let her out (2016)

Un discreto body horror, visivamente interessante e con alcune sequenze di discreto impatto,la storia è abbastanza semplice e debitrice a "La Metà Oscura" ma per quanto non particolarmente originale riesce a risultare godibile,grazie ad una buona prova di Alanna LeVierge e ad alcuni effettacci splatter di buona qualità.
Un decisivo passo in avanti rispetto ad "Antisocial", gradevole.

Horror che trae ispirazione dalla "sindrome del gemello scomparso", scene di sangue a gogo anche se un pò confusionarie, belle protagoniste. In definitiva migliore di tanti horror che ho visto ultimamente ma la sceneggiatura poteva essere sfruttata meglio.

SPOILER

La staticità e la ripetitività della prima ora mi ha lasciato parecchia noia e poca voglia di seguire con partecipazione. Meglio nella parte finale dove succede qualcosa di più succoso, anche se non originale nella forma, che quantomeno riesce a catturare la mia attenzione.
Cast e regia nella norma, sceneggiatura che però non mi è sembrata esente da difetti.
Vedibile ma non entusiasmante.

Il mio voto esatto è: così, così, solo se non paghi e mezzo. Non è un brutto film, ma per più di un'ora c'è una fiacca strisciante lenta. Il tutto si risolve negli ultimi 15 minuti, quando ormai lo spettatore ha avuto almeno 7-8 tracolli per il sonno. Secondo me il regista doveva inserire questo film all'interno di un altro, in modo che crescesse al suo interno e ne uscisse poi veramente malato e perverso, non certo questa mezza calzetta per 3/4 di film.

L'idea, benchè non originalissima, mi è piaciuta.
La trama non è esente da carenze varie.
La protagonista non mi è piaciuta molto.
Buona la parte iniziale.
Quasi sufficiente nel complesso.

Let there out mi è sembrato una variante di La metà oscura kinghiana portata su grande schermo da Romero, di cui condivide più uno spunto e qualche elemento comune come il gemello malvagio assorbito nell'utero materno dalla metà buona. Tale conflitto tra due personalità completamente opposte genera ovviamente un crescente disequilibrio mentale della protagonista, la quale quando la sua parte malvagia prende il sopravvento non si fa scrupolo di abbattere gli ostacoli. E' un film che visivamente funziona discretamente, specie per la creazione di un atmosfera malsana e morbosa che prelude al (ri)sorgere di questa personalità oscura rimasta fino all'incidente iniziale nascosta dentro di sè. Tema certo non nuovo, ma dotato di un minimo di fascino visivo.

Variazione interessante sul tema del "s-doppio", film grezzino e con qualche momento evitabile ma che in complesso non mi è affatto dispiaciuto, brava-bella-intensa la protagonista.