rapina a mano armata regia di Stanley Kubrick USA 1956
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rapina a mano armata (1956)

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locandina del film RAPINA A MANO ARMATA

Titolo Originale: THE KILLING

RegiaStanley Kubrick

InterpretiSterling Hayden, Vince Edwards, Coleen Gray, Jay C. Flippen, Ted De Corsia

Durata: h 1.23
NazionalitàUSA 1956
Generenoir
Tratto dal libro "Rapina a mano armata" di Lionel White
Al cinema nel Settembre 1956

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•  SPECIALE RAPINA A MANO ARMATA

Trama del film Rapina a mano armata

Alcuni banditi organizzano un colpo in un ippodromo, ma quando si danno appuntamento per dividersi la refurtiva, interviene un altro gangster...

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Voto Visitatori:   8,35 / 10 (120 voti)8,35Grafico
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Voti e commenti su Rapina a mano armata, 120 opinioni inserite

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alex94  @  25/06/2024 19:34:59
   8 / 10
Un giovane Kubrick,al suo terzo lungometraggio si fa notare per il suo modo atipico di impostare la narrazione,utilizzando dei flashback che sono delle specie di rewind forward utili a raccontare la storia da punti di vista differenti.
Scorre via veloce,condito da dialoghi sarcastici e cinici,fino ad un finale assolutamente azzeccato che mostra come il caso possa distruggere anche i piani più elaborati.
Buona la confezione,ottima la colonna sonora e la recitazione del cast.
Si notano già tutte le future potenzialità del giovane regista, divenuto giustamente un cult,da vedere.

Filman  @  02/02/2023 12:41:32
   9 / 10
Essendo THE KILLING uno dei primissimi heist movie, forse addirittura il più importante, non poteva che potare con sé tutta l'esperienza della grammatica del thrilling, quella della costruzione per immagini di un evento o dell'attesa di un evento, unita all'energia dell'innovazione, della sperimentazione e della scoperta.
Questo capolavoro arriva infatti in un momento in cui il genere classico, sia esso il giallo, il noir o il gangster movie, cessa di essere una rielaborazione della stessa formula. Quello creato da Stanley Kubrick è qualcosa di completamente diverso, che ha certamente la presenza del solito personaggio femminile torbido ed un finale che, per quanto ben architettato, si lascia attendere, ma propone una grossa novità con l'idea di un piano, l'idea della formazione di una squadra e l'idea del film come contenitore di un unico evento, quindi costretto a giostrarsi temporalmente, e lo fa con una narrazione multistrato che spiega chirurgicamente questa rapina attraverso la sua messa in atto e le sue singole problematiche, una soluzione di pluralità che è anch'essa mai vista prima.

BlueBlaster  @  30/01/2019 20:15:41
   6½ / 10
Magari per l'epoca sarà stato un film avanti coi tempi per via del montaggio non cronologico e qualche trovata registica...ora rimane un film vecchiotto e dalla trama abbastanza standard, interpretazioni nella media e quel sapore noir che non mi fa impazzire.
La prima parte non mi è piaciuta, la seconda molto meglio con un ottimo finale.

VincVega  @  25/03/2018 20:26:06
   8 / 10
Noir secco e teso di Kubrick. Pellicola molto importante, che viene presa in considerazione come modello ancora oggi. Tecnicamente eccellente, montaggio superlativo, forse pecca in quanto ad emozioni.

