragazza superstite) ed una formica regina in grado di evolvere e apprendere velocemente grazie all'aiuto collettivo delle altre.
In un primo momento il tutto risulta molto lento,però confesso che l'evoluzione della sceneggiatura si discosta parecchio dalle solite storielle "prestampate",portando ad un finale addirittura filosofico/apocalittico.
Ovviamente parliamo di una pellicola targata anni 70,quindi l'approccio con le tecnologie dell'epoca è un poco imbarazzante; inoltre il "2001" di Kubrick credo abbia influito parecchi registi nel modo di concepire alcune inquadrature e atmosfere sci-fi(penalizzandole un pò....non erano tutti come Stanley),ma a visione ultimata non ne sono uscito completamente deluso; nonostante la lenta e insicura narrazione,l'ho vista un'idea curiosa come solo in quegli anni sapevano concepire(senza escludere le numerosissime riprese piene di dettagli degli insetti in questione).
Sicuramente uno di quei film che oggi non si vedono più e che le nuove generazioni riterrebbero noiose.....
.....io l'ho seguito con discreto interesse......consigliato a chi predilige la fantascienza "filosofica" ed "analitica" di un tempo;ma non un capolavoro.

Ecco spiegato perché l'introduzione con le formiche era così dettagliata ed in generale i dettagli che riguardano le suddette così di qualità...il regista è Saul Bass ossia un famosissimo designer grafico che a suo modo rivoluzionò il Cinema.
Motivo per cui però il film non sembra un film ma più che altro un documentario!
Infatti si presta infinita cura nella fotografia, nelle sequenze (anche lunghissime) degli insetti e nelle spiegazioni scientifiche....si perde però lo spirito di intrattenimento che un film deve avere!
A me è parso davvero noioso, verboso, poco dinamico ed eccessivamente serio/professionale per riuscire a risultare gradevole alla visione...un mero esercizio di stile e tecnica che però sa abbastanza di vecchio oramai anche a causa di uno score sonoro d'altri tempi, ritmi "settantini", colori smorti e tematiche di una fantascienza tanto in voga in quegli anni.
La storia di per se sarebbe interessante e spiegata scientificamente in modo approfondito ma la struttura generale lo rende estremamente pesante.
L'inizio mi piaceva ma poi sono solo esperimenti con qualche intervallo di "azione" messo dentro perché d'obbligo, la presenza della bambina per creare un lato sentimentale e poco altro.
Generalmente ha buoni effetti speciali per l'epoca a parte la scena in cui una formica si avvicina alla ragazzina che sta al letto...li si vede, ridicolmente, che l'insetto è inquadrato di fronte ad uno schermo che proietta la fanciulla e che le scene sono state sormontate in fase di montaggio!
Non mi è assolutamente piaciuto ma non do meno solo per l'impegno tecnico e realizzativo oltre che per la serietà delle teorie espresse.

Curioso e certamente originale questo film di fantascienza di Saul Bass, unica pellicola da lui diretta. la riuscita di questo film non è tanto nella storia che ripercorre temi già ampiamente messi su schermo da altre pellicole di genere, ma è soprattutto l'interazione eccellente fra le immagini prettamente documentaristiche ma al contempo minacciose del mondo delle formiche con la parte puramente fiction.
Tale solidità formano un corpo unico di questa situazione d'assedio dove da una parte c'è il mondo delle formiche, organizzato secondo schemi antichi quanto la natura stessa e quello umano che percepisce questo mondo come un qualcosa di spaventoso soprattutto perchè sconosciuto nel modo di agire atipico e timoroso del suo scopo probabilmente distruttivo. Buona anche la caratterizzazione dei personaggi, scienziati che cercano di comprendere un fenomeno nuovo capace di adattarsi ad ogni situazione, sospesi tra la paura ed il fascino di fronte ad un'intelligenza collettiva superiore.

Pellicola girata veramente con due soldi, grande trama nonostante sia molto semplice, effetti speciali praticamente inesistenti sostituiti da un taglio documentaristico dato al film che lo rende ancora più interessante.

Abbiamo "innocue" formiche che per via di mutazioni e per la scomparsa degli insetti che si nutrono di loro hanno avuto un balzo evolutivo generando una nuova razza.
Il finale non è il massimo ma è allo stesso tempo molto affascinante.
Un film assolutamente da riscoprire che ci mostra come in assenza di soldi e con poche idee si riescono a fare ottimi film anche per un genere come la fantascienza (l'esempio lampante è Moon) che sembra essere giudicato solo in rapporto agli effetti digitali.

uno dei film di fantascienza piu' riusciti,inquietante e invecchiato bene

Ottimo film di fantascienza, uno dei migliori di quello che forse è stato il periodo più felice del genere.
Pur trattando un tema abusato all'epoca, quello degli animali che si coalizzano e diventano ostili all'uomo (dagli uccelli di Hitchcock in poi), il film si distingue e genera una certa inquietudine anche per alcune scene memorabili.

Per chi ama la fantascienza anni 70 è un "must".

SPOILER

insomma....una pellicola a meta' tra un documentario e un film..e non mi ha entusiasmato. certamente e' un po originale ma l argomento trattato poteva essere sviluppato meglio..a tratti e' anke interessante ma il finale poi e' buttato la...
poco piu che insufficiente. 4 1/2.

Esordio alla regia di un famoso designer cinematografico, che fu collaboratore di alcuni tra i registi + grandi. .
Bass sfrutta la moda del genere catastrofico in voga negli anni '70, ovvero quel filone che vede la natura ribellarsi all'uomo.
Bisogna però dire che questo film è particolarmente originale, e ha il pregio di essere molto inquietante.
Inoltre vanta di momenti di grande suggestione.

Davvero molto bello e insolito.