re per una notte regia di Martin Scorsese USA 1982
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re per una notte (1982)

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locandina del film RE PER UNA NOTTE

Titolo Originale: THE KING OF COMEDY

RegiaMartin Scorsese

InterpretiRobert De Niro, Jerry Lewis, Diahnne Abbott, Sandra Bernhard, Ed Herlihy, Shelley Hack

Durata: h 1.49
NazionalitàUSA 1982
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 1982

•  Altri film di Martin Scorsese

Trama del film Re per una notte

Rupert Pupkin, aspirante divo, passa la sua vita a preparare spettacoli che sogna di poter interpretare, prima o poi, alla televisione. Un giorno riesce a salire sulla macchina del suo idolo, Jerry Langford, chiedendogli di poter partecipare al suo show. Langford, per liberarsene, lo invita a telefonargli in ufficio. Da questo momento, per Rupert, è tutto fatto, e comincia così il suo assedio a Langford...

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Voto Visitatori:   7,85 / 10 (79 voti)7,85Grafico
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Voti e commenti su Re per una notte, 79 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

zerimor  @  05/12/2024 00:57:36
   7½ / 10
Non tra i film di Scorsese che preferisco. Diciamo che il genere di commedia nera non mi fa impazzire in generale, però riconosco a "The king of comedy" l'essere una pellicola che eccelle in ogni sua componente, dalla sceneggiatura alla regia, passando per la fotografia e le interpretazioni dove spicca come al solito quel mostro sacro che risponde al nome di Robert De Niro che in quegli anni non sbagliava un colpo. Perfetto davvero. Cioè voglio dire, prendiamo anche solo il suo monologo/sketch finale... che gli vuoi dire?! Formidabile!
Detto ciò, alla luce di quanto ho appena scritto non posso dare un voto inferiore al 7,5.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/07/2024 22:24:27
   7 / 10
Quella di Scorsese è un analisi amara dello star sytem americano perche alla fine chi vince è il prepotente che vuole a tutti i costi apparire in televisione.

Un grande De Niro stravince la "gara" contro un'altra leggenda di Hollywood come Jerry Lewis che dalla sua ha il fatto di dover interpretare un ruolo serioso, grande novita' per lui.

Una visione piacevole, piu' dramma che commedia secondo me.

newalessiomarta  @  04/09/2020 19:35:37
   8 / 10
I rimandi a Joker neanche si contano per quanti sono. Un De Niro gigantesco e una trama super originale per gli anni 80. Mi ha colpito.

LucaT  @  28/07/2020 13:10:22
   5 / 10
per me un film dalla sufficenza persa
ma che meriterebbe a mio parere e voto di più
se non per un buonismo costante e un comportamento sempre corretto
anche in situazioni -più movimentate-
peccato per il tanto atteso monologo comico
che si riduce a poca cosa
anche se resta migliore
dell intero film di Man on the moon

1 risposta al commento
Ultima risposta 28/07/2020 16.45.30
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antoeboli  @  24/06/2020 12:46:51
   7 / 10
Film molto valido,e riscoperto lo scorso anno dal grande pubblico per via della sua vicinanza alla trama di un altro blockbuster uscito nel 2019: Joker,di cui lo stesso De Niro fa parte come cast.
La trama tra i due film è molto simile,ma qui siamo di fronte ad un affresco americano tipico degli anni 80',dove una persona chiaramente malata di tv,cerca in tutti in modi di diventare un comico di successo,senza però rendersi conti di avere dei seri problemi mentali.
De Niro qui si dimostra un grande perchè regge la baracca per un ora e mezza senza mai spiattellare nessuna dose di sangue,ma con dei dialoghi e monologhi eccezionali,di cui alcuni a stessa detta di scorsese,inventati di sana pianta.
Nel cast figurano anche cantanti e presentatori popolari negli stati uniti,e anche il grande jerry Lewis,anche se molto sulla via del tramonto.

Filman  @  26/10/2019 11:26:45
   10 / 10
Persone rotte. Queste sono solitamente i personaggi che Martin Scorsese anima all'interno dei suoi mondi grigi e amari, anche quando è la risata a dominare nelle loro menti. In questa versione del mondo, la versione di THE KING OF COMEDY, lo spettacolo, lo show e la televisione vengono venduti fino a far credere alla realizzazione dei propri sogni, in sofferente attesa del proprio paradiso, che arriva solo se hai fede e chissà se è vero lo stesso. All'interno della New Hollywood, una corrente cinematografica fatta di arte puramente rivoluzionaria, questo capolavoro riesce a divincolarsi ulteriormente, esercitandosi sulla commedia per creare qualcosa di strano, non catalogabile, che non si ferma alla critica sociale alla differenza di classe ma riflette anche sull'effetto che i media hanno sulla percezione della distanza che esiste tra le stesse classi. Difficile cercare di racchiudere questo film con una concettualizzazione pura e semplice poiché diventa difficile parlare di tutte le sensazioni che le scelte di regia raccontano, ma questo è il sintomo dei più grandi film della storia.

jek93  @  08/10/2019 09:49:54
   8 / 10
Scorsese non sbaglia praticamente mai.

VincVega  @  04/05/2019 09:35:18
   7½ / 10
Ottima commedia amara di Scorsese sul rapporto dell'uomo comune col successo nel mondo dello showbiz. A dir la verità il protagonista Rupert ha proprio un'ossessione per quel mondo, mondo rappresentato da Jerry, interpretato da un Jerry Lewis, praticamente nel ruolo di se stesso, alle prese con l'ossessione della gente nei suoi confronti. Ed è proprio questo uno dei maggiori punti di forza del film, ovvero l'ossessione rappresentato dai punti di vista opposti. I migliori momenti sono senza dubbio quelli per le strade affollate di New York e i siparietti tra De Niro e Lewis.
Peccato per l'immeritato insuccesso al botteghino, ma il buon Martin si rifarà poco tempo dopo col capolavoro "Fuori Orario".

