occhiopinocchio (1994)

Ecco il film spartiacque della carriera e probabilmente anche della vita personale di Nuti. Vidi il film anni fa da piccolo, non rammento in quale versione, ma aveva un ricordo sfuocato. Quindi mi sono deciso, visionando la versione lunga, sperando nella completezza dell'opera.

Ebbene, "Occhiopinocchio" paga l'eccessiva ambizione di un Nuti che probabilmente voleva sfondare anche all'estero, realizzando un film costato troppo ma tutt'altro che orribile. Le due ore e dieci sono forse troppe, ma personalmente la durata non mi ha pesato. Una pellicola che si trasforma in un "road movie" con solamente qualche richiamo alla favola di Collodi. La confezione e la regia sono più che discrete (Nuti si concede anche qualche virtuosismo). La sceneggiatura, talvolta sconclusionata, non riserva però grandi scivoloni e qualche situazione simpatica qua e la c'è, oltre ad alcuni momenti commoventi. A mio avviso rispetto al deludente "Donne con le gonne" è stato un passo avanti.

Visto il budget poi aumentato a dismisura, dispiace per il conseguente flop al botteghino, ma soprattutto dispiace per la parabola personale di Nuti, dovuta probabilmente anche all'uscita dal giro delle grandi produzioni italiane. Capisco che il film è stato sicuramente problematico e dopo un insuccesso del genere una ridimensionata ci poteva stare, ma l'ostracismo nei suoi confronti è stato immeritato. Lui aveva qualcosa da dire, peccato che invece gente inutile come Boldi nel cinema italiano sia campata da protagonista per più di 30 anni.

P.S. Ci sarebbe qualche voto da eliminare, alcuni ripetuti, altri perchè sono commenti senza senso. Nonostante i tanti difetti, è un'opera che non merita questo trattamento.

Lungi dall'essere un film perfetto, questa rilettura del Pinocchio di Collodi è stato la pietra angolare, in negativo, della carriera attoriale e registica di Francesco Nuti. Troppo diverso rispetto alla produzione precedente del regista, lavorazione difficilissima e manssacrato all'epoca da critica e pubblico. Un film ambizioso, forse anche un po'pretenzioso, tuttavia immeritato il massacro operato nei confronti di un film che malgrado tutto voleva esprimere un qualcosa di diverao fatto da Nuti fino alla vigilia di questo film.

Conosciamo tutti la travagliata storia della produzione di questo film che lo ha portato ad uscire con un anno di ritardo e ad essere uno dei più grandi flop del cinema italiano incrinando irrimediabilmente la carriera di Francesco Nuti. Eppure il comico toscano ex Giancattivi qui nella direzione da il meglio di se e dota la sua opera di una regia mai vista in tutte le sue pellicole precedenti: movimenti di macchina, scene dinamiche, giochi di regia ed inquadrature che soprattutto nel cinema italiano lasciano sbalorditi. Sarà pretenzioso? Può darsi ma dove sta il problema? Nuti osa...e ci riesce. In realtà non attinge quasi per niente al romanzo di Collodi ma imbastisce un frenetico road movie insieme a Chiara Caselli vista come una moderna ed alternativa "Lucignola". La sceneggiatura non è perfetta, non si tratta di una commedia nel senso stretto del termine, sebbene Nuti non rinunci al suo humor, e non ci sono nemmeno dialoghi altisonanti o scene che contrappongono davvero il bene al male (il ricco e spietato padre Brando Della Valle) ma allo stesso tempo non ci si abbandona al melenso o al sentimentalismo spicciolo...però il finale sfocia anche nel drammatico. Insomma un film diverso che merita ma che non è stato capito, doverebbe essere insegnato nelle scuole di cinema se non altro per il modo in cui è diretto. Mi sono domandato, cosa sarebbe successo se avesse avuto successo? Le cose sarebbero andate diversamente per Francesco Nuti e magari ora stava facendo ancora film.

A me il film non è dispiaciuto, c'è in giro di molto peggio ed intenzioni e stile sono di certo sinceri.

Pecca un pò di autoreferenzialità e di esuberanza di mezzi, ma il risultato non è male ed in tutta la sua durata, il film non annoia.


Gratuito il nudo della Caselli, noteovli effetti speciali (c'è pure un incidente d'auto stile Troma) ed il film è un giusto compromesso tra la visione troppo personale dell'autore e la godibile fruibilità da parte dello spettatore.


Discreto; Veronesi aiuta allo script e Ozpetek aiuta in regia.

L'intenzione di Nuti di alzare il livello del suo cinema va a farsi benedire, insieme alla sua carriera di regista, con questo abominevole pastrocchio senza arte né parte, povero di contenuti ( a partire dalle pretestuose attinenze con l'opera di Collodi ) e gratuito nella forma filmica perchè la ricercatezza delle inquadrature sembra sempre fuori posto e fuori luogo. Poche idee e confuse si direbbe, come testimonia la porzione di vicenda ambientata in America, una sorta di brutto road movie che non ci risparmia nessun cliché del genere ( inseguimenti, auto volanti, sparatorie ) e tira insopportabilmente per le lunghe il rapporto tra i due fuggiaschi. Da dimenticare anche dal lato interpretativo, Nuti in testa: non riesce a far ridere, non riesce a far riflettere, non ha affiatamento con la Caselli. Un disastro.