C_0_  @  20/10/2017 16:37:34
   9 / 10
Kubrick è un regista che non mi piace assolutamente quindi non stupitevi se ho dato o darò voti bassi rispetto alla media a molti suoi film. Dopo questa premessa devo dire che "Rapina a mano armata" è veramente un gran film. Gli attori sono tutti in palla e danno una caratterizzazione eccellente ai personaggi. Il film non è mai noioso (difetto che ritrovo in tantissimi film di Kubrick) ma anzi ha un ritmo davvero incalzante. Insomma, gran film. Non mi stupisce che molti registi tra cui anche Tarantino (Le iene) abbiano preso spunti da questo film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/07/2017 22:16:44
   9 / 10
Rapina a mano armata è il primo grande film di Kubrick. Si può scorgere una sfida sotterranea tra il meccanismo perfetto della rapina e il destino che nelle sue infinite varianti cerca di mandare a monte. Un meccanismo che viene centellinato con estremo rigore nel seguire i suoi personaggi e moltiplicare le prospettive del singolo avvenimento. Personaggi ordinari che hanno il loro lato oscuro e le loro debolezze, che sono la molla principale nella partecipazione del colpo. Johnny Clay è il prototipo di individuo che studia le sue mosse con cura e razionalità. Tiene conto di tutte le varianti o imprevisti, ma la sua è una sfida impossibile. La cosa bella è che questo film a distanza di tanto tempo, non sembra per nulla invecchiato.

GianniArshavin  @  02/01/2016 12:38:45
   7½ / 10
Già dal terzo film e a soli 28 anni Kubrick dimostrava di poter cambiare le regole del cinema e dei vari generi che di pellicola in pellicola affrontava.
Dopo l'appena sufficiente Paura e desiderio e il discreto ma acerbo Il bacio dell'assassino il regista dirige Rapina a mano armata e riscrive le regole del noir.
Questo film è passato alla storia per aver introdotto il montaggio sincronico , tecnica poi ripresa da Tarantino per Le iene,ad esempio.
Sfruttando questa particolare tecnica ,Kubrick mette in luce passaggi della trama che accadono in contemporanea dando un quadro chiaro e solidissimo dello svolgimento (in questo caso a giovarne è la rapina,perfettamente comprensibile in ogni suo passaggio).

La prima parte del film è dedicata alla preparazione del piano,tutto in forma teorica. Nella seconda fase si passa alla pratica e il ritmo sale vertiginosamente grazie alla stupenda e innovativa rapina,alla strage del titolo originale (The killing) e al beffardo finale.
Per quanto riguarda i personaggi , tutti hanno un ruolo ben definito all'interno della storia e sono validamente descritti.

Un noir dunque innovativo e dalle sequenze di forte impatto. Un film ancora oggi moderno e attuale emulato e citato da parecchi illustri registi futuri.

fastnik  @  18/12/2015 15:53:36
   7 / 10
Dal punto di vista stilistico nulla da eccepire, è un capostipite di un genere e con un tipo di narrazione geniale per l'epoca...purtroppo il finale è macchiato da un errore piuttosto evidente che mi ha lasciato stupito...il carattere e la personalità del protagonista sono in totale contrasto con la scelta di non spendere del denaro per tenersi vicina la valigia i..è assurdo che lui non accetti di acquistare un altro biglietto ed è quella la vera causa del fallimento, non il cane...avere la possibilità di risolvere un problema col danaro e non approfittarne non rientra assolutamente nello stereotipo di un ladro/truffatore....in un film così meticoloso lo ritengo un errore di valutazione grave...

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  22/08/2015 19:16:18
   8 / 10
Ottimo noir firmato da un giovane Kubrick.

