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locandina del film IL CANALE

Titolo Originale: THE CANAL

RegiaIvan Kavanagh

InterpretiRupert Evans, Antonia Campbell-Hughes, Hannah Hoekstra, Steve Oram, Kelly Byrne, Carl Shaaban

Durata: h 1.32
NazionalitàIrlanda 2014
Generehorror
Al cinema nell'Ottobre 2014

•  Altri film di Ivan Kavanagh

Trama del film Il canale

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Voto Visitatori:   6,69 / 10 (13 voti)6,69Grafico
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Voti e commenti su Il canale, 13 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

markos  @  23/07/2022 11:27:19
   6 / 10
Ambientazione sinistra e cupa. Casa infestata? Effetti paranormali? Sanità mentale e visioni? non si sa dove vuole andare a parare. Tutto sommato può meritare una visione.

CyberDave  @  17/04/2021 20:35:07
   7 / 10
Si vede che il regista del film è un appassionato di horror, troviamo veramente tanti spunti da altre pellicole, su tutti direi Sinister, però c'è qualcosa anche di altre.
Nel complesso è tutto gestito bene, la parte puramente horror non è invasiva ed è fatta molto bene, cosi come tutta la parte psicologica della vicenda, che non ci fà capire quale sia la realtà e quale gli incubi del protagonista.

Si arriva in modo molto interessante alla parte finale, dove tutto ci viene spiegato ed esce il senso della vicenda.
Molto bella anche la scena finale.

Un film che mi ha sorpreso e che consiglio come uno dei migliori degli ultimi anni.

zAmeR  @  18/06/2020 00:50:33
   7 / 10
Non male questo film, un 7 meritato secondo me: bravi gli attori e bella scenografia. La storia bisogna dire che è diversa rispetto ai soliti horror degli ultimi anni e soprattutto è gestita piuttosto bene. Un punto solo per l'originalità. Consigliato.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  04/02/2019 00:44:52
   6 / 10
Discreto horror, ben fatto, ma tremendamente scontato, non offre davvero nulla di nuovo e finisce col sembrare una riproposizione di qualcosa di già visto.

alex94  @  09/04/2018 09:17:56
   7 / 10
Un discreto lavoro di Ivan Kavanagh che purtroppo dopo una prima mezz'ora d'altissimo livello prende dei binari fin troppo derivativi,risultando leggermente prevedibile e non sempre particolarmente coinvolgente....
Di ottimo livello invece il finale,abbastanza inaspettato.
Buona anche la regia,Kavanagh limita al massimo l'utilizzo dei jumpscares,riesce a costruire un atmosfera abbastanza inquietante e a trasmettere tensione in un paio di momenti.
Contribuisce alla riuscita della pellicola anche l'interpretazione di Rupert Evans,bravissimo nel tratteggiare il protagonista nel suo dolore e nei suoi deliri.
Il film nel complesso è più che gradevole e si inserisce sicuramente tra i lavori horror degli ultimi degni di una visione,peccato solo per la parte centrale che con la sua prevedibilità ne abbassa il valore complessivo.

Jolly Roger  @  01/04/2016 14:04:20
   7 / 10
Film carino, che riesce a tener viva l'attenzione e a regalare qualche ottimo momento. Si destreggia tra atmosfere horror, tipiche di una ghost story, e atmosfere da giallo – peraltro ricorda molto da vicino, ma sicuramente involontariamente, un fatto di cronaca nera abbastanza noto, recentemente accaduto in Italia.
L'impressione è che questo regista mastichi parecchio cinema horror, perché ha portato dentro tanta roba. Ad esempio, ha fuso elementi concettuali e psicologici che ricordano Shining con elementi più tecnici da horror di ultima generazione: per la cura della fotografia, dell'immagine e del sonoro, ricorda Sinister, oltre che per il fatto che, anche qui, sono presenti filmati inquietanti che vengono visionati di volta in volta dal protagonista.
Sono proprio questi i momenti più riusciti del film: le immagini retrò e le ombre nei filmati rendono tantissimo.
Inoltre, il ritmo è dosato con una certa maestria: non ci sono goffi e prevedibili tentativi di farti saltare sulla sedia, ma una buona capacità di inquietare con una suspense lenta, basata sulle situazioni, sulle presenze, sui sussurri, sulle allucinazioni, in un continuo crescendo che culmina con un finale perfettamente coerente con quanto visto fino a quel momento e che chiude perfettamente il cerchio.