kafka62  @  09/05/2018 15:00:56
   7½ / 10
"Meglio essere re per una notte che buffoni per tutta la vita", la frase con cui Rupert Pupkin si congeda dal pubblico del Jerry Langford Show, può essere adottata come lo slogan che meglio sintetizza lo spirito dell'odierna società dei mezzi di comunicazione di massa, in cui la fama non viene più sentita soltanto come un'opportunità eventuale da cogliere al momento propizio, ma come un inalienabile diritto dell'individuo da rivendicare ad ogni costo. Pupkin, il bizzarro (ma non assurdo) protagonista di questo piccolo film di Scorsese, porta alle estreme conseguenze tale asserzione e, pur di apparire come ospite d'onore nello spettacolo televisivo di successo, non esita a rapire e a minacciare di morte il popolare conduttore della trasmissione. Il lieto fine, come di prammatica, non manca, ma l'itinerario esistenziale che, in tanti altri film del genere, biografici o di fantasia, conduce i personaggi al successo, appare qui rovesciato: non sono infatti la fede paziente nel proprio lavoro, la perseveranza o la fortuna a sollevare Pupkin dalla mediocrità in cui si dibatte, bensì, molto più prosaicamente, la sua stolida megalomania e la sua arrogante testardaggine. Scorsese e lo sceneggiatore Zimmerman sono più cinici che mai: lungi dal mostrare di credere, con falsa e ipocrita ingenuità, che il successo e la celebrità sono sempre un meritato premio alla virtù, essi svelano non solo che la formula "compaio in televisione, quindi esisto" è immorale e perversa, ma anche che essa è, allo stato attuale delle cose, remunerativa e appagante. Anche se da una prospettiva molto particolare, quella dell'apologo che sconfina nel grottesco, "Re per una notte" impartisce una vera e propria lezione etica, che raggiunge il suo obiettivo in tanto in quanto rifiuta ogni didascalismo, ogni tentazione moraleggiante, ogni seriosità intellettuale.
Quello di Scorsese è un film leggero, scorrevole, paradossale, e in alcuni momenti addirittura farsesco (negli uffici di Jerry Langford le guardie del servizio di sicurezza inseguono Pupkin come in una vecchia comica degli anni '10, l'idea di Pupkin di far leggere a Langford le proprie richieste su dei cartelli girati in successione si rivela ridicola perché i fogli sono o capovolti o sistemati nell'ordine sbagliato oppure cadono inopportunamente per terra, e così via). Lo stile è in apparenza scialbo e impersonale, ma la mia convinzione è che ciò sia stato voluto di proposito da Scorsese per dare un'impronta marcatamente televisiva alle immagini, in accordo con la natura dell'intreccio. Così le luci sono artificiali, eccessive e annullano qualsiasi contrasto, i colori sono netti e appariscenti, le scenografie funzionali e post-moderne; in questo contesto di matrice televisiva si può inquadrare persino la tendenza a interrompere sul più bello l'azione (il fermo immagine iniziale su cui scorrono i titoli di testa) per poi farla proseguire qualche secondo dopo. "Re per una notte", quindi, non solo non è un filmetto di poche pretese, come può sembrare a prima vista, ma, riflessioni sociologiche a parte (le quali forse, per essere davvero memorabili, dovevano essere più convenientemente sviluppate su una durata più breve, magari un semplice episodio), rivela una coerenza stilistica insospettata, mantiene una struttura narrativa per nulla classica e riserva infine ai cinefili più sensibili diversi sussulti d'autore (come le frequenti commistioni tra realtà e fantasia, con la onnipresente e petulante voce della mamma – sempre fuori campo – che interviene a infrangere intempestivamente i sogni ad occhi aperti di Pupkin).
Benché spesso magnificare la recitazione di un film significa per molti versi palesare involontariamente l'assenza nel film stesso di altri motivi di interesse più specificamente cinematografici, non si può negare che "Re per una notte" – film d'autore, come si è appena visto, anche se non tra i migliori di Scorsese – si regge soprattutto sulla prova di due grandi attori: Jerry Lewis e Robert De Niro, entrambi calati in un ruolo del tutto diverso da quello che li aveva resi famosi nell'immaginario collettivo. Il primo, abbandonati i panni logorroici e buffoneschi dell'indimenticabile Picchiatello, mostra a sorpresa il suo lato tragico, la solitudine del grande artista, la dignità solenne, muta e quasi rassegnata di fronte all'insolente invadenza di un pubblico fagocitante e possessivo (sintetizzato a meraviglia dal personaggio nevrotico e maniacale di Sandra Bernhard). Egli rappresenta in fondo l'altra faccia della medaglia, quella più dolente e umana, del luccicante mondo dello star system, al punto che questo semidio idolatrato dalle folle merita forse maggiori simpatie del giovane rivale che, cavalcando il sogno tipicamente americano dell'uomo che si è fatto dal niente, vuole spodestarlo. Quello di De Niro è dal canto suo un personaggio di un'ambiguità insuperabile: amabilmente insopportabile, genialmente cialtrone, ossequiosamente invadente, suadentemente arrogante, ingenuamente scaltro, il Rupert Pupkin di "Re per una notte" ha tali e tante sfaccettature da esaltare appieno le doti istrioniche dell'attore newyorkese, che ben altri ruoli aveva finora rivestito nei film di Scorsese e che appare trasformato persino fisicamente (con quei baffetti che gli danno un'aria così squallida e insignificante).

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  02/01/2018 01:43:57
   7½ / 10
Commedia simpatica e amara, anche se non è una delle vette della cinematografia di Scorsese è senz'altro un buon film, peccato che alla sua uscita ebbe un immeritato insuccesso. Ottima interpretazione di De Niro.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  11/11/2017 12:32:20
   7 / 10
Minore di Scorsese, più a proprio agio col dramma che con la commedia, a mio parere. Strepitoso De Niro, comunque.

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Ultima risposta 12/11/2017 13.29.14
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ferzbox  @  01/06/2017 19:28:58
   8 / 10
Bellissima commedia di Martin Scorsese con un Robert De Niro a dir poco strepitoso e fantastico.
Come spalla abbiamo un Jerry Lewis che interpreta un personaggio speculare a stesso funzionale a rendere divertente e amara una storia assurda quanto stranamente verosimile; d'altronde quanti cabarettisti hanno avuto successo per alzate di testa o azzardi al limite della legge.
Molto sobrio ma ben diretto questo "Re per una notte" è un film che mi ha sinceramente divertito; probabilmente non è il capolavoro assoluto del grande Martin, ma Scorsese sa lasciare il segno su qualunque genere...e questa pellicola ne è la prova lampante...
Consigliato....sopratutto per il finale che ho reputato azzeccattissimo per quanto leggermente prevedibile...

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Ultima risposta 02/06/2017 01.41.27
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Spera  @  23/02/2017 14:24:47
   8½ / 10
Ogni volta che lo rivedo penso la stessa cosa:
delizioso, mi mette sempre un buon umore addosso...che dopo Buttgereit ci sta.

Regia già a grandi livelli per Scorsese che dirige un De Niro in formissima.

