preparati la bara! (1968)

Qualche fesseria sparsa qua e là ma complessivamente un western all'italiana abbastanza godibile, grazie al carisma di Terence Hill e a diverse scene ben realizzate.

Bellissimo e misconosciuto western all'italiana con un protagonista ( un ottimo Terence Hill) dal grande futuro, ancora in erba e una storia che ricalca fin troppo il film di Corbucci a partire dal nome del personaggio principale...a ben guardarlo si potrebbe azzardare a definirlo un Remake del cult uscito appena 2 anni prima: il movente e' sempre quello della vendetta, una moglie uccisa e una resa dei conti in un tetro cimitero a colpi di mitragliatrice...
Validi caratteristi (George Eastman e Horst Frank) a impersonare gli antagonisti della vicenda e una splendida colonna sonora completano il quadro d' insieme.
Bellissimo il finale.

Una buona idea e un'ottima storia, purtroppo raccontata che sembra un riassunto. Bravo Terence Hill e comunque un buon spaghetti-western.

Curioso caso di prequel non ufficiale ( si potrebbe definire apocrifo ) di un film di successo , in questo caso il " Django " di Sergio Corbucci ( pellicola che comunque personalmente non mi ha mai fatto impazzire ! ) . Il protagonista infatti ha lo stesso nome , lo stesso look , lo stesso armamentario e la stessa propensione per le sparatorie nei cimiteri . Anche la motivazione che lo muove è la stessa , la vendetta per la morte della moglie , ma quella è un classico di molti spaghetti western . Cambiano invece alcuni sceneggiatori ( ma rimane Franco Rossetti ! ) , il regista ( che qui è il meno dotato Ferdinando Baldi ) e l' attore principale ( che ora è Terence Hill , comunque molto somigliante a Franco Nero ) . L'ambientazione è un po' meno cupa e tetra , ma il fango e , soprattutto, la violenza non mancano nemmeno qui ( alla fine credo che si contino una cinquantina di morti ammazzati ! ) . Alcune idee originali , come quella del boia che salva i condannati per formare una banda ai suoi ordini , vengono poi complicate dal fatto che tale banda è molto più riottosa ed avida del previsto . Non mancano poi debolezze nello script , come il comportamento un po' troppo " ondivago " di Garcia ( un convincente Josè Torres ) , oppure Hill che si riprende in un attimo dopo essere stato massacrato di botte , o persino Frank che si presenta imprudentemente da solo alla resa dei conti finale , lasciando i suoi uomini nascosti dietro la collina ... Budget modesto , nonostante un saloon dato alle fiamme , con esterni palesemente girati nelle campagne laziali . Discreto il cast , con un Terence Hill un po' rigido quasi agli esordi nel western spaghetti , un ghignante villain come Horst Frank e l' allampanato pistolero George Eastman di contorno . Segnalo altresì l' inusuale presenza di un caratterista come Pinuccio Ardia , a suo agio nella parte di un " vecchietto del West " insolitamente proattivo e combattivo . Per finire , mi sento di sottolineare la bella colonna sonora dei fratelli Reverberi , riarrangiata di recente anche da nomi importanti . Insomma è un film non straordinario , che però alla fin fine , si merita la sufficienza piena : 6 .

Western sufficiente con il solo Terence Hill senza il compagno di fortune Bud Spencer da cui ci si aspetterebbe qualcosa di più viste le premesse.

Spaghetti-western con qualche incogruenza,ma godibile.

Adoro Terence Hill versione Cow Boy, nei film drammatici ancor più, questo film l ho trovato una chicca, strano che nessuno l abbia commentato, un pò affrettato il finale ma nel complesso è una buona idea ben realizzata.