good time (2017)

In questo film e nel successivo dei fratelli Safdie ("Diamanti grezzi") c'è il tema dell'autodistruzione dell'uomo: quelli messi in scena sono spesso dei personaggi che fanno scelte confuse, poco razionali, sono catapultati in un vortice di sensazioni e situazioni che li spingeranno inevitabilmente a farsi del male e a fare del male ad altri. Se però in "Uncut Gems" ciò che muoveva forsennatamente il personaggio di Sandler era il guadagno (soprattutto per risolvere problemi di debiti) qui Pattinson ha un fine positivo (riuscire a racimolare i quattrini per pagare la cauzione del fratello): ma comunque, anche qui, questo arriva dopo una scelta (negativa, la rapina) che comporta tutta la successiva serie di eventi. In questi racconti caracollanti e dal ritmo forsennato, con una scelta delle musiche molto azzeccata i fratelli Safdie da un lato chiedono forse un po' troppo a livello di verosimiglianza ma dall'altro dimostrano di saper raccontare con uno stile profondamente contemporaneo, discese agli inferi improvvise di uomini sull'orlo della distruzione propria e altrui.

Buon film, un po' la solita variazione sul tema di Fuori orario, ma piuttosto coinvolgente. I fratelli Safdie faranno comunque di meglio con Diamanti grezzi. Bravissimo Pattinson, che ormai ha completato la sua trasformazione in attore vero.

Pensavo di trovarmi di fronte all'ennesimo film su rapine ,tanti spari e mr Pattinson a fare il suo solito sguardo da vampiro attira minorenni, ma devo dire che il film mi ha piacevolmente sorpreso, è decisimante tutt'altro!
Il film è una piccola odissea (stile the warriors)sulla vita di Connie e suo fratello, nulla di eccessivamente "hollywoodiano" i due fratelli sono persone "qualunque" che cercano di svoltare la loro vita, le cose si mettono male e dovranno cercare di superare questa lunga nottata in una New York claustrofobica e allucinata che ti inghiotte senza che tu riesca ad accorgertene.
La premessa del film è semplice per quanto funzionale, così come gli attori assolutamente nel ruolo , soprattutto mr Pattinson ...per non parlare poi dell'ottima regia e della splendida seppur grezza fotografia.

I fratelli Safdie hanno sicuramente una marcia in più rispetto anche a registi della loro generazione, dopo l'ottima impressione che avevo ricevuto da Diamanti Grezzi ho riscoperto Good-Time. Un film in cui Robert Pattison ancora una volta dimostra di essere un attore in costante evoluzione, mai scontato, come ho già detto un outsider.
Qui recita accanto a Ben Safdie, l'altro regista-fratello che interpreta appunto il fratello minore disabile, di cui apparentemente Constantine è l'unico suo mentore, nonostante la nonna anziana. La rapina in banca disastrosa è l'inizio di un odissea che porterà i due fratelli a perdersi. Il tutto nel sottobosco della povera gente, sbandati e malavita di New York, in cui Constantine si troverà alla fine fare i conti con se stesso e con il fatto che alla fine è stato lui a causare con la rapina l'arresto del fratello.
Il finale è dolce-amaro, ma comunque c'è redenzione, sia per Nick, il fratello minore, che inizierà un percorso di terapia di gruppo, probabilmente anche Constantine alla fine scontata la pena in prigione ne uscirà, per ricominciare.

Non riesco a trovare difetti sostanziali in questo film, pellicola ben interpretata e soprattutto girata.
Storia verosimile, nonostante tutto.

Una specie di "Fuori Orario" (M. Scorsese) dei giorni nostri, con un Robert Pattinson nei panni di un piccolo delinquente che corre qua e là per New York. Un po' confusionario ma dotato di ritmo e buona regia.

Viaggio notturno a New York allucinato ed allucinangte.
Discreti i personaggi, ma la sceneggiatura spesso non è a fuoco.
Buono il ritmo narrativo.

Un viaggio notturno, allucinato, senza sosta, scandito dagli incontri con umanita' e bestialita' varia in una New York perennemente in penombra, nelle sue periferie illuminate blandamente dalle luci artificiali dei lampioni, dalle televisioni a tubo catodico o dai neon delle insegne. Dal punto di vista dell'ambience e delle atmosfere create c'e' poco da dire: i fratelli Safdie hanno saputo dare al film l'impatto visivo giusto e giocarlo come carta vincente. A loro favore gioca anche la - stranamente - distinta prova di Robert Pattinson nel ruolo del protagonista, sicuramente la migliore della sua carriera; certo alcuni passaggi narrativi e la caratterizzazione di alcuni personaggi (specie quelli secondari) dimostrano alcune falle ma in generale "Good Time" e' un film che si gode molto, nel seguire quasi divertiti le peripezie, a volte al limite del surreale, di un uomo che per amore del fratello rischia tutto pur di farlo uscire di prigione.

