il ragazzo dal kimono d'oro 6 (1993)

Nulla di nuovo, l'unica cosa che cambia è l'ambientazione,la più "esotica" Grecia,per il resto è orrido come tutte le pellicole che l'hanno preceduto.
Per gran parte della sua durata risulta più orientato alla commedia adolescenziale che al film d'arti marziali, ricordandosi solo verso la fine del karate e regalandoci così un ennesimo, orribile, combattimento.
I buchi di sceneggiatura e le assurdità si sprecano,si salva un minimo per una durata non particolarmente impegnativa,degna conclusione di una serie raccapricciante e di incomprensibile successo.

E' talmente brutto che a parole non renderei mai l'idea, davvero.
Trama, recitazione, dialoghi, musiche, tutta roba da lasciar basiti per l'eternita', non mi ci metto neanche.
E i combattimenti? Che Dio ci scampi se non sono orripilanti, forse i peggiori che io abbia mai visto.

Lo premio giusto per nostalgia; in qualche modo sta sagra della spazzatura a suo tempo ebbe un briciolo di successo tra i ragazzini.

Fabrizio De angelis è uno dei pochissim registi italiani specializzati in film d' azione; quello più conosciuto è appunto IL RAGAZZO DAL KIMONO D' ORO che ebbe ben 13 sequel purtroppo tutti decisamente mediocri a causa di un modello registico simile a quello di insipide fiction come i ragazzi della 3°C con qualche fiappa aggiunta di arti marziali. La storia vede il protagonista Ron Williams che organizza una vacanza in Grecia con alcuni amici, qui i ragazzi subiscono una truffa da un giovane del luogo rimanendo senza soldi e senza i biglietti di ritorno. Il gruppo decide quindi di prendere parte ad una gara di motocross dove partecipa anche il ragazzo che gli ha truffati. Questo è un praticante delle arti marziali e vuole sfidare Williams in un combattimento. Compare anche Roman Cardwell, uno dei ragazzi sbandati allenati all' arte della capoeira da Mark Dacascos nel ben superiore SOLO LA FORZA, ma comunque il livello è decisamente scarso. Il film non è proprio inguardabile ma più adatto a un pubblico di ragazzini, inoltre il protagonista non è adatto al ruolo e i combattimenti sono parecchio blandi e assolutamente privi di spettacolarità. Risultato trascurabile, peccato perchè con qualche attore più esperto e una regia meno televisiva nella sua semplicità avrebbe potuto divertire quanto basta

Apoteosi di abominio.