maniac cop 2 (1990)

giusto un goccio migliore del precedente grazie ad una regia migliore ed una sceneggiatura che, come avvenne per halloween 2, è di fatto il secondo tempo del film, questo aiuta a chiarire alcuni punti oscuri e vedendo i film di fila si ha almeno un senso di chiusura che aiuta la visione.
ma non spicca in nulla, dimenticabile.

La storia si svolge sonnolente e prevedibile con personaggi che sembrano scritti dalla penna di un analfabeta, però le scene d'azione sono ben godibili, creando nello spettatore una tensione tale che sentirà gelo ai piedi persino in una serata d'agosto. Sconsigliato, ma se siete persone col neurone di bocca buona, non fatevelo scappare!

Un sequel non brutto ma inferiore al primo capitolo. Si perde il già poco presente sottotesto sociale ed aumentano le esagerazioni e le banalità. Comunque tutto sommato si guarda fino alla fine.

Sembrerà strano,ma ho gradito molto di più questo secondo capitolo che il predecessore.
Il primo film,oltre ad avere una fotografia ed una regia da telefilm anni 70,tentava pure di appoggiarsi al successo di altri classici quali "Venerdì 13" e "Halloween"; era una sorta di slasher senza molta sostanza e con una storia carina ma mal sviluppata.
Lo stesso non si può dire del seguito; in questo caso si gioca di più con il personaggio di Matt Cordell; viene rappresentato come una sorta di giustiziere dei "maiali" sbirri che lo incastrarano anni prima; alleato dei teppisti e desideroso di vendetta contro il sistema.
Il concetto era il medesimo anche sul primo capitolo,ma mentre in quel caso puntarono ad una soluzione da film "Slasher" dei poveri,dove la critica era rappresentata solo dalla paura della gente nei confronti della polizia,in questo contesto si associa il personaggio del poliziotto sadico ad una figura vittima della corruzione e dei potenti.....
Questo cambio di stile ha dissociato la pellicola dallo stereotipo horror utilizzato precedentemente e ha dato finalmente un'identità più concreta al personaggio.
Non che abbia guadagnato tanti più punti,ma le situazioni erano più coinvolgenti e fracassone,aiutate anche da un budget leggermente più alto(la fotografia e la regia erano migliorate rispetto a prima...ora dava meno l'idea di vedere un serial TV)...
Anche il finale,seppur scontato come tanti altri film del terrore,risulta più carino rispetto a quello precedente....
Non capisco come molti reputano il primo film migliore di questo.....cinematograficamente parlando non sono della stessa idea...

Come sempre bella l'aria del film thriller horror anni 80, ma qui la trama è piatta pochi risvolti che rianimano una pellicola che a parte qualche idea stravagante e piena di personaggi inutili ( es. Il maniaco assassino di spogliarelliste ) insulsi la cui presenza è essa stessa un orrorre! Si lascia guardare niente più

Maniac Cop 2 non è semplicemente il seguito del primo, praticamente…è il Secondo Tempo!
I primi 5 minuti ripropongono gli ultimi 5 del primo capitolo e la storia comincia immediatamente dal giorno dopo: i due poliziotti protagonisti del primo spiegano l'accaduto al commissario, mentre il Maniac Cop indisturbato riemerge dalle acque e ricomincia la sua strage di poveri inermi.
Abbastanza intelligente l'idea che il poliziotto assassino stavolta si allei con un serial killer di spogliarelliste, un tipo un po' schizzato, che però è abbastanza funzionale alla storia. Mi ha fatto scompisciare, per i suoi sottesi, la scena in cui il killer mostra orgogliosamente il suo coltello dicendo "Hai visto che bestiaccia?", per poi esclamare, quando il Maniac Cop tira fuori il proprio: "beh…anche tu ce l'hai bello grosso!"
Tuttavia questa è l'unica scena che strappa un sorriso, mentre d'altro canto nessuna scena strappa mai uno spavento: non è un film noioso ma si poteva fare di più.
Ho preferito questo secondo capitolo rispetto al primo, perché nel precedente il Maniac Cop era solo un grosso pupazzone senza una personalità delineata che ammazzava innocenti a caso e senza alcun motivo, se non quello di una generica vendetta contro il genere umano intero.
Qui, invece, è un soggetto pensante, che risponde con coerenza al proprio background, che si muove con un obiettivo ragionevole, con emozioni e con un comportamento che risultano maggiormente comprensibili. Ecco perché ritengo sia stato giusto riproporre il flash back riguardo al suo passato e alla sua morte, qui ha un senso mentre nel primo non veniva pienamente sfruttato.
Insomma, chi ha visto il primo ha l'obbligo di vedersi il secondo, senza il quale la storia resterebbe monca.

