le lacrime di kali' (2004)

Tre episodi costruiti in momenti diversi (la pellicola nasce come molto indipendente e si trova con molto più budget per il terzo episodio dopo aver vinto dei premi ad un festival per i primi due episodi) che hanno per filo comune i membri di una setta che praticano esperimenti estremi su stessi. I tre episodi sono quindi abbastanza scollegati tra loro tranne per l'incipit, accomunati però da prestazioni attoriali ma anche tecniche non proprio esaltanti, al limite dell'amatoriale soprattutto nel primo episodio. Quello che più è positivo è il fascino macabro ed esoterico della storia, ma in fin dei conti non è un prodotto memorabile, anche se si lascia ricordare soprattutto per il truce finale del secondo episodio.

Horror di serie B,solo il secondo episodio non mi ha fatto addormentare.

Ma tu guarda che bella sorpresa questo horrorino tedesco ad episodi.
L'avevo messo in lista perchè vedevo che era considerato un film discreto,e devo ammettere che in effetti non è niente male...
Il tutto si concentra su una setta di asceti,che per raggiungere uno stato spirituale superiore decidono di spingersi oltre l'immaginabile fino a perdere il controllo della situazione e portarsi dietro l'ombra terrificante del loro estremismo.
Ogni episodio ha per protagonista un diverso adepto di tale setta e racconta un'aneddoto accaduto una volta che il loro gruppo si era sciolto.
La pellicola è composta da una cornice e tre episodi; la regia non è male per niente,anche se ogni tanto perde punti a causa di alcune riprese discutibili che sfiorano le sbavature dell'amatoriale(poche volte per fortuna),la fotografia è leggermente televisiva e presenta quel classico alone un pò "trucido" del cinema tedesco(a me non piace particolarmente),ma le storie sono davvero agghiaccianti e il ritmo ed i dialoghi sono notevoli.
Il prologo ha una certa forza,mostrando una scena agghiacciante che mi ha fatto venire la pelle d'oca(e chi l'ha visto sa bene di cosa parlo); un'ottimo incipit,non c'è che dire.
i vari episodi:

1)Il primo è quello che presenta più sbavature alla regia,però fa intuire che il prodotto è davvero interessante,portando ad alimentare ancora di più la curiosità dello spettatore....non male...

2)Il secondo è quello più cattivo e si conclude con una scena degna della mentalità filmica tedesca....azz....sadici eh?

3)Il terzo ed ultimo è invece quello più demoniaco; alcuni elementi mi hanno ricordato "La casa" di Sam Raimi.....

Per concludere lo consiglio a tutti gli amanti dell'horror; si tratta di una chicchetta che fa cascare le braccia per delle imperfezioni tecniche,ma sa anche regalare una buona dose di horror che oggi è quasi dimenticato....io mi sono divertito e qualche brivido me l'ha messo.....

Buon horror tedesco diretto da Andreas Marschall nel 2004.
La trama è molto intrigante e originale oltre che molto inquietante.
Il primo episodio è quello un po più debole piuttosto lento e anche un po noioso,molto migliore invece il secondo dove spunta anche un po di splatter.
Il migliore di tutti resta comunque l'ultimo maledettamente inquietante e ricco di tensione.
Ottima la regia che riesce a costruire ed a mantenere un atmosfera cupa ed opprimente per tutta la durata del film,buoni anche gli attori.
Un buon film meritevole di una visione da parte dell'appassionato di film horror.

A differenza di molti utenti che mi precedono i quali hanno cercato per molto tempo il film e magari visto con i sottotitoli (meglio per loro)...io mi sono imbattuto in questo horror a basso costo e semisconosciuto per puro caso e la trama, oltre che le recensioni per la rete, mi ha subito intrigato!
Dalla base di partenza che riguarda una fantomatica setta presente in India negli anni 80 si diramano tre mediometraggi accomunati appunto dai misteri che avvolgono questa dottrina trascendentale ed alcuni dei suoi adepti.

Nel primo film una giornalista intervista una ragazza, rinchiusa in un ospedale psichiatrico, che apparteneva a questa setta e che è accusata dell'omicidio di uno dei santoni nonché suo amante...è chiaro che le cose non quadrano nelle dinamiche dell'omicidio e la giovane oltretutto porta con se un oscuro segreto!
E' l'episodio meno accattivante e più noioso, attori scarsi e storia piatta oltre che poco originale...si risolleva solo nel finale sanguinoso e straniante, comunque non è da buttare.
Il secondo capitolo è quello più intelligente ed originale e vede un giovane tossico sofferente di crisi di rabbia che si sottopone ad una seduta obbligatoria da un psichiatra che altri non è che un ex adepto della setta...inutile dire che i metodi utilizzati saranno sconvolgenti, ed il finale è quasi insopportabile quanto agghiacciante.
Terza ed ultima sequenza che riguarda una donna che porta con se un atavico e potentissimo demone che gli si è "attaccato" durante uno dei tanti riti...è l'episodio più horror e pieno di tensione/atmosfera con pure qualche momento di paura e mi ha ricordato vagamente "Drag me to Hell"!

