nel piu' alto dei cieli (1977)

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locandina del film NEL PIU' ALTO DEI CIELI

Titolo Originale: NEL PIU' ALTO DEI CIELI

Regia: Silvano Agosti

Interpreti: Livio Barbo, Edy Biagetti, Giorgio Bonora, Gisella Burinato

Durata: -
Nazionalità: Italia 1977
Genere: drammatico
Al cinema nel Settembre 1977

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Trama del film Nel piu' alto dei cieli

Nel recarsi a un'udienza papale in Vaticano quattordici cattolici di ambo i sessi, religiosi e laici, rimangono chiusi in un ascensore in un tragitto all'infinito verso l'alto dei cieli. Finisce in un cannibalico massacro da cui scampa soltanto una suora in preda alle doglie del parto.

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6,33 / 10 (6 voti)

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Voti e commenti su Nel piu' alto dei cieli, 6 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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Compagneros @ 08/04/2023 17:28:37

7 / 10

Pellicola claustrofobica firmata da Silvano Agosti, che dirige l'obiettivo contro la falsa rispettabilità borghese ammantata di apparenti convenzioni religiose. Pellicola sicuramente non eccelsa, ma senza dubbio coraggiosa.

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Evarg Nori @ 22/04/2022 10:41:49

6 / 10

Satira feroce e irriverente della contrapposizione tra cattolicesimo e laicismo con annesse connotazioni politico-sociali(nel gruppo c'è anche un marxista un sindacalista e un critico cinematografico)nonchè classico esempio della regressione bestiale a cui chiunque soccombe in una situazione estrema.Non viene risparmiato nulla:omicidi,pedofilia(da parte di un prete),sesso(che coinvolge anche una ragazza ritardata)scatofagia e cannibalismo.Mai troppo esplicito(probabilmente anche per i tagli subiti all'uscita)e sicuramente memore del "Salò" di Pasolini e del cinema di Ferreri,con un tono stoico-allucinato e un'aurea grottesca bunueliana.Peccato che aldilà della facile provocazione blasfema e di un'idea quantomai audace(dopotutto ci troviamo all'interno del Vaticano)il resto funzioni poco,dai dialoghi banali ai personaggi piatti o insopportabili(la suora vestita di rosa vince il premio in antipatia)a una regia tecnicamente non eccelsa.E la soluzione finale è assolutamente inadeguata.Resta comunque un recupero obbligatorio in quanto esempio perfetto di un periodo perduto e irripetibile del cinema nostrano,dove si era davvero disposti a osare senza limiti.Musiche di Nicola Piovani.Il regista è anche sceneggiatore con Francesco Costa,che interpreta Fausto.

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alex94 @ 02/10/2021 15:00:36

6½ / 10

Personalmente trovo che in questa pellicola il sarcasmo di Agosti abbia come obbiettivo non tanto la religione ma le presunte rispettabilità sociali che in realtà nascondono una bestialità pronta a scatenarsi nel peggiore dei modi.
Certo l'ideologia di cui questa pellicola è intrisa finisce per appesantire la visione ma bisogna anche riconoscere ad Agosti che la trasformazione delle persone intrappolate nell'ascensore è ben resa e che il degrado e la violenza della mezz'ora finale restano ben impressi.
A metà strada tra Bunuel ed il Pasolini di Salò un lavoro imperfetto sotto molti punti di vista (tra cui anche la recitazione) ma non privo di spunti interessanti.

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DankoCardi @ 04/03/2019 12:39:54

6½ / 10

Silvano Agosti non nasconde la propria politicizzazione e si diverte un mondo (magari in maniera anche un pò puerile...soprattutto nei dialoghi) a gettare vetriolo sull'ambiente clericale e monastico. Laici e religiosi costretti in un ambiente chiuso; non ci mettono molto a scatenare i loro bassi istinti animaleschi e in un crescendo surreale si arriverà ad una ancestrale orgia pedo-cannibalistica dove le carni sembrano sciogliersi l'una sull'altra, col merito però di non scadere nello splatter gratuito. Certo, il regista deve qualche ringraziamento a "Salò" di P.P. Pasolini ed il film, soprattutto nel finale, va visto col sorriso sulle labbra.
Curiosità: l'attore scelto per interpretare il Santo Padre è non poco somigliante a Karol Wojtyla, che sarebbe stato eletto Papa solo due anni più tardi.

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The Gaunt @ 12/07/2011 00:10:56

7 / 10

Ammetto che è un film disorientante e non molto facile da digerire. L'ambientazione molto ristretta dell'ascensore (grande finchè si vuole, ma pur sempre un ascensore), non favorisce certo la sua fruibilità, data anche una certa staticità della messa in scena. Non si può fare a meno di evocare L'angelo sterminatore di Bunuel, pellicola con il quale questo film ha più di un debito, ma tutto sommato possiede buone trovate e l'atmosfera diventa realmente malata.
Uno sguardo verso le varie anime di tutto il mondo cattolico posto in una situazione estrema e disperata in cui le convenzioni morali vengono demolite per lasciare il posto all'istinto bestiale che è nell'uomo, ma probabilmente il film vuole dire più di questo.

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floyd80 @ 02/07/2011 14:46:43

5 / 10

Un film a cui non darei un voto.
E' brutto. gli attori sono pessimi, le regia è penosa, le musiche (di Piovani) sono imbarazzanti e la storia...beh lasciamo perdere.
Però....è sadico, malato, controverso e a tratti disgustoso ti rimane dentro per giorni e attanaglia i tuoi pensieri. Ma un regista fino a dove può arrivare?
Se siete dei tipi sensibili lasciate perdere.

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