nemmeno il destino (2004)

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Titolo Originale: NEMMENO IL DESTINO

Regia: Daniele Gaglianone

Interpreti: Mauro Cordella, Fabrizio Nicastro, Giuseppe Sanna, Lalli, Gino Lana, Stefano Cassetti

Durata: h 1.50
Nazionalità: Italia 2004
Genere: drammatico
Al cinema nel Novembre 2004

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Trama del film Nemmeno il destino

Alessandro e Ferdi, fra i 15 e i 17 anni, sono compagni di scuola insieme all'amico Toni ed abitano in una città post (ma forse sarebbe più giusto dire ex) industriale in decadenza, in via di smantellamento e/o ristrutturazione ed invasa da cantieri. Ale e Ferdi cercano un loro luogo, il proprio posto nel mondo, un'oasi fra le macerie che non sono solo quelle delle fabbriche dismesse. Con una istintiva, inconsapevole maturità i due cercano di sfuggire al loro destino e al mondo sconfitto dei loro genitori, ma inesorabilmente il loro tentativo di salvarsi finisce in tragedia.

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6,56 / 10 (8 voti)

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Voti e commenti su Nemmeno il destino, 8 opinioni inserite

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Freddy Krueger @ 28/12/2011 17:25:12

7 / 10

Gaglianone è bravissimo a rappresentare il disagio sociale o del singolo. E' capace di rendere un cast non professionista in un gruppo di straordinari attori, e addirittura sceglie una scenografia scarna per trasformarla nella perfetta scena d'azione. E' proprio in gamba, non c'è che dire.
Troviamo i suoi cari temi: i personaggi devono trovare una via d'uscita interiore, dare le spalle al passato col quale si confrontano incessantemente e timorosamente. La via dell'accettazione è dura e tortuosa.
Anche questa volta un libro ha uno spazio importante: L'urlo e il furore.

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Jumpy @ 28/02/2010 03:33:02

6½ / 10

Molto crudo e diretto, alcune pecche, come la trama, che mi è sembrata, a tratti, un po' perdersi, sono compensate dalla grande spontaneità degli interpreti che, anche se non tutti professioniti, sono all'altezza della situazione

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DarkRareMirko @ 28/02/2010 00:17:17

9 / 10

Ottimo film di Gaglianone, a tratti un pò presuntuoso ma ad ogni modo estremamente vero e realistico, soprattutto nella prima parte.

Giocato molto sui flashback e suoi sogni, non è poi così frammentato e poco capibile come altri dicono; molto ben diretto e fotografato, nonchè dotato di musiche indicate e d'atmosfera, si avvale di giovani interpreti estremamenti bravi e credibili; a volte colpisce diretto al cuore nelle scene, ma per fortuna non termina in modo così drammatico, almeno per uno dei 3 protagonisti.

Da non perdere, tra i migliori film del lustro 2000/2005.

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Someone @ 16/02/2010 15:21:56

3½ / 10

L'ennesimo buco nell'acqua targato Italia. Fastidioso.

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orsetto_bundi @ 15/10/2006 12:50:47

7 / 10

Me lo so' preso a kasaccio in Mediateka........a kasaccio xkè non l'avevo mai sentito nominare, ma il titolo mi ispirava........e stamattina c'ho dato un'okkiata (ovviamente dopo aver letto i kommenti su Filmscoop......eheheheheh)
Vabbe'.......la trama è un po' "delirante".....kon tutti quei salti temporali, i flashbacks, i momenti "onirici" non si riesce a seguirla ben bene.......sembra quasi ke- al momento di girare- Gaglianone si sia fatto 'na kanna.....ehehehehehehh........
ma la storia è bella, profonda e tokkantissima, i personaggi so' drammatikamente meravigliosi e gli attori (quasi tutti non professionisti) meritano un bell'applauso........
non sarà uno dei più bei "drammoni" della storia del cinema italiano, ma almeno un'okkiata la merita.......non resterete delusi !!!!!!!!!!!

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sweetyy @ 05/09/2006 17:46:25

4½ / 10

Mamma mia che strazio!!!!

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gerardo @ 31/01/2006 18:28:15

8 / 10

Ecco un'altra Torino, lontana da quella aristocratica del centro, lontana dalla Storia delle grandi famiglie regnanti savoiarde e industriali. Quella di Gaglianone, documentarista e archivista presso il centro cinematografico nazionale della Resistenza, di Torino, inserisce i suoi personaggi allo sbando in una città irriconoscibile, grigia (splendidamente fotografata), periferica, scrostata come i muri e i palazzi in cui quelle anime si muovono. E' la Torino dei cantieri per le Olimpiadi, per la metropolitana e la modernizzazione, lavori in corso che s'intrecciano allo svolgersi indifferente delle vite dei ragazzi protagonisti.
"Torino non sta mai ferma" recitano i cartelli illustrativi delle opere, ma da quella città Ale e Ferdi e Toni nulla possono ambire se non la reiezione ineluttabile. Non basta scappare su per i monti per sfuggire al proprio destino...

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Fair Butterfly @ 14/11/2004 21:53:57

7 / 10

Ho avuto il piacere di assistere alla prima proiezione del film alla Mostra di Venezia e di avere un confronto diretto con il regista. Il film mi è parso interessante.Si sbrodola un pò ad un certo punto, ma il filo viene ripreso nella lunga corsa verso la cima della montagna che sembra rappresentare una maturazione e presa di coscienza finali degli eventi che lo hanno circondato di Alessandro.Attori?dilettanti, sì...ma spontanei.Il film termina:"alle cose che si perdono"...e direi "a quelle che si acquistano"!

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