Una commedia imperdibile e ancora attuale che fa rimanere con il sorriso sulle labbra per tutta la sua durata.
De Niro con la sua bravura riesce, tra una risata e l'altra, a mettere quasi a disagio tanto è invadente la sua volontà di diventare un grande artista comico.

Davvero consigliato a tutti, anche a chi non ama le commedie.
Uno dei miei preferiti di Scorsese insieme a "Quei bravi ragazzi" e "Mean Streets".
Grandissimo cinema.

topsecret  @  27/10/2016 18:45:12
   7 / 10
Satira di spettacolo messa in scena da Scorsese con l'aiuto di un brillante De Niro e di un serioso Lewis.
Commedia molto gradevole, sorretta da dialoghi ben scritti e dalle performance dei protagonisti che impreziosiscono uno script interessante e di buona fattura.
Un film forse sottovalutato, visto l'inspiegabile insuccesso al cinema, meritevole invece di visione e di un voto positivo.

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Ultima risposta 28/10/2016 15.33.01
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Thorondir  @  14/06/2016 13:42:10
   8 / 10
Scorsese con Re per una notte crea uno dei suoi film più particolari, pur nella semplicità della storia: un comico che vuole a tutti i costi arrivare al successo. Nel personaggio di Rupert Pupkin c'è la disillusione del Travis di Taxi driver e l'insoddisfazione e l'alienazione che tornerà poi con il protagonista di Fuori orario: era il momento più difficile per Scorsese tra droga e gli insuccessi al botteghino del capolavoro Toro scatenato e proprio di questo, con in più le riprese per L'ultima tentazione di Cristo che slittavano per vari problemi. Re per una notte è un po' un riflesso del cinema di Scorsese in quel periodo: una commedia nera, che a tratti è vero e proprio thriller psicologico (che non so perchè ma mi ha vagamente ricordato qualcosa di La donna che visse due volte di Hitchcock, così per atmosfera) e che mette in scena personaggi insoddisfatti, soli, persi, i classici sconfitti degli eighties americani, la riprova che l'era reaganiana era narrazione e non realtà.

Goldust  @  06/06/2016 15:51:52
   6½ / 10
I continui salti tra realtà e finzione della prima parte ne appesantiscono l'avvio ( e ci metto anche gli squallidi tentativi di Pupkin di fare breccia nel cuore della sua bella barista ), poi questa commedia corrosiva dai tratti grotteschi sulla sete di successo si sviluppa in tutto il suo potenziale, guidata dall'istrionismo di De Niro e dalla esuberante vitalità della Bernhard. Un minore di Scorsese comunque godibile.

gantz88  @  21/02/2016 16:28:08
   8 / 10
bellissimo,fa riflettere e a tratti ridere....non mi aspettavo fosse cosi bello...uno dei migliori di scorsese

GianniArshavin  @  10/11/2015 00:10:46
   8 / 10
Insieme a Fuori orario , Re per una notte è la perla nascosta della filmografia di Scorsese , che con questa commedia drammatica affronta,in modo molto diverso,tematiche care al suo cinema già viste ad esempio in Taxi driver.

La storia verte su un giovane aspirante comico che cerca in tutti i modi di ottenere una piccola parte nello show più in voga del momento per provare a dimostrare il suo valore come comico. Il sistema ovviamente non accetterà di concedere una chance al povero signor nessuno di turno e questo innescherà una serie di conseguenze poco piacevoli.

Il regista italo-americano in quel periodo stava esplorando nuovi generi cinematografici e con Re per una notte è il turno della commedia nera;questa graffiante satira sul mondo dello spettacolo e sui mezzi di comunicazione colpisce forte , grazie ad una storia ottimamente costruita , ad un De Niro che caratterizza al meglio un personaggio che resta impresso e ad un finale potente che chiude il cerchio perfettamente.
Dopo Taxi driver (76) Scorsese ripropone in modo differente il tema del disadattato emarginato dalla società che diviene prima mostro da isolare e poi mostro da copertina. Anche in questo caso la critica ad una società che fagocita tutto e tutti funziona a dovere e forse per questo motivo all'uscita il film ottenne scarso successo.

Oltre agli argomenti in Re per una notte spicca il cast , senza dimenticare un ritmo sempre sostenuto,dei dialoghi ficcanti e un paio di scene da ricordare.
Merita un plauso la fotografia, quella notturna in particolare ,che nei lavori di Scorsese riesce sempre a tratteggiare al meglio la vita metropolitana.

Una pellicola da recuperare quindi, completa in ogni aspetto , l'ennesima conferma della maestria di quest'autore.

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Ultima risposta 09/02/2016 20.55.59
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ZanoDenis  @  11/04/2015 16:06:43
   8 / 10
Grande commedia, ma che tende molto di piú al dramma. Qui scorsese riflette molto bene sulla celebrità e sui metodi per raggiungerla, De Niro qui é in formissima e sforna una buona interpretazione, il film regge su una vicenda abbastanza particolare, a me ha appassionato molto, stupendo il finale, piú veritiero che mai. Per me é un ottimo film

william sczrbia  @  05/03/2015 10:46:53
   8½ / 10
martin fortissimo

Dick  @  23/01/2015 00:14:32
   8 / 10
Divertente e riflessiva commedia nera con dei gigioneschi De Niro e Bernhard ed un Lewis insolitamente misurato. Vedendo la fine, purtroppo ha un po anticipato i tempi! Sic!
Purtroppo all' epoca venne snobbato in sala.

DogDayAfternoon  @  25/05/2014 20:51:21
   6½ / 10
Tema piuttosto originale, i maggiori pregi di questo film sono la regia di Scorsese con i suoi inconfondibili movimenti di macchina e la bravura di De Niro all'apice della carriera. Stenta però a decollare, l'ho trovato per buona parte piuttosto piatto e poco coinvolgente, fortunatamente verso la fine il registro cambia di tono. Non so quanto appropriata sia l'etichetta di commedia in quanto non è un film che fa ridere, è un po' nel limbo tra vari generi.

La battuta "meglio re per una notte che buffone per sempre" è eccezionale.

Fratuck89  @  05/02/2014 23:15:41
   7½ / 10
carino, simpatico, un pò pesante in alcune parti prolisse, tutto incentrato sull'isistenza del personaggio, ironico ma sempre sulla stessa linea

clint 85  @  16/01/2014 03:10:11
   7½ / 10
Un gran bel film con un magnifico De Niro alienato ed instabile come nell'antecedente Taxi Driver dello stesso Scorsese.

Ci andrei cauto a definirla commedia divertente..