La seconda parte regala un paio di buonissime virate.


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Film piacevole, che però pesca da tante parti. Va beh, metto comunque mezzo punticino in più, ma è un po' tirato.

BlueBlaster  @  04/08/2015 12:09:14
   6 / 10
Non ci ho visto nulla di straordinario in quanto la storia è davvero molto derivativa e non dice niente in più di altre decine di film...un cocktail tra "Shining", "The ring" e "Sinister" che appare piuttosto prevedibile nonostante il buon finale ed un'ultima scena che lascia impietriti per il suo cinismo.
Il film è vedibile sopratutto grazie alla buonissima regia e a qualità tecniche (fotografia e scenografie in primis) di prim'ordine.
Una certa dose di inquietudine non manca così come qualche scena di impatto e delle sequenze, specie nel finale nei pressi del canale, piuttosto horror e ben realizzate così come i filmati.
Io avrei preso ben altra strada visto l'incpit iniziale ed invece così il film mi ha saputo di poco.

ferzbox  @  05/07/2015 01:59:44
   7½ / 10
Per l'ennesima volta una "ghost story "europea che riesce a farmi dimenticare i classici canoni americani,immergendomi in una vicenda legata agli spettri e dai caratteri più psicologici e metafisici,piuttosto che dedicata ai classici "salti sulla sedia".
La figura del fantasma è vista come una minaccia quasi invisibile,però terribilmente reale....il fantasma qui prende forma tramite un meccanismo più introspettivo,legato molto alla tortura mentale,inscenando una storia ricca di drammaticità ed elementi thriller ben amalgamati.
A volte si sente un pochino il riverbero di "Shining",ma fortunatamente il film sa prendere una strada tutta sua,presentandomi una parte finale che mi ha pure garbato.
Girato benino.....la fotografia,come mi ha fatto giustamente notare un mio amico,tende al rosso e al blu,esattamente come la mitica fotografia di "Suspiria"....inoltre alcune inquadrature erano studiate veramente bene; sopratutto quelle nei vari punti della casa,alla possibile presenza degli spettri; inquietanti.
A questo aggiungete una componente umana dei personaggi elaborata con criterio; si sente chiaramente che il lato da "protagonista" è accantonato per dare più spazio alla debolezza umana...ed è una cosa che apprezzo sempre in questo genere...perchè capisco che non è commerciale...

Macs  @  14/06/2015 19:09:45
   6½ / 10
La storia non è nulla di originale, però la resa è efficace: il film riesce a mettere paura in più punti, grazie a scene ben congegnate e una recitazione di buon livello del protagonista. Sono le atmosfere a catturare, generando una costante inquietudine che sul piano estetico è molto apprezzabile. Le dinamiche degli eventi non sono chiarissime, ma l'aspetto "pauroso" della storia prende il sopravvento sulla volontà di trovarvi una logica. Il finale è coerente col resto del film: niente di nuovo sotto il Sole, ma colpisce e lascia soddisfatti.

