nessun messaggio in segreteria (2005)

Un discreta commedia dove il personaggio di Delle Piane, pensionato che vuole quasi adottare un giovane, uno dei tanti che contribuiscono alla sua pensione. Un incontro generazionale, quella matura di Delle Piane, quella bloccata dei trentenni (Favino) equella più giovane di Sara (a volte più matura rispetto all'età anagrafica). Ha un tono surreale specie poi con lo sdoppiamento del personaggio di Piero che da timido ed impacciato diventa guascone (Mastrandrea). Non manca quella vena malinconica di fondo perchè di fronte alla leggerezza di fondo, si respira quel retrogusto parzialmente amaro di persone che si rinchiudono in se stesse, impaurite ed intimidite dagli altri.

Per me il miglior film di Genovese assieme a Perfetti sconosciuti; stile ricercato, ottimi attori, temi che mi toccan da vicino (i pensionati bizzarri mi han sempre inquietato, per dire).

Favolistico, secco, ben ideato, conta pure su una Falchi insolita e sexyssima.

Molto sottovalutato e da recuperare; la locandina non gli rende giustizia.

SPOILER

questo film mi era proprio sfuggito, mi sono ritrovata per caso a vederlo in dvd e devo dire che è proprio carino.
parte bene da subito, una commedia brillante e piacevole. Ottima l'interpretazione di tutto il cast e abbastanza buona anche la trama.


SPOILER

invece mi è piaciuta l'attenzione alla solitudine tanto del pensionato protagonista, inarrestabile e in cerca di un passatempo che gli riempia la vita, quanto del giovane impiegato che tristemente cerca (anche in modo drammatico) di spezzare la sua routine.

Simpatica commedia e bravissimo Favino... invece ho trovato fuori forma Mastandrea e assolutamente fuori luogo la Falchi.
Niente di che.

Bistrattato da molte parti come il simbolo dei film che hanno fatto flop al cinema (e sfruttato da certi giornali come paradigma "soldi dati al cinema" = "soldi buttati"), guardandolo è certamente un film che pur con diversi limiti, è molto migliore di tantissimi omologhi americani.
A reggere l'intero film c'è Carlo delle Piane, attore navigato e semi-simpatico (nel senso che non si capisce mai quando voglia fare il serio e quando lo spiritoso) e Pierfrancesco Favino, bravissimo e omnipresente attore. Recentemente ha anche partecipato (con una piccola parte) a Una notte al museo, che ha sbancato a Hollywood.
La Falchi, in veste di co-produttrice e futura moglie Ricucci, certamente non brilla, ma almeno è carina. Non capisco che c'entrino Giovanni Floris come comparsa e il mostrare lo sciopero dei sindacati o titoli dei giornali ostili al governo di allora in un film come questo. Un ghiribizzo dei registi, sicuramente, però fa scadere il livello generale (si esalta l'oltre 1 milione di persone portate dalla CGIL, ma intanto Berlusconi ne ha portate 2,2 milioni in piazza lo scorso dicembre!!!).
Il film è gradevole, si ride, si empatizza con i personaggi, grazie anche a buoni dialoghi e alla buona regia. Il montaggio è un po' troppo schematico, scene poco legate fra loro e disomogenee, a volte anche ripetitive. Impiega un po' di tempo per carburare, la prima mezz'ora lascia quasi la tentazione di abbandonare (la ragazzina nevrastenica è piuttosto odiosa), però poi prende e diventa interessante. Viviamo in una società così poco altruista che anche un assunto così strampalato come questo (aggiustato con diverse forzature, ovviamente!) diventa motivo di riflessione.

Visto poco + di 2 orette fa su sky..un film piacevole e divertente,con un ottimo delle piane e un perfetto Favino nella parte del timido e impacciato...sicuramente nn è un capolavoro del cinema,ma un eccellente film con cui passare un paio di orette piacevoli...Falchi fuori luogo..

SPOILER

sara'che oggigiorno gli italiani sono proprio bravi a fare i films.........io mi sento di dire che ho passato due ore in compagnia di un bravissimo DELLE PIANE .piacevole davvero.da bocciare la falchi...........

Un film leggero, ma forse anche poco scontato, ed è indubiamente questo il suo pregio. Per quanto la storia parta tutta da uno spunto quantomai ridicolo (la scoperta che per ogni anziano c'è un giovane che lavora), si sviluppa poi in modo molto interessante, restando sul leggero, l'ironico e lo scorrevole. Davvero meritevole di lode e attenzione la prova d'attore di Pier Francesco Favino, a suo agio sia nei panni del trentenne "s****tissimo" e timido fino alla paranoia, ma anche in quelli del suo doppio, focoso, divertente e esagerato. Il film è tutto a tratte molli, non ci sono momenti di tensione, ma proprio per questo scorre via piacevolmente. Ridicola la Falchi, che abbassa il tenore - almeno per quanto riguarda la recitazione - di tutto il film. Una produzione italiana, che forse un pò innalza la qualità media dei film di casa nostra: non è tanto inguardabile e idiota quanto i film natalizi della coppia Boldi - De Sica, ma anche meno inutilmente melensi delle pellicole di Muccino. Speriamo possa essere, se non altro, uno sprono a confenzionare commedie passabili.