7219415  @  24/10/2013 00:45:59
   6½ / 10
Mi aspettavo molto di meglio!

DeathAngel90  @  24/12/2012 01:57:23
   7½ / 10
commedia spensierata e simpatica. Un bel misto tra ambizione, egocentrismo, caparbietà, sicurezza in se stessi a volte troppo marcata anche quando le basi non sono realmente solide. Un misto tra ironia e criticità. Tutto questo marcato dalla bravura di lewis e de niro che caratterizzano al meglio i loro personaggi. Pupkin, tipico inetto, mostra come le ambizioni possono portare ad ottenere molto, anche se con mezzi poco leali, e allo stesso tempo mostra che l'avere troppa fiducia in se stessi porta al ridicolizzare se stessi. Film carino e consigliato!

outsider  @  03/12/2012 21:35:46
   9 / 10
beh, cosa si puo' dire di un film del genere; in un certo senso si rimane senza parole, non c'e' nulla da dire, si parla di due colossi, ovviamente de niro in secundis.

la trama, la storia, le scene, i co protagonisti, tutto al top. Jerry Lewis fenomenale, ma questo si poteva sapere ex ante. Anche onirico, profondo, caratteristico e caricaturale (pupkin ha il modo di fare degli italiani che in america, venuti dal nulla e dall'ignoranza, volevano fare fortuna...lo si nota nel suo insistente richiamare chi si allontana dopo averlo salutato, la cosa accade maggiormente all'inizio, con lewis, ma persiste), il film si snoda attraverso sorprese ed idee forti, come forte e' l'intelaiatura, la storia raccontata.
curatissimi i costumi. al vistoso abito iniziale ne sussegue uno sgangherato, la camicia hawayana fuori dai pantaloni e gli occhiLi da sole, quando de niro mette in atto il piano per disperazione.

( questa mis ci ricorda al pacino in una delle scene iniziali in scarface, al principio squattrinato sgherro di un boss, emigrante che si spaccia per profugo cubano)

insomma, siamo al top. peccato per l'audio del dvd. io ho comprato il dischetto in offerta all'iper a 1.99. meravigliosa occasione, ma l'audio e' pessimo. devi alzare il vol e poi quando de niro, vox by ferruccio amendola, grida, devi abbassare.

studiate pargoli, questa e' scuola! premiato dal BaFFo. promosso da outsider. bello, decisamente bello.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  21/10/2012 16:48:35
   9 / 10
Una coppia esplosiva 2 interpretazioni grandiose
Il film e bellissimo non lo avevo mai visto strepitoso.

Crazymo  @  01/09/2012 01:51:57
   8 / 10
Una commedia leggera che fra le righe cela una critica (molto avanti per l'epoca) al le manie di protagonismo dell'uomo medio, al divismo mediatico, cosa molto diffusa al giorno d'oggi. Scorsese gira con maestria (come al solito) questo film, prendendo come protagonista ancora una volta uno schizzatissimo Robert De Niro, veramente da oscar anche in questa interpretazione, sopra le righe, di un'ennesimo uomo ai margini (e forse vittima?) della società, il quale dietro al suo sorriso indelebile cela un'infinità di tristezza e realtà sui giorni nostri. Una commedia spassosa e che fa riflettere, come non se ne vedono più. Un gran film da recuperare e da rivalutare.

BlueBlaster  @  03/08/2012 16:21:13
   8 / 10
Bellissima commedia....a parte che abbiamo degli attori straordinari...la sceneggiatura è davvero ottima..De Niro davvero schizzato sarà RE per una notte..dovete vederlo

Lory_noir  @  29/06/2012 11:58:03
   6 / 10
Sinceramente non mi ha per niente coinvolto. Ho riso poco e solo per la bravura degli attori.

Weltanschauung  @  23/05/2012 14:25:38
   8½ / 10
Re Per Una Notte è una delle migliori pellicole di Martin Scorsese, nonostante sia uno dei film meno considerati nella filmografia dell'italoamericano.
Nel 1983, il regista anticipava sul grande schermo la smania del divismo mediatico che al giorno d'oggi è divenuta oramai normalissima routine.

La trama vede un aspirante commediante, il grottesco Rupert Pupkin(Robert DeNiro), che spende il suo tempo nel mettere in scena spettacoli comici davanti ad un pubblico di cartone. Ossessionato dal celebre attore televisivo Jerry Langford (un abilissimo J.Lewis), comincia a pedinarlo nel tentativo di illustrargli i suoi progetti, dando il via alle più sfrenate fantasie su una improbabile carriera da showman.
Il duro scontro con la realtà dei fatti costringerà però Rupert a prendere drastici provvedimenti...

Il Pupkin scorsesiano non è altro che un Travis Bickle che liberatosi dalla noia esistenziale metropolitana, focalizza la sua paura del "non essere nessuno" sulla possibilità di apparire in tv.
Per emergere dalla mediocrità e dall'anonimato cittadino, egli tenta di essere qualcuno, di essere riconosciuto, di farsi approvare, solamente che questa volta, invece di "ripulire la città" con violenza, tenta di apparire in uno show televisivo.

Straordinario il lavoro di tratteggiamento della psicologia instabile e complessa di Pupkin, e strepitoso per l'ennesima volta Robert De Niro che si immerge stanislavskijanamente nel personaggio fornendo probabilmente la sua migliore interpretazione della carriera.
Il suo percorso delirante viene ripreso in maniera lenta e graduale, senza mai alzare i toni della vicenda, ed in un' evoluzione narrativa sempre più assurda, viene mostrata la lucida determinazione del protagonista verso il suo obiettivo finale.

Lo stile si concilia perfettamente con i contenuti, la messa in scena generale ed i movimenti di macchina risultano del tutto funzionali alla drammatizzazione. L'impersonalità della regia trasmette costantemente una sensazione di agorafobia.
La maniera in cui vengono gestite le scene più imbarazzanti di negligenza di Pupkin, sono difatti il magistrale frutto di una una macchina da presa mai invadente, che non prende il sopravvento su storia e recitazione, mantenendo così in armonia l'intero film.
Singolari le riprese delle immagini televisive dello show di Langford, sempre statiche e senza profondità, è dunque lo stesso video che si fa portatore di contenuti degenti e massificanti.
Lo humour presente è lontanissimo dalle classiche commedie americane, anche se si percepisce il profumo di Blake Edwards alle fondamenta della struttura.

Re Per Una Notte naviga per tutta la sua durata tra realtà e sogno, specie nella prima parte, dove questa opposizione diviene una caratteristica principale anche grazie all'ottimo lavoro in sceneggiatura di Paul Zimmerman con i suoi ambienti sempre molto curati ed in bilico tra il reale e il televisivo.