ferzbox  @  31/07/2015 19:27:12
   8½ / 10
Allora...senza parlare troppo del livello qualitativo del film,sicuramente impeccabile e ben diretto,la cosa che più mi lascia interdetto è come sia diverso giudicare questi primi film di Kubrick rispetto a quelli che sarebbero venuti successivamente.
Vedere "Rapina a mano armata" significa vedere un film clamoroso...d'altronde non si può certamente prendere sotto gamba la prima sperimentazione di narrazione temporale sfalzata o addirittura ripetuta(basti guardare la famosa scena della scazzòttata al bar),dove Stanley presentava i vari momenti del film esponendo le diverse collocazioni cronologiche(1 ora prima,1 ora dopo ecc...) o ripetendole per render più chiare alcune situazioni(appunto,la scena del bar che ho appena menzionato).
Oltre a questo non si può non lodare la sceneggiatura,piena di colpi di scena e dal finale decisamente beffardo e quasi ironico....
...però....
Quanti film durante gli anni 40/60 erano allo stesso livello? .....Kubrick quanto riusciva a distinguersi nel panorama cinematografico?.....Hitchcock dove lo mettiamo?.....Siodmak?......Lang?....
Non dico questo perchè voglio screditare Kubrick,anche perchè non c'è nulla da screditare,ma soltanto da lodare....però bisogna dire che dalla nascita di 2001 e Arancia meccanica Kubrick non ha solo avuto la genialata di distinguersi per la sperimentazione e la bravura, ma anche perchè di grandi come lui cominciavano ad essercene più pochi; tutti i registi venuti successivamente e considerati straordinari avevano, tra i tanti, anche lui come esempio......
"Rapina a mano armata" è un film che ha fatto scuola...un Noir studiato con passione e dedizione per il cinema.....come tanti altri della prima metà del 900 d'altronde...
Ergo: da vedere....

TheCineMaster  @  06/07/2015 12:18:05
   7½ / 10
Terzo lungometraggio diretto da Stanley Kubrick, in miglioramento anno dopo anno a livello registico. Rispetto al film precedente, la trama è più articolata, con una struttura non lineare ma che si rivela efficace nonostante il disegno sia tutto sommato semplice. Validi i personaggi, ben caratterizzati, di livello la recitazione, con un cast composto da molti professionisti dell'epoca, e buona la realizzazione tecnica. L'atmosfera è abbastanza vivida di tensione e non ci si annoia. Vale la pena vederlo.

pak7  @  23/05/2015 10:00:27
   8½ / 10
Da non sottovalutare questo Kubrick, che in circa 80 minuti firma una pellicola, magari non visionaria o particolare come altre sue opere, ma dal ritmo incalzante e da un sistema di montaggio (flashback) per l'epoca innovativo. Molto bello davvero.

Neurotico  @  30/01/2015 16:16:53
   7 / 10
The Killing è un buon noir con dei tratti da gangster movie. Scorrevole e con una struttura narrativa affascinante per cui si può seguire la vicenda della rapina all'ippodromo da più punti di vista. Hayden è carismatico e roccioso, ma è bravo anche Elisha Cook jr. L'ottima regia di Kubrick è al servizio di una storia avvincente, con colpi di scena, suspense e un bel finale beffardo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  02/09/2014 18:18:40
   7 / 10
Buon noir di Kubrick, spesso dimenticato all'ombra dei successivi lavori del regista che del resto sono di tutt'altra pasta. Giusto ricordare comunque che Kubrick era ancora giovane e stava ancora sperimentando, nonostante ciò ha realizzato un film che è stato ispirazione di molti altri (giustamente citato da molti "Le Iene" di Tarantino, un gioiellino superiore in tutto a "Rapina a Mano Armata" a cui è comunque molto debitore).
Molto curato e credibile in ogni aspetto ad esclusione della "caduta" (in senso letterale, e chi ha visto il film sa, ma anche un po' di stile secondo me) nel quasi grottesco finale che neanche nella peggior concretizzazione della legge di Murphy. Resta il fatto che alcuni tratti distintivi della regia di Kubrick già si vedono nei piccoli particolari e in diverse sequenze (personalmente ho trovato esilarante e bellissima, anche se non è certo la migliore, quella della rissa con la polizia).
Bene anche il resto del comparto tecnico, dalla fotografia agli attori, tutta gente praticamente sconosciuta ma che ha svolto il proprio ruolo in maniera dignitosa.

Nic90  @  20/08/2014 13:28:31
   7 / 10
Inizio di film molto interessante con un piano geniale,film molto scorrevole con una giusta durata,buon film.

