garm wars: l'ultimo druido (2014)

Questa volta Mamoru Oshii mi ha deluso in confronto alle altre sue opere, la qualità grafica non basta a risollevare una storia per nulla coinvolgente e interessante..

I primi 10 minuti lasciavano ben sperare in qualcosa di succoso ed intrigante, poi però, man mano che si andava avanti, entrando nel vivo della storia, la visione cominciava a scricchiolare diventando tediosa e statica. La parte conclusiva lascia aperto ad un possibile seguito perciò risulta inconcludente, ma nel complesso offre alcuni momenti dove gli effetti speciali la fanno da padrone e consentono alla storia di elevarsi un minimo, ma per quanto mi riguarda fatico ad assegnare un voto positivo poichè non mi ha trasmesso nulla, limitando il mio interesse e tarpando la mia curiosità.

Il riconoscibilissimo stile di Mamoru Oshii applicato al live action perde qualità nella sua formale potenza narrativa, soprattutto se riproposto in termini autoreferenziali, e GARM WARS: THE LAST DRUID rimane ad una spettacolarità bidimensionale che oscilla tra il gusto riflessivo della scenografia e la mancanza di composizione nelle sequenze dinamiche e che, sommata alle forzate firme del regista e ad un'estetica colorata a pastello, promuovono uno stile inusuale per un film fanta-bellico insolito, corazzato dal molto creativo ed estremamente orientale stile grafico, tuttavia fragile, quasi liquido, al suo interno, dove un'arida mappatura di spirituali significati a carattere umanistico e anti-militaristico viene esposta senza né arte né parte.

Non riesco a capire se questo film mi è piaciuto o dispiaciuto e quanto. Forse la per niente leggera giornata di lavoro che ha preceduto la visione ha giocato un grosso ruolo!
Troppe tribù citate, troppi nomi! Sarebbe stato necessario prendere appunti sul taccuino, ma sinceramente non me la sono sentita, quindi ho seguito il video come un cane randagio è attratto dalle lucette e dai colori vivaci di un'insegna luminosa di un fast food sperando di trovare un compiacente cuoco che gli butti un succoso osso, per dire.
Ben fatto tecnicamente, anzi benfattissimo. C'è un po' della vecchia fantascienza dei decenni passati nelle astronavi, almeno questo ci ho visto io.
La trama è un po' ingarbugliata a causa dei succitati nomi da richiamare alla mente ogni pochi secondi. Fatico a dargli un voto insomma.
Visto che mi ha intrettenuta senza troppi sbadigli gli appioppo un 6 e mezzo va!