L'esattezza dell'analisi di Scorsese sul potere, sul ruolo sociale della celebrità, sulla tv come veicolo primario di valori ingannevoli e subdoli, sulla ricerca esasperata del divismo e sulla incessante ricerca di considerazione, oggi probabilmente appare abbastanza ordinaria e gia iperanalizzata, tuttavia nel 1983 questo aspetto era ancora poco esplorato nella settima arte.
Ma al di là di queste tematiche, ed al di là delle riflessioni sul bizzarro mondo dello spettacolo, Re Per Una Notte è semplicemente l'ennesimo concentrato di talento attoriale e registico della coppia Scorsese-De Niro che ancora una volta riesce a creare un' alchimia cinematografica davvero magica.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  14/05/2012 22:55:36
   8 / 10
Una commedia agre, che avrebbe dovuto far riflettere. E' attualissima, nonostante i suoi 30 anni!!
La parabola di Pupkin quanti "divi" di cartone odierni ricorda? E quanto di vero c'è nella fama morbosa creata dai media intorno a un personaggio che commette un crimine?
Complimenti allo sceneggiatore che aveva saputo veder lontano.

kako  @  03/05/2012 22:14:38
   7½ / 10
commedia grottesca e amara ben riuscita, originale e intelligente. Viene sviluppato bene il tema dei media e della ricerca ossessiva del successo. Peccato che non sia un film molto considerato perché merita decisamente di essere visto, una storia interessante che si sviluppa ottimamente tra momenti divertenti, altri più malinconici, altri riflessivi, il tutto sorretto da un'ottima interpretazione di De Niro

rinuzeronte  @  28/01/2012 15:58:57
   10 / 10
Non so quello che dico.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/02/2012 18.21.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  14/11/2011 10:20:32
   7 / 10
Intelligente film di Scorsese, dai tratti molto televisivi, sul mondo dello spettacolo e le speranze che crea in molti di noi. La figura di De Niro è frizzante, anche se non molto realistica per alcuni versi. Scorsese mi ha dato come la sensazione di non sapere se e fino a quando parteggiare per il protagonista e il finale mi è sembrato una hollywoodata. Grande Jerry Lewis in un ruolo serio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  05/10/2011 11:50:02
   7 / 10
Non è visivamente un film epocale (e forse questo ha contribuito a non farlo passare alla storia), ma è sicuramente uno Scorsese più libero che altrove dai vincoli hollywoodiani.

Quasi un'allegoria della lotta di classe.
Quella di Roberto Pupkin è infatti una personale (e disperata) presa del potere.
Ai tempi della civiltà dei mass media, e dell'individualismo sfrenato.

Resta però l'impressione che non vi sia stato l'interesse a innescare veramente il potenziale eversivo del soggetto; non era probabilmente nelle intenzioni di Scorsese.

PignaSystem  @  18/07/2011 23:24:48
   7 / 10
La voglia di sfondare,di emergere dalla massa e diventare un vip,un divo:ne è pieno il mondo di gente cosi',che magari senza talento effettivo sogna di diventare Qualcuno.Rupert Pupkin,strampalato e un po'ossessivo giovane che vive in un mondo un po'suo,convinto di essere amico,oltre che fan di un famoso comico televisivo,attua il progetto di rapire il suo idolo.Scorsese racconta una storia americana,vent'anni fa,che oggi potrebbe svolgersi a casa nostra,vista la voglia di farsi notare,anche per cinque minuti,in televisione.Girato con uno stile un po'impersonale,quasi con tecnica da telefilm,"Re per una notte" è una riflessione amara sulla grande bugia dell'apparire,ben servita da un DeNiro con riflessi paranoici,e da un Jerry Lewis intenso,sottilmente cinico,invecchiato e paradossalmente veritiero nel rendere il suo personaggio.Commedia piu'giocata su sorrisi senza allegria vera che intrattenimento brillante,"The king of comedy" è un capitolo a sé nella carriera del cineasta di "Quei Bravi Ragazzi".

guidox  @  04/06/2011 18:45:31
   8 / 10
la coppia Scorsese-De Niro colpisce ancora, aiutata da un Jerry Lewis molto convincente nel suo ruolo.
commedia dai risvolti grotteschi, colpisce per un Rupert Pupkin alienato, interpretato dal grande Bob in maniera formidabile, con il culmine nella sua esibizione finale.
da non sottovalutare il tema della fama televisiva, dell'apparire, della brama di successo sullo schermo, che anticipa di 30 anni un fenomeno ancora in atto, oltretutto degenerato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  22/02/2011 18:24:42
   8 / 10
Sicuramente uno dei meno conosciuti di Scorsese, ma non per questo uno dei meno belli, anzi. Una commedia intelligente e molto divertente su un'autentico signor nessuno (ormai le parole si sprecano per l'immenso De Niro) che non chiede altro che una possibilità per dimostrare al mondo le proprie capacità. Il mondo ovviamente non va incontro a nessuno, e per farsi ascoltare, a volte ci si ritrova a fare cose che normalmente non si farebbero...
Regia favolosa, sceneggiatura brillante, montaggio spettacolare, interpretazioni stratosferiche, e un'indimenticabile epilogo-performance che chiude magnificamente il cerchio. Poco altro da dire... uno sguardo nero sul mondo dello show-business e un'attenta, esilarante, malinconica analisi sull'individuo non realizzato, da non perdere assolutamente.
Insieme all'altrettanto ottimo "Fuori Orario", rimane tra i più sottovalutati del regista. Recuperatelo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  08/01/2011 16:57:43
   8 / 10
A mio parere, in assoluto tra i migliori della coppia Scorsese-De Niro e, seppure in un clima diversissimo (qui molto più disteso), quello più vicino a "Taxi driver": per quel senso di alienazione, per quel bisogno dell'individuo non più mentalmente stabile di emergere dallo squallore o dall'anonimato della metropoli, di essere qualcuno, di fare qualcosa, di essere riconosciuto, di farsi approvare, dedicandosi a tale scopo tanto da rinunciare alla propria vita - ripulire la città o apparire in uno show televisivo - fino alla riabilitazione paradossale da parte di quella società che lo emarginava. In "Re per una notte", diventa una bizzarra riflessione sul mondo dello spettacolo.