Criticato praticamente da tutti, e classificato da molti come una schifezza immonda, questo film merita un paio di righe in più di quelle che si dedicano ai film veramente pessimi. Soffre di gravi difetti di sceneggiatura, e Nuti certamente non convince, con la sua parlata monotona e senza brio. Molte scene sono troppo lunghe, e un'atmosfera greve impedisce di apprezzare anche i momenti più dinamici e le situazioni più ironiche del film.
Ma non mi sarei disturbato a farne una recensione se non avessi trovato questa difesa (chiaramente fatta da un fan: http://thelifeiscinema.altervista.org/occhiopinocchio-recensione/), che mi ha fatto riflettere. In realtà, visto in prospettiva "storica", il film presenta un qualche interesse: va infatti visto come un malinconico addio al cinema da parte di un attore-autore che più volte ha saputo esprimersi con originalità e intelligenza.

Il declino di Nuti ebbe inizio con questo schifo di film....ogni copia andrebbe bruciata......

Il declino del povero Nuti cominciò proprio con questo scempio.......ogni copia di questo pseudo/film andrebbe bruciata......

Francesco è un grande.... il film non tanto.....

Uno dei peggiori film in cui un povero cinefilo può casualmente imbattersi.Scombiccherato,senza senso in tutte le sue componenti,pieno di rimandi oscenamente idioti alla fiaba di Collodi e infarcito di preziosismi tecnici assolutamente inutili e fini a se stessi.Insomma una farsa ignobile travestita da "filmone"da esportazione.Purtroppo per Nuti non ci è cascato nessuno.DA EVITARE RIGOROSAMENTE

Visto a sprazzi in TV e non so nemmeno se rivederlo o meno. Questo e "Caruso, Zero In Condotta" rappresentano i punti più bassi toccati da Nuti in tutta la sua carriera di regista. Altro che "Il Signor Quindicipalle" (che non mi è dispiaciuto, seppur non paragonabile alla prima parte della carriera)...

In chiave squisitamente critica, si può dire che a una persona normale viene da dare 1 al film solo per le bacate scene di pornografia. Anyway: oltre un anno di riprese, un costo di (udite udite) 20 e passa miliardi di lire, una durata infinita; risultato?? Un film non bruttissimo, ma che non trasmette niente.
Ne ho visti altri di simili, ad esempio "Viola Bacia Tutti", solo che là perlomeno c'era Ceccherini che lo salvava."OcchioPinocchio" vorrebbe far ridere (cosa più importante)? Non ci riesce. Vorrebbe far riflettere? Non ci riesce. Vorrebbe far commuovere? Non ci riesce. Una cosa che però riesce a far bene è scimmiottare i road movie statunitensi, quello sì...in peggio.

Tra le più atroci mostruosità che siano mai state prodotte dal cinema italiano. Smania autoriale e ansie da botteghino producono un cocktail micidiale, pieno di buchi e continuamente incerto sul percorso da seguire. Un autentico obrobrio, che alterna le tette della Caselli allo sguardo assorto di un Nuti completamente in panne. Sul tutto grava un atmosfera plumbea e tediosa capace di stendere anche un cavallo.

non va commentato questo film... orrendo! solo questo mi viene da dire.... ORRENDO!!! veramente uno dei piu brutti visti negli ultimi tempi!

Il declino artistico e personale di Nuti.
Il film si ricorda più per la gestazione lunghissima, le battaglie personali con Cecchi Gori, i tagli massacranti imposti dalla produzione e il lento scivolare di Nuti nell'alcolismo.
Nel tentativo di elevarsi a livello autorale Francesco si sfracella al suolo con un film ibrido e brutto

Commentando IL SIGNOR QUINDICIPALLE avevo affermato che, per quanto mi riguardava, rappresentava il punto più basso che Francesco Nuti regista e attore aveva toccato. E questo perchè non avevo ancora visto questo OCCHIOPINOCCHIO. Un film così piatto e scialbo da essere disarmante, una lentezza quasi esasperante (forse accentuata dall'ora abbastanza tarda, ma anche no) che rende questo film incredibilmente noioso e certamente poco interessante.
Personalmente non ho capito bene cosa centrasse il personaggio di Pinocchio, forse il protagonista aveva la stessa voglia di scoperta e di libertà che aveva il burattino di Collodi, forse.....chi lo sa?!
Il fatto è che qui Nuti si propone in maniera diversa da come lo conoscevo, privo di comicità pungente e troppo ermetico.
Fortunatamente dal piattume generale si salva la prova di una Chiara Caselli, nuda e grintosa, ma soprattutto nuda.
Concludendo, un Francesco Nuti diverso che lascia interdetti per la pochezza di emozioni che racconta in questo film, magari originale, ma poco coinvolgente e assolutamente dimenticabile.