influenze maligne (2019)

Un horror spagnolo che non brilla per originalità,gioca a carte scoperte ed il colpo di scena principale è facilmente intuibile da chiunque abbia un minimo di dimestichezza nel genere.
D'altra parte però bisogna anche ammettere che la confezione è discretamente curata,la regia riesce a creare la giusta atmosfera, l'ambientazione è suggestiva e per una volta non si esagera con gli effetti speciali in computer grafica.
Ha una sua dignità, benché non esalti una visione gli si può concedere.

Bruttissimo film horror made in Spagna con tematica streghe, possessioni ecc..voto forse fin troppo severo ma coerente con la mia esperienza visiva. Girato ed interpretato male; trama che sa troppo di visto rivisto e stravisto e che non decolla mai, quindi noiosissimo; nessuna suspense, nessun brivido, insomma nulla da cui ci si aspetterebbe da un film horror. Una vera perdita di tempo. Da dimenticare.

Era partito molto bene, prima parte da voto 7, poi si perde per strada, seconda parte da 5. La media è 6.
Peccato perché aveva delle buone potenzialità.

Brutto. Un horror spagnolo che sembra americano, praticamente si mettono a copiare la monnezza e la cosa mi rattrista.

La trama non e' originale ma la location e' molto suggestiva. La regia e la recitazione ottima. Mezzo voto in piu per il finale

Una fiaba nera che si sviluppa in maniera graduale, dosando la tensione in egual misura. Francamente questo regista spagnolo tiene abbastanza in considerazione Dario Argento: alcune scelte sulla fotografia, i "sospiri" di quesata strega in coma profondo, la scelta non certo casuale della Placer, quasi ad emulare i ruoli da bambina diabolica di Nicoletta Elmi. Sono particolari, che non passano inosservati. Non un lavoro da buttare via, nemmeno tanto eccelso, anche se bisogna dare atto alla buona costruzione dei personaggi femminili. Quelli maschili sono su un piano più decorativo.

Trattandosi di un horror spagnolo speravo di veder qualcosa di diverso dalle solite cretinate americane fatte con lo stampino, poi sono rimasto un pò perplesso nel leggere che era tratto da un racconto di Ramsey Campbell, scrittore che non amo. Poco da dire: si salva solo l'intensa fotografia ed una regia ben calibrata ma per il resto ci troviamo davanti all'ennesima minestra riscaldata piena di tutti i luoghi comuni del caso. Sceneggiatura lenta, scene prevedibilissime, giusto un paio di jump-scare messi lì giusto per fare da riempitivo; non si vede niente di nuovo nè di coinvolgente, recitazione svogliata, dialoghi al minimo sindacale.Tanti sbadigli.

Non mi è sembrato originalissimo e non mi è sembrato così curato nel suo sviluppo, anzi sembra lacunoso in alcuni punti e poco dettagliato in altri.
La storia ha comunque un suo fascino: la tensione è sempre viva, tanto che ti aspetti sempre possa capitare qualcosa di inquietante da un momento all'altro, il cast se la cava abbastanza bene, la regia appare capace e alcune inquadrature non sono male. Quello che non mi ha convinto del tutto è, appunto, la linearità della storia, secondo me troppo frettolosa in alcuni passaggi e un po' manchevole in altri, specialmente nella seconda metà.
Tutto sommato non dispiace, si potrebbe definire come la risposta spagnola a HEREDITARY, ma forse si poteva fare qualcosa in più.