Un'antica canzone popolare del Cinquecento narra la tragica vicenda della baronessa uccisa per motivi d'onore, per mano del padre di lei, nel castello di Carini, località a pochi chilometri da Palermo. Sicilia 1812: la prima Costituzione liberale sta per mettere fine ai privilegi dei grandi feudatari. Luca Corbara è inviato dal ministro delle finanze a controllare le proprietà fondiarie. In seguito alla ballata udita da un cantastorie, comincia a sospettare che l'attuale feudo di Carini sia costituito da terre usurpate più di due secoli prima all'amante della baronessa uccisa. A ostacolarlo c'è il barone di Carini, Don Mariano d'Agrò, il quale cerca di sbarazzarsi di Luca Corbara accusandolo dell'assassinio del cantastorie Nele Carnazza. A sottrarlo dall'accusa contribuiscono l'intervento della misteriosa setta dei Beati Paoli, che vogliono vendicare i torti commessi dal barone, e l'aiuto di Laura, moglie di Don Mariano.
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