Mi è piaciuta la miscela tra realtà e sogno, specie nella prima parte, talmente ben calibrata che i termini di questa opposizione arrivano a confondersi senza che l'uno sovrasti o impedisca l'altro.
Mi sono piaciute le attese alla reception - quel buffo individuo inserito in quell'ambiente formale - e altre situazioni assurde e divertenti.
Mi sono piaciuti i personaggi - quella specie di bertuccia psicopatica e un De Niro straordinario in un ruolo per lui inconsueto - la scenografia e gli ambienti, tra il reale e il televisivo.
Mi è piaciuto il modo in cui è tratteggiata la psicologia traballante e complessa di Pupkin, vivace e deprimente - l'oppressiva madre invisibile, i sogni di lui, il suo vivere come dentro a uno show.
Infine, l'idea di non fare recitare al protagonista una sola battuta, se non in una bella sequenza in cui il suo monologo viene coperto dalle risate e dal brusio di una platea disegnata.
Per assistere alla sua esibizione, insomma, tocca aspettare anche a noi che la trasmettano in tv.

david briar  @  01/11/2010 10:01:37
   7 / 10
"Meglio re per una notte , che buffone per sempre".

Cocente insuccesso al botteghino , questo flop è un'ottima commedia , leggera , coinvolgente e brillante .
Il film ha un buon sviluppo molto intrigante , che il protagonista(un grande De Niro) infarcisce con le sue visioni oniriche e abbastanza improbabili nella realtà .
La sceneggiatura è discreta , anche se presenta qualche manchevolezza , sicuramente non è un granchè , è il punto debole .
Il protagonista e il suo cosidetto antagonista(un sorprendente Jerry Lewis) sono caratterizzati al meglio , come quasi tutti i personaggi portati sul grande schermo dal regista , e danno un anima alla pellicola , anima che non avrebbe se non fosse stato anche per le straordinarie interpretazioni .
La regia di Scorsese è come al solito perfetta , ogni inquadratura ti rapisce , la mia stima per il grande Martin non fa che aumentare ad ogni suo prodotto che mi capita di visionare .
"Re per una notte" raggiunge il suo apice massimo nel ironico , graffiante e divertente finale , quasi grottesco , veramente efficace nel prendere in giro il lussuoso mondo dello spettacolo , dove i protagonisti praticamente perdono la loro personalità .
E' grazie allo stupendo finale che riesco ad arrivare a mettergli 7 : raramente ne ho visto uno così riuscito .
Consigliato ai fan del regista .

Clint Eastwood  @  20/10/2010 22:00:38
   8 / 10
Cosa si potrebbe dire al riguardo ? Un Taxi Driver in agrodolce.

7.5/8

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  27/09/2010 15:01:55
   9 / 10
Pazzia e feticismo nel mondo dei sogni, della fantasia, nel mondo del business televisivo. Lo star system innalza i propri dei e forgia i loro adoratori, che vivono nell'ombra delle immense figure che ogni sera entrano nelle loro case dalla televisione. Ma qualcuno di loro non si limita ad adorare, alcuni ancora sognano, e Rupert Pupkin, che per buona parte del film sogna ad occhi aperti, decide di provarci, di crederci, di mostrare anche agli altri quanto siano splendide le sue trovate, la sua fantasia, di renderla reale.
Grottesco e triste, con un finale sublime in un gioco di doppie percezioni

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, teatrale nella sua scarnezza di personaggi e di luoghi, tra tutti la reception, limbo dantesco, e l'innamorata pazza, o pazza innamorata, è un piccolo grande capolavoro del grande regista.

pipizanzibar  @  17/09/2010 02:08:13
   7½ / 10
non voglio rovinare la media di questo film molto lento, ma tutto sommato originale e piacevole. Il finale ti lascia con il sorriso sulle labbra. Ottimo Robert De Niro, vera anima di un film tutto sommato monotono.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  10/09/2010 23:16:13
   7 / 10
Non sono d'accordo nel classificare Re per una Notte come commedia. In realtà si tratta di un film amaro, a tratti grottesco e tragico.
Un tentativo disperato di scalata verso il successo di Rupert Pupkin interpretato da un De Niro immenso.
Interessante il ruolo di Lewis in un film che, a mio avviso, non raggiunge le vette della filmografia di Scorsese, ma si attesta comunque su buonissimi livelli.

camifilm  @  08/07/2010 22:48:04
   6 / 10
c'è di mezzo il racconto della ricerca dello essere famoso, con il solo scopo di essere qualcuno, anche senza una fondamenta forte e costruita di una particolare e precisa dote, solo divismo.

Una commedia nera, non si ride molto, anzi quasi per nulla. Non era, credo, questo lo scopo di questa commedia. Lo scopo credo stia nello far riflettere una popolazione sempre più catturata dal personaggio famoso che appare in TV anche se nulla ha da dire di particolare, ma è famoso perchè girano intorno a lui persone che lo rendono famoso.

Il film in particolare non risulta essere molto attraente, è spesso lento e lineare, senza picchi particolari di interesse, nessun colpo di scena.
Si può vedere, ma solo analizzandolo in quello che esso voleva rappresentare si può trovare un voto molto positivo, altrimenti risulta un film stanco.

pinhead88  @  05/06/2010 19:22:36
   7½ / 10
Ottima commedia nera di Scorsese,De Niro grandissimo in una delle sue migliori interpretazioni.

BlackNight90  @  20/02/2010 16:56:38
   8 / 10
Scorsese è il più grande narratore del cinema moderno, si sa.
Questo gioiello di commedia, purtroppo non molto conosciuto, ne è un esempio.
La storia di Rupert Pump...Puk...uffa! Rupert Pupkin, di per sè non è originalissima, ma è raccontata in modo eccellente e con un'idea di base, quella del divismo e dell'ammirazione fanatica e dei suoi effetti collaterali, ottima. De Niro solito fenomeno.

benzo24  @  09/02/2010 14:05:01
   6½ / 10
film con una buona prova di attori. de niro e lewis salvano una commedia nera, ma non troppo riuscita.