Montaggio e soundtrack sono i grandi pregi del film. In più un viaggio in un mondo sporco, verso una sconfitta inevitabile nonostante i continui scambi di persona e ruoli.

Mi ha ricordato quei bei filmoni anni '80 (Hill e Friedkin su tutti) senza però essere noiosamente nostalgico.

Tutta in una notte...protagonista un pò pazzerello. Per chi l'avesse visto sembra vagamente a Pusher.

Thriller adrenalinico dove l'azione si svolge nell'arco di un solo giorno .
Bene il regista a descrivere una New York indolente e cattiva ,bene Pattison nel ruolo del ladro idealista e protettivo .

Poco più di un'ora e mezza di continua fuga, da un posto all'altro nell'immensa metropoli newyorchese. Una rapina andata male, un fratello con handicap mentale preso ed imprigionato, trovare il modo di farlo fuggire dall'ospedale dove è ricoverato. In Good time si è in una continua apnea, tra continui capovolgimenti di situazioni che a volte offrono speranza ed in altri frangenti la più cupa disperazione. E' come vivere il Fuori orario di Scorsese in versione acida, dove Pattinson è convincente come gli altri comprimari del cast e dove la tensione è mantenuta su livelli sempre alti, anche quando l'azione subisce un'improvvisa stasi. Un lavoro buono tra genere con qualche piccola pretesa di autorialità.

Sono stupito dai voti positivi di questo pasticcio thriller/drammatico su cui si evidenzia interpretazioni al limite dell'amatoriale. Robert Pattinson penso che sia uno dei peggiori attori presenti nel grande schermo (pure nel piccolo).
Brutto sotto tutti i punti di vista.

Mi aspettav molto peggio invece è divertente! Pattinson un si può davvero vedere però

Due fratelli e una rapina: Nick, palesemente affetto da disturbi mentali, finisce in carcere mentre il suo mentore e complice Connie riesce a fuggire. Questi, divorato dal senso di colpa, decide di procurarsi i soldi della cauzione prima che il ragazzo faccia una brutta fine.
A metterla così sembrerebbe una cosa già vista milioni di volte, eppure, complice una regia nervosa ed un montaggio serrato, la tensione sale eccome, per poi purtroppo sfaldarsi con l'inizio dell'odissea notturna di Connie, il quale ricalcando un po' le orme dello scorsesiano Paul di "Fuori orario" finisce invischiato in situazioni quasi kafkiane in cui la ricerca dell'originalità e dello spunto sbalorditivo finiscono con l'annullare lo spessore dei personaggi, inseriti in una lunga sequenza di situazioni originali quanto si vuole ma mai realmente incisive.
Joshua e Ben Safdie (che interpreta Nick) denotano grande personalità nel dare forma a questo incubo metropolitano che si riallaccia, seppur in chiave meno drammatica, al precedente (e molto più riuscito) "Heaven knows what"; c'è New York, città natale dei due filmaker, con i suoi bassifondi ed un carico di disperazione non indifferente, mentre la scrittura, perso di vista il rapporto tra i due protagonisti, diventa debole, impantanata tra personaggi sciapi e un twist sicuramente brillante che avrebbe meritato miglior gestione.
Detto delle notevoli qualità tecniche dei Safdie bisogna sottolineare la splendida soundtrack, mentre Robert Pattinson si conferma esemplare buono per il bancone del pescivendolo.

Trascinante e coinvolgente piccolo crime-dramma metropolitano, dagli evidenti limiti di budget. Limiti che non vengono evidenziati nella realizzazione o nella regia, ottime, ma probabilmente nella sceneggiatura, buona comunque, che sembra quasi volesse dire di più, ma a causa dei pochi soldi non può dire e questo è un peccato. Comunque, a mio avviso, "Good Time" entra nella top ten di questo 2017.
Una New York inedita, così periferica e degradata, è un po' che non si vedeva. I personaggi coinvolti trasudano un'inquietudine e uno star fuori dal mondo da ogni dove.
"Good Time" è un gioiellino, soprattutto a livello registico. I fratelli Benny Safdie danno una prova di livello ed originale. Anche se nel condensare il film tutto in un giorno, si sentono gli echi di "Fuori Orario" di Martin Scorsese. Ma grazie a dio dico io.
Interpretazione sentita e sofferta di Robert Pattinson, probabilmente la migliore della sua carriera. Bravissimo anche Benny Safdie, anche co-regista.
Esaltante la soundtrack di matrice elettronica