Stesso schema del primo ma senza il mistero sull'identità del poliziotto sadico. Buona l'idea di "far uscire di scena" i protagonisti del capitolo 1 e dell'alleanza con un serial killer (anche se sfruttata male) ma tutto il resto fa acqua. Tutto troppo scontato e qualche scena sopra le righe (le auto che al minimo contatto esplodono, la scena con la donna ammanetta al volante). Uso furbo del flashback (almeno 5 minuti ripresi dal primo episodio). Inferiore ad un qualsiasi venerdi 13 (di parecchio) e persino alla bambola assassina (non di molto).

Stessi pregi e stessi difetti del primo capitolo, ma con un pizzico di noia in più.
Dopo la scena iniziale con il barbone schizzato nel supermarket (che ho notato essere lo stesso barbone schizzato nel supermarket di "Cobra" con Stallone) potete anche spegnere la tv.
Strafigà come sempre Claudia Christian.

Un seguito riuscito bene solo parzialmente.
Belle le atmosfere notturne ed urbane, ed anche il dinamismo e l'estro con cui Lustig crea l'opera.
Il cast è di buon livello; risalta, come nel precedente capitolo, Z'Dar, nel ruolo della sua vita, ed il duro Davi.
La visione scorre in modo più o meno piacevole; il valore di questo lavoro sarebbe superiore se il ritmo della narrazione fosse un po' più costante, invece si alternano momenti molto interessanti, ad altri in cui si ci annoia, e non poco.
Chi ha amato il capostipite, probabilmente apprezzerà anche questo primo seguito.

Sequel non perfettamente riuscito

Secondo episodio della saga dignitoso alla pari del primo..la prima metà del film l'ho trovata un po' lenta in alcuni frangenti mentre nella seconda si riprende bene e c'è un po' più d'azione..do lo stesso voto del primo capitolo.

Voto:6,5

si sente un pò la nostalgia di questi film, di quegli anni..
cmq, dignitoso ! ! L

voto: 6 1/2

ps: peccato abbiano fatto fuori Bruce..

Seguito stanco e con pochissime idee...sostanzialmente siamo sugli stessi livelli del primo capitolo,ma con un Bruce Campbell in meno,e questo per un prodotto del genere vuol dire tanto...

Secondo capitolo della saga del poliziotto assassino,il primo film usci’ in Italia con il titolo di “Poliziotto sadico”.
Lusting ha fatto di meglio ma in attesa di visionare “Maniac” (a quanto pare il suo prodotto migliore) ci si puo’ tranquillamente sollazzare in questa visione tutt’altro che banale.
Non siamo di fronte ad un capolavoro,ma la pellicola intrattiene grazie ad una trama lineare con qualche buon spunto,ad esempio l’alleanza tra il poliziotto-zombie ed il serial killer di ballerine.
Lo spargimento di sangue è limitato,buoni gli effetti speciali a partire dal make-up del maniaco, l’azione è sempre ben presente e a tratti anche parecchio tamarra,peccato per la presenza del mitico Bruce Campbell che si riduce a poco piu’di un cameo.

Al primo avevo dato 7, questo direi che mi è piaciuto un pelino di +... quindi si merita un 7 e 1/2

Le scene mi sono sembrate + carine rispetto al predecessore, soprattutto il finale tutto "infuocato" ;)