lupin 3  @  08/05/2015 19:29:53
   7½ / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/05/2015 20:47:05
   8 / 10
E' leggittimo affermare che The Canal non si può definire un film originale fin dallo spunto, però bisogna riconoscere con altrettanta franchezza che un prodotto ben al di sopra della media. Il meccanismo costruito da Kavenough funziona dannatamente bene perchè riesce a sopperire alla scontatezza del plot una regia che sa dosare la tensione nei modi e nei tempi giusti anche in sequenze non propriamente horror ma cariche di tensione emotiva: una su tutte la scoperta del tradimento della moglie. A questo si aggiunge anche la peculiarità del protagonista, estremamente fragile a livello emotivo, che permette di creare sequenze assolutamente straniante come quella del bagno pubblico (sul livello di pulizia di quello di Trainspotting). Una personalità ricca di sfumature che riesce a creare all'interno delle sequenze un'alterazione della realtà stessa, specchio appunto di una personalità fragile e vicina al collasso nervoso. Su questi fattori, uniti ad una fotografia di ottimo livello e giocando anche con elementi metacinematogrfici inquietanti, The Canal è uno dei migliori horror prodotti quest'anno.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  05/03/2015 12:16:16
   6½ / 10
Presumibilmente Ivan Kavanagh è un profondo conoscitore del cinema horror, almeno quello degli ultimi anni, considerato che il suo "The canal" sembra una summa di tanti film mescolati e poi rigettati in questa storia famigliare basata -come da prassi- sulla sgretolazione dell'idillio affettivo.
La bella famigliola va a vivere nella nuova casa, tutto bene per cinque anni fino a che lei (forse) inizia a tradire il marito. Poi la donna scompare. Cos'è successo realmente?
Reminiscenze caotiche si fanno strada nella mente del cornificato, il quale non riesce a far combaciare i pezzi spiazzato da uno profondo stato confusionale e da una minacciosa presenza domestica.
"Sinister", "The Ring", "Kill list", giusto per citare alcuni dei numerosi titoli che all'appassionato non sfuggiranno, la sensazione di deja-vu si fa pressante in più punti; fortuna vuole che il regista irlandese abbia le idee illuminate riguardo una messa in scena sempre molto curata, claustrofobica, a tratti addirittura psichedelica, trovando poi definitivo alleato in uno script che da dignitoso ma piuttosto piatto passa a fornire qualcosa di molto più consono al genere, soprattutto nell'ultima mezz'ora.
Le lodevoli impennate angoscianti stanno tutte nella notevole resa di alcune scene -di cui una sicuramente destinata alle forche caudine dell'italiota censura, sempre che il film esca sul territorio nazionale- e una dose di cattiveria che monta esponenzialmente in maniera tutto sommato imprevedibile.
Si riscontra abilità nel gestire al meglio i contrasti presenti: mondo reale e soprannaturale, sanità mentale e follia, e soprattutto il dualismo tra generi come il giallo e l'horror amalgamati benissimo nell'annullamento del predominio di uno sull'altro.
Lo spettatore esperto eluderà i depistaggi decriptando per buona parte il mistero, eppure permane la curiosità di capire motivazioni e la dinamica dei fatti, oltre che la reale natura. Resta la voglia di dipanare la matassa, anche se poi le risposte elargite sono esaurienti fino ad un certo punto. Kavanagh preferisce esplicitare con parsimonia, evitando spiegoni troppo dettagliati con il rischio di minare una pellicola già fragile, tuttavia capace di generare interesse grazie all'ottima resa estetica ed a un crescendo finale pregevole.

topsecret  @  04/03/2015 20:44:13
   5 / 10
Le influenze di Kavanagh sembrano spaziare dai classici thriller psicologici come SHINING fino ai cult di nuova generazione come PARANORMAL ACTIVITY, ma l'influenza maggiore e quella più evidente viene da j-horror come THE RING e JU-ON.
THE CANAL sembra avere molti degli elementi che hanno caratterizzato le citate pellicole, perciò propone poco in termini di originalità, ma riesce comunque ad offrire una visione accettabile, anche se non eccelsa, impostando una storia con qualche momento di pathos ben congeniato.
La recitazione non è il massimo, così come anche il ritmo degli eventi che tardano un po' a carburare, culminando in una parte finale abbastanza funzionante, la regia sembra nella media e l'atmosfera costruita intorno alla storia è abbastanza interessante.
Certo, c'è la pecca della poca originalità e del versante horror che non è abbastanza ficcante, ma alla fine dei conti si guarda senza tanti affanni e si porta a termine senza fastidi e con qualche momento valido.
Così così...

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