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Non sono un amante indiscriminato di Kubrik, ho già detto qualcosa di lui di sfuggita in un altro commento (non ricordo più quale). Penso che l'arte non abbia molto a che fare con la perfezione maniacale. Penso altresì che a volte questa assurga a rango di valore espressivo e allora è un altro paio di maniche... Comunque questo film è uno dei miei preferiti non solo del grande regista, ma uno dei noir-poliziesco migliori di sempre. La struttura a flash-back è efficacissima. La tecnica di ripresa ricorda molto da vicino Orson Welles (penso soprattutto all'angolatura a tratti claustrofobia con cui sono riprese le stanze... i famosi soffitti). Soprattutto è molto udibile l'eco di quell'altro grande noir di John Huston che è "Giungla d'asfalto". Oltre la storia in sé, è proprio il messaggio stesso del film che è molto hustoniano: il caso che con uno sberleffo ironico domina l'esistenza di ciascuno. Grande film.