Suskis  @  02/02/2010 22:15:38
   8 / 10
Jerry Lewis: che peccato averlo visto così poco nel mondo nel cinema (un paio di film a lustro negli ultimi 30 anni...) Davvero un attore immenso.
E accanto a lui un altrettanto incredibile De Niro!
Peccato sia poco conosciuto questo gioiellino.

aiemmdv  @  26/12/2009 23:14:51
   7 / 10
Straordinario vedere come Scorsese in questo film sia preculsore dei tempi.
La ricerca esasperata del divismo, la voglia a tutti i costi di apparire sono fenomeni che al giorno d'oggi sono mediaticamente comuni.
Inoltre Scorsese ci suggerisce come le possibilità di successo televisivo, non derivino tanto dal talento innato ma dalla creazione di un personaggio, anche privo di contenuti,di forte impatto mediatico.
Ottima la prova di De Niro abilissimo nel personaggio in bilico tra lo schizzato ed il comico.
Per i miei gusti però la trama ,in alcuni passaggi, e la regia risultano essere troppo asciutte e lineari per definirlo capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/12/2009 22:37:38
   8 / 10
Un'altro grandissimo film di Scorsese, ingiustamente accantonato tra i "minori" della sua filmografia e successivamente rivalutato. Poco importa che sia stato un mezzo fiasco ai botteghini. Questa specie di Lenny Bruce cattivo suscita più amarezza che ilarità. De Niro è veramente straordinario, beffardo, esilarante e allo stesso tempo tragico.

Sestri Potente  @  08/12/2009 13:11:26
   8½ / 10
Bellissima commedia targata Scorsese-De Niro, che insieme sono una garanzia.
Una regia sublime tiene alti i ritmi e incentra tutto sul personaggio di Rupert Pupkin, che io definirei il più rompiscatole della storia del cinema.
Le scene più belle sono quelle in cui Rupert gioca a fare il comico a casa sua, con gli urlacci della madre in sottofondo...
Un film divertente, merita la visione!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  08/12/2009 01:00:07
   7½ / 10
Flop ai botteghini alla sua uscita,questo di Scorsese non sarà un capolavoro come altri suoi film ma merita sicuramente una visione. De Niro magnifico,inaspettato il meraviglioso monologo finale del protagonista. Scorsese dirige una commedia graffiante e leggera,che magari non fa ridere (a parte i pezzi della telefonata e del monologo,troppo divertenti) ma che si vede con il sorriso sulle labbra. E forse alla fine del film ci rendiamo conto che in effetti Pupkin non viene considerato per quel che è,nonostante sia leggermente pazzo e invadente,ovvero un buon comico.
Bravo anche Jerry Lewis. Non meritò il flop al botteghino come dimostrano i voti alti che ha preso fino ad ora. Mezzo voto in meno perché il film ci mette un pò a carburare anche se poi la storia ti prende completamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  15/08/2009 19:30:13
   8 / 10
Un'incredibile interpretazione di De Niro. Uno "spettacolo" questo film di Scorsere poco conosciuto e che non ebbe troppo successo all'epoca. Io invece lo consiglio vivamente e non solo per il cast ( Jerry Lewis davvero in gamba ) ma anche per l'intraprendenza e il sentimento con cui è girato. Anche i dialoghi sono molto incisivi e mai superficiali, rendono la pellicola ricca di quell'ironia di cui aveva bisogno...
Meglio re per una notte che buffone tutta la vita!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  15/08/2009 15:39:03
   9 / 10
Condivido il commento di Ultraviolence, ma do un punto in più.

carriebess  @  20/07/2009 16:10:24
   10 / 10
uan delle migliori interpretazioni mai viste.

inferiore  @  11/06/2009 17:06:12
   10 / 10
''Come tutti quanti sono cresciuto per merito, in gran parte, di mia madre. Se mia madre fosse qui, stasera! Le direi: ehi mamma, che cosa ci fai qui? Sei morta da nove anni!''

Semplicemente la più grande commedia della storia del cinema, che guardacaso è diretta da Scorsese ed interpretata da Robert De Niro, sensazionale nel ruolo.
Una satira graffiante sulle mitizzazioni che la televisione ci comanda e ci impone.
Lo stile di Scorsese è unico e favoloso anche se abbastanza classico, non ancora versatile come per le opere che girerà in futuro. Bello il montaggio che mescola realtà ed immaginazione, la sceneggiatura è molto scorrevole e piacevole.
Un film divertente, spassoso e anche riflessivo nella critica ai mass media con un De Niro che regala una delle sue migliori interpretazioni.
Tutto è fuori dagli schemi, questo è un gran capolavoro.

''Meglio re per una notte che buffone per sempre''.

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4 risposte al commento
Ultima risposta 11/06/2009 23.17.46
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Raging Bull 92  @  15/05/2009 15:50:08
   9 / 10
Ottima commedia targata Martin Scorsese, interpretazioni fantastiche di De niro e Sandra Bernhard.
Rupert Pupkin è un personaggio determinato, testardo, ma anche un po' toccato.
La sceneggiatura è semplice ma di gran impatto; non da meno la regia di Scorsese con la sua breve comparsa sul finale.
Film consigliatissimo, da vedere assolutamente !!!!!!

everyray  @  14/03/2009 13:05:57
   8½ / 10
Bizzarra commedia nera che narra le gesta di un pazzo paranoico e con manie di grandezza interpretato straordinariamente da un De Niro da urlo e diretto magistralmente da una regia pulita e pungente!
Tutto viene esaltato e pompato fino all'esagerazione e l'atteggiamento di Rupert Pupkin e della sua folle "collega" finisce per infastidire lo spettatore a tal punto da rimanere rapiti dal film stesso!

DarkRareMirko  @  12/11/2008 23:33:07
   7½ / 10
In effetti un minore di Scorsese, in confronto a tutto ciò che di sfavillante ha fatto però; quindi preso di per sè è comunque un buonissimo film.

De Niro è sempre grande ma l'ho trovato leggermente compiaciuto e gigione nella parte, Lewis invece dimostra ancora una volta di essere un mito interpretando un ruolo per una volta non positivissimo, da tipo corrucciato, al limite dello scortese (emblematica sotto questo punto di vista la scena dove lui tira, giustamente, uno schiaffo alla donan che lo teneva segregato; la sua espressione recitativa in quel momento è eccelsa, proprio cattiva).

Finale in parte spiazzante ed in parte beffardo, perfettamente in stile Scorsese.

Un modo diverso per dire "chi la dura la vince", dai, ma, paradossalmente, anche questo punto di vista è reso ambiguo da Scorsese; difatti sia l'eccentrico Pupkin che il riservato Langford non vengono mica rappresentati come dei santi.