Spotify  @  14/08/2014 13:28:24
   7 / 10
Solidissimo film di un Kubrick ancora in fase di sviluppo, ma che già riesce a confezionare pellicole come questa. E' un noir davvero bello, pieno di tensione e soprattutto molto innovativo, per via dell'introduzione del flashback, che si rivela essenziale nello svolgimento della storia. E infatti nonostante ci sono continui salti indietro nel tempo, il tutto si capisce sempre molto bene, e ne viene fuori anche un grande montaggio. Kubrick, qui ancora non usa le influenze psicologiche-filosofiche dei suoi film a venire, ma comunque ci fa capire di come le cose, quando si pensa che siano fatte, in realtà basta l'incidente più stupido per mandarle a monte. La regia è buona, e specialmente in 2-3 scene, si vede il talento di questo regista che poi stupirà il mondo con altri grandi film. La fotografia è ottima e rispecchia perfettamente una pellicola di genere noir. Musiche molto buone. All'inizio il film, può sembrare un po' lento, ma è tutta la preparazione a quello che viene dopo. Infatti il ritmo da un certo punto in poi, sterza verso l'acceleratore, e la pellicola diventa gradevolissima e totalmente imprevedibile ed appassionante. Le uniche cose che non hanno convinto sono la sceneggiatura che è troppo poco ferrea ed anche un po'approssimativa, infatti il finale si svolge in soli 12 minuti, troppo pochi. Però è comunque un bel finale e l'ultimissima sequenza è d'antologia.

Un grande film, di un regista che era alle prime armi, e che riuscì a stupire lo stesso. Diciamo che il voto si avvicina molto al 7 e mezzo, diciamo 7++.

DogDayAfternoon  @  06/08/2014 21:51:48
   7 / 10
Suspense molto alta durante tutta la durata del film grazie anche all'innovativo modo di raccontare i fatti e ad una storia ben congeniata anche se piuttosto scarna e con qualche improbabilità di troppo. Il vero Kubrick a mio avviso lo si vedrà solo con il successivo "Orizzonti di gloria" ma sicuramente "Rapina a mano armata" lo si può definire il preludio di una carriera irripetibile.

Finale però abbastanza scarso.

Dompi  @  05/06/2014 20:00:40
   7 / 10
Grande suspance, bel film.

marcogiannelli  @  03/03/2014 23:27:28
   8½ / 10
Le Iene quasi 40 anni prima..fantastico

DarkRareMirko  @  20/02/2014 00:56:41
   8½ / 10
Piacevolissimo, parte in maniera molto canonica e lineare per poi divenire via via più interessante e pieno di suspance (ma quoto comunque chi dice che i flashback, seppur originali, cono comunque disorientanti, forzati ed un pò mal implementati).

Minuzioso, molto attento ai particolari (del resto pure lo script lo scrisse il regista), si sforza molto di essere credibile e ci riesce abbastanza, salvo qualche forzatura qua e là; da molto peso al caso comunque, vedasi finale.

Gran gruppo di attori, fotografia ottima (è di Ballard, ai tempi famoso), montaggio buono, stile e riprese che a mano a mano stanno già dimostrando le fondamenta di quel grandissimo artista che sarà Kubrick.

Tarantino, con il suo Le iene, deve molto a tale film.

Un buonissimo parto di un giovane artista neanche trentenne.

ZanoDenis  @  05/01/2014 07:57:48
   8½ / 10
Secondo me ancora in questo film non spicca il vero Kubrick, rimane sui livelli del precedente, ottimo modo di narrare la vicenda comunque

lukef  @  22/11/2013 02:43:49
   7½ / 10
Certo ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1956.. a parte Coleen Gray, son tutti morti da almeno dieci anni per dirne una. Per dirla tutta invece, anche il film stesso patisce un pochino il peso degli anni.
Molte sequenze risentono ancora di un impianto marcatamente classico, basti pensare all'ingenuità delle scene di coppia, ai primi piani appassionati, al personaggio di Hayden (pur bravissimo), e così via.
Altri elementi sono invece assolutamente innovativi, primo fra tutti l'uso del flashback (che avrà enorme seguito nel cinema a venire) come anche il ritmo incalzante, il dinamismo, la tensione costante..
Non da meno è la trama: la precisione con la quale sono scandite le vicende accompagna quella dell'impresa criminale ed alla fine, tra un inconveniente e l'altro, tutto assume significato.
In sostanza credo che sia un buon film, molto innovativo, soprattutto sul piano tecnico, ma che non rappresenta certo l'opera più visionaria di Kubrick. Un laboratorio per molte idee che saranno meglio sviluppate in futuro e che per questo detiene, a ragione, una sua posizione nella storia del cinema.
Piccola nota di demerito: finale bello nel significato ma approssimativo nelle modalità, che un po' stona con la diligenza operata per tutto il resto del film.