Nel complesso un'opera atipica che merita certamente la visione, tuttavia i difetti sono molteplici: dalla fotografia di stampo televisivo, una regia spesso confusa, attori non sempre capaci ecc...
Dalla sua però abbiamo delle ottime musiche, delle storie interessanti ed inquietanti e buona dose di splatter.
Nel film vi sono degli interessanti flashback che riguardano la setta e dei concetti New Age niente male.

Dopo anni e anni di ricerca invano finalmente sono riuscito a reperirlo con i sottotitoli in inglese, e non è stato neanche una faticaccia capirlo.
La storia di fondo è sublime ma non mi aspettavo affatto un film a episodi, sotto quest'aspetto sono rimasto un pochino deluso.
Ad ogni modo il secondo episodio è quello più cattivo.

Film di buone intenzioni, ma di mediocre risultato. fra i tre episodi, il solo che presenti una coerenza narrativa è il secondo. La regia del primo mediometraggio è semplicemente pessima, migliore invece quella dei due successivi.
la sola storia davvero degna d'interesse è la storia cornice, ma questa si riduce a pochissimi minuti, un po' pochi per salvare questa pellicola.
a conti fatti è un film noioso e perdibilissimo.

Che Faticaccia reperirlo ma alla fine ci sono riuscito e devo dire che ne è valsa la pena.
LE LACRIME DI KALI' è un film d'impatto con una certa dose di cattiveria.
Nel complesso vale la pena dargli un'occhiata.

Tre episodi con personaggi che hanno in comune l'aver fatto parte al gruppo Taylor Eriksson...Molte cose non vengono approfondite e l'ultimo episodio è il più scadente secondo me

Un film originale, violento, sanguinoso, pieno di rimandi e citazioni (Hellraiser, Argento, Fulci, ecc.) suddiviso in 3 episodi tra loro in parte scollegati.

Audiovisivamente ottimo, il film presenta pure la buona trovata delle sette induiste per cercare almeno in parte di legittimare le varie scene disturbanti ed efficaci in esso presenti.

Un altro horror teutonico riuscito ed avvincente.

Marschall non sta dirigendo più niente da oltre 7 anni però, peccato.

ma stiamo skerzando?? non siamo al livello di Phone ma non ci manca molto..si vede ke marschall sa usare la macchina, senza dubbio, ma gran parte del film è una bufalata senza senso; tre mediometraggi tenuti insieme da una setta stile krishna di perversi e spiriti ben poco credibili che non riescono nemmeno ad entrare da una porta con 1000 spifferi, x non parlare del guardiano con la palesemente finta tosse e il secondo episodio che inizia con una cicca ke farebbe invidia a buster keaton. a tutto questo aggiungiamo un doppiaggio italiano a dir poco imbarazzante e attori che x il 90% non sanno nemmeno la loro parte. sceneggiatura ridicola.
unici stralci decenti in ascensore nell'episodio uno e sulle scale nel terzo. troppo poco forse anche x meritarsi un 4!

primo avvertimento: non lasciatevi ingannare dal titolo.
i tre racconti non hanno direttamente punti di contatto con la dea delle tenebre indiana. quindi niente indiana jones e il tempio maledetto.
le vicende originano invece dal gruppo taylor-ericsson, una specie di comune occulta/new age che sperimenta nuove tecniche di indagine introspettiva, ma il problema è che indagando in livelli troppo remoti della psiche può capitare di risvegliare entità che sarebbe meglio lasciare sopite...

horror low budget, ma credible e ben diretto. le influenze maggiori di marschall trovo siano da riscontrare principalmente nel j-horror, con tanto di donne sporche e coi capelli sopra la faccia; ma sono evidenti anche i richiami alle pellicole italiane degli anni '80, col sangue rosso shocking che sgorga copioso e spellamenti con lame che vanno parecchio a fondo.
una pellicola originale, e che vista a notte fonda fa una c.azzo di paura (primo e terzo episodio, mentre il secondo a parte gli ultimi minuti mi ha un poco deluso).

Andreas Marschall è innanzi tutto un cinefilo.
In questo "Tears of Kalì" il gioco delle citazioni e dei rimandi arriva a sfiorare picchi "Tarantiniani" ma, crediateci o meno, il regista teutonico riesce infine a mantenere il suo film sui binari di un'identità propria...

La trama è un pretesto per unire tre mediometraggi, ma la qualità ultima del prodotto è a dir poco stupefacente...

Marshall si abbuffa al tavolo dei generi, riempiendosi il piatto con piccole porzioni di qualsiasi derivazione dell'horror ad oggi conosciuta...Un intruglio di sapori che avrebbe potuto tranquillamente essere immangiabile, ma che riesce nel miracolo di dar freschezza a una merce ormai avariata.

Imperdibile.