il postino suona sempre due volte (1981)

La versione di Rafelson del romanzo di James M.Cain esalta l'erotismo dei corpi di due perdenti a loro modo prigionieri. Nel contesto della Grande Depressione una donna insoddisfatta ed un vagabondo senza meta né scopo esprimono la loro ribellione, se vogliamo chiamarla così, nell'esaltazione dei corpi e nel piacere degli amplessi per fuggire nella gabbia in cui sono rinchiusi. La Lange offre quasi sicuramente offre una delle migliori performance della sua carriera e non si fa certo mettere in ombra da un Nicholson, con cui crea un'alchimia memorabile. Ma anche il resto del cast di piccoli/grandi personaggi ad offrire una buona prestazione d'insieme. L'unica cosa che ancora oggi non mi ha mai convinto è quella piccola parentesi "circense" con Angelica Huston, episodio un po' avulso dal resto.