i sette del texas (1964)

Erede del western classico americano ma anche anticipatore del nascente spaghetti western.
Un viaggio della speranza che pian piano si tramuterà in cruda disperazione, il tutto circondato da un aurea di pessimismo che ci accompagnerà fino ad un finale impietoso nei confronti di tutti i personaggi.
Un plauso alla regia di Marchent che riesce a trarre il meglio da un cast certamente non dei più capaci.
Non si fa mancare nemmeno una certa violenza,discrete le musiche di Ortolani.
Meritevole di una riscoperta,tra i western europei più interessanti e riusciti.

Western dalle forti tinte drammatiche, rese tali da una sceneggiatura avvincente e ben congegnata, efficace nel tratteggiare eventi e personaggi in una girandola di emozioni forti e contrastanti. Più che discreta la resa visiva tra scontri a fuoco, assedi e giochi di vendette, in un viaggio della disperazione che lascia poco spazio alla speranza.
Bene cast e regia.

Un bel Western italo spagnolo .... Un ricco proprietario terriero , con la scorta di alcuni infidi pistoleri , cerca di attraversare il territorio indiano per portare la moglie malata da qualche medico che la possa operare . L' impresa , tra vendette , avidità , gelosie , pellirossa e territori ostili , non sarà per nulla facile ... E' un western di co-produzione italo spagnola , ma non è ancora ufficialmente uno Spaghetti Western , essendo antecedente all' uscita di " Per un pugno di dollari " . E la cosa si vede chiaramente dalla trama classicheggiante , da western all' americana , con pistoleros buoni e cattivi , indiani che attaccano addirittura un forte , conestoga in viaggio e persino una pregnante storia d' amore . E , a dispetto di un cast di nomi poco conosciuti ( ma efficaci ! ) , il regista iberico Joaquin Luis Romero Marchent confeziona una bella pellicola , molto movimentata , divertente ed avvincente , in cui predomina un potente sentimento di malinconico pessimismo . I set che incontriamo lungo il periglioso viaggio dei protagonisti sono quelli tipici ed azzeccati dell' Almeria , variando dalle montagne innevate agli aridi deserti e dai canyon pietrosi alle verdi praterie . Lo score musicale , dignitoso , è addirittura di Riz Ortolani . Il cast , come già detto , non è di nomi pregiati : i più noti sono forse l' aitante Robert Hundar ( il nostro Claudio Undari , il primo vero " italian cowboy " ! ) , lo scanzonato Fernando Sancho ( una volta tanto in un ruolo di simpatico gaglioffo ) e la bella Gloria Milland ( la sarda Maria Fiè ) . Ma , lo ripeto , tutti sono all' altezza e rendono meritevole la visione di questo buon film , che per me può valere anche un bel 7 pieno ...