Gran film.

dagon  @  18/09/2008 14:40:37
   8½ / 10
Interpretazione pazzesca di De Niro in un film considerato "minore" nella filmografia di Scorsese e che, invece, a mio parere, è un piccolo gioiello.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  20/07/2008 16:48:37
   7½ / 10
Per la maggior parte del tempo infastidito da questa rapacità fanatica di Rupert per il suo mito Jerry Lewis -paradossalmente grazie all'interpretazione geniale di De Niro- il film rivelerà tutto il suo spessore, mostrandosi addirittura commovente, a pochi minuti dalla fine.."evvoi ridete...eh lo so, domani quando scoprirete che non stavo scherzando, penserete ma questo è matto". Forse è il film che riscosse meno successo di Scorsese che appare come cameo (ma quanto è basso!), ma comunque un'opera amarissima. Sarà un caso, ma anche in "Toro scatenato", la sua pellicola precedente a questa, il protagonista credeva di avere una verve comica.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  29/11/2007 23:31:01
   8 / 10
Da un lato lo spasmodico desiderio di apparire di un aspirante comico, dall'altro il bisogno impellente di essere accettati e amati di una ragazza fragile e spostata.
Scorsese racconta come la megalomania, il fanatismo e l'idolatria siano i sintomi malsani di esistenze non equilibrate, le cui falle vengono amplificate e portate ad estreme conseguenze nel contesto di una società in cui hanno rilevanza i feticci e i falsi miti. Veicolo primario dei valori fallaci e subdoli dell'era moderna è la Televisione, la quale ci viene presentata non come lo specchio della società, bensì come un involucro vuoto e patinato, fatto di maschere e orpelli dietro i quali si celano personaggi spesso freddi e senza scrupoli. Quando però la dimensione della finzione e quella della realtà si scontrano, i risultati non sono positivi.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  27/11/2007 11:51:00
   8 / 10
altra perla dimenticata di Scorsese (insieme ad Alice non abita più qui).

Questo film ti trasmette un senso di frustrazione infinito, una pena indicibile verso dei personaggi che però se incontrassi dal vero eviteresti come la peste!
L'ossessione scade nel grottesco, la frustrazione trova sfogo nell'azione, la vittima si fa inoffensivo carnefice e dà vita ad alcune delle sequenze più spassose del film come quella della telefonata minatoria.

Grandissimi interpreti!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

ELY81  @  21/08/2007 21:27:41
   9 / 10
Commedia brillante, con uno strepitoso De Niro, in un ruolo per lui insolito, se si pensa che aveva prestato anima e corpo per due personaggi oscuri, solitari e violenti, nei precedenti capolavori di Scorsese, come taxi driver e toro scatenato. Rupert Pupkin è un aspirante comico ossessionato dal successo, tanto che per giungere all'obiettivo da lui stabilito, ovvero quello di apparire nella trasmissione del suo amato comico Jerry Langhford, lo sequestra, con la complicità della sua svitata compagna. Il film, con la brillante sceneggiatura di Zimmermann, misto di humor nero e di profondo realismo, gioca sullo scacco dell’ambizione e dell’arrivismo, che funge da epilogo nel mondo televisivo. Lewis interpreta un personaggio, il cui successo lo ha spersonalizzato, trasformandolo in un tipo solitario e un po’ arrogante. La sua controparte Pupkin, è disposto a qualsiasi compromesso pur di raggiungere la popolarità, ignaro della consapevolezza che il successo è un arma a doppio taglio. Scorsese adotta uno stile abbastanza lineare nel raccontare questa storia, privilegiando i piani medi(che adotterà anche in the departed), per privilegiale il lato introspettivo dei suoi personaggi. Ma nonostante la sua bellezza e la splendida prova dei suoi protagonisti, il film si rivelò un gran flop a livello di incassi.

Pink Floyd  @  04/06/2007 22:44:58
   8½ / 10
Divertente, spumeggiante ma soprattutto originalissimo.
Merita di essere visto solo per i baffi di De Niro. :D
è il tentativo di divenire celebre di un pover uomo e la relativa caccia al suo show-man favorito. Per farlo Rupert Pumpkin -aspirante comico- le prova tutte, in un alternarsi di goffi tentativi.
Ottimi i due protagonisti nonostante il ruolo odioso coperto da Lewis.
Non convince, invece, il personaggio della barista a cui il maldestro Pumpkin fa la corte.
Esilarante il monologo del finale del protagonista:

"Meglio re per una notte che buffone per tutta la vita!"

Cardablasco  @  29/05/2007 13:29:30
   7½ / 10
Bella commedia molto originale,grandissimo De Niro,veramente bravo in tutti i ruoli.Bellissima commedia

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/05/2007 15:22:35
   7 / 10
Commedia abbastanza divertente, mai banale, con un grandissimo Jerry Lewis alle prese con un ruolo antitetico rispetto a quelli debordanti che ha sempre interpretato.

9 risposte al commento
Ultima risposta 05/08/2009 14.24.28
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marcone  @  09/05/2007 21:11:30
   9 / 10
Film stupendo!!DE Niro veramente magico! entrerà nei miei film preferiti!

Alex81  @  22/04/2007 23:02:04
   7½ / 10
Molto bello. Jerry Lewis in una parte seria si dimostra un ottimo attore, De Niro bravo come pochi altri nell'interpretare un cabarettista ossessionato dal suo idolo e dalla ricerca del successo.

Kobe  @  02/10/2006 23:34:31
   4 / 10
Non si pùò vedere...

4 risposte al commento
Ultima risposta 06/04/2008 12.27.05
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Invia una mail all'autore del commento angelowilliam  @  06/02/2006 08:48:57
   8½ / 10
Bellissima e divertentissima commedia

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  02/01/2006 13:56:12
   9½ / 10
E' forse il migliore di Scorsese ed una delle migliori interepretazioni di De Niro (per me la migliore)... è stato un flop ai botteghini... ed ingiustamente sottovalutato.

droppy  @  11/09/2005 13:24:02
   9 / 10
appena visto!
Molto bello, storia originale e deivertente.
su tutto l'interpretazione di De Niro, se il protagonista fosse stato chiunque altro attore del mondo il film avrebbe perso moltissimo.

polbot  @  08/07/2005 13:48:55
   8 / 10
TheProgger  @  26/02/2005 14:05:17
   8 / 10
Bel film con solita ottima prova di De Niro... Purtroppo è l'unico film con Jerry Lewis che abbia mai visto, devo provvedere al più presto! Eh eh, mi ha sorpreso il monologo di Pupkin: dopo tutto quello che aveva combinato per recitare questo suo monologo mi sarei aspettato che fosse una porcheria e che nessuno avrebbe riso...

stanley77  @  09/01/2005 01:54:59
   10 / 10
Che onore sono il primo a commentare questo film...che temo siano in pochissimi a conoscere!L'esibizione finale di Rupert/De Niro vale il prezzo del biglietto o dvd o qualsiasi cosa usiate per vederlo.Grandissimo Jerry Lewis nella parte del "cattivo"

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HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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