zando  @  30/06/2013 16:30:58
   9 / 10
un delle migliori pellicole del regista, ottima storia, arricchita sopratutto dall'introduzione del flashback!!

Crazymo  @  08/06/2013 00:54:51
   8½ / 10
Magnifico noir di Kubrick che scardina la narrazione convenzionale e crea uno stile tagliente, dinamico, veloce che influenzerà tantissimi registi a venire; il tutto condito da una sensazione costante di oppressione, soprattutto nella seconda parte, in cui i simbolismi e i significati sono molteplici, Kubrick calca più volte la mano sull'attaccamento dell'uomo ai soldi e il cambiamento che comportano, e soprattutto la beffardezza del destino, mostrandoci più volte come può un secondo mandare in rovina intere esistenze. Molte volte non citato semplicemente perchè "minore" rispetto a capolavori assoluti come 2001, Arancia Meccanica e Full Metal Jacket, è comunque un film magnifico che basterebbe da solo per fare di Kubrick un genio che ha saputo azzardare e che ha colpito nel segno. Bellissimo, uno dei migliori noir che abbia mai visto!

Italo Disco  @  10/04/2013 17:34:42
   9½ / 10
Beh che dire...... disperazione totale, destino infame, tragedia beffarda in un film teso come una corda di violino malgrado i continui flashback che comunque rendono il film geniale e innovativo all'epoca.

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topsecret  @  26/01/2013 10:58:02
   7½ / 10
Stanley Kubrick dirige un noir ricco di atmosfera pressante e inesorabilmnete ansiogena, calcando la mano su personaggi ed eventi caratterizzati da profondo pessimismo che culminano in un finale beffardo e cinico.
Un buon film che serve, se mai ce ne fosse stato bisogno, a tessere le lodi di un grande regista.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  23/01/2013 11:27:47
   7 / 10
Un Kubrick agli esordi gioca alla perfezione con l'incastro di flashback, voce off e donne traditrici. Tutti gli stereotipi del noir al servizio di un autore ancora lontano dai capolavori successivi, ma che ben omaggia (senza inventare nulla di nuovo a dire il vero) il genere americano cardine degli anni 40-50.

In sintonia tutto il cast e il crescendo drammatico; volerlo etichettare come capolavoro è sbagliato, e si fa torto allo stesso Kubrick ancora in fase "d'apprendistato", ma per gli appassionati del genere è imperdibile. Godibile!

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/01/2013 12.36.41
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vieste84  @  27/12/2012 23:11:55
   8½ / 10
E'un capolavoro. Nonostante sia un omaggio e più o meno calca a grandi linee la trama del suo ollustre predecessore "giungla d'asfalto", Kubrick sembra reinventare il genere, riuscendo a spiegare nei minimi dettagli il piano del colpo con tutte le sue sfumature e imprimendo alla pellicola una scorrevolezza che è un vero piacere. Tensione palpabile, vuoi veramente sapere come andrà e non stai nella pelle, il finale è un po meno drammatico del capolavoro di Huston, ma più o meno il succo della storia è quello. Pregevole l'ultimo fotogramma, Sterling Haiden sembra nato per fare questo ruolo(o il mestiere del rapinatore?). Pellicola di ottima fattura ma poco ricordata per "colpa" di film come 2001, arancia meccanica, shining e combriccola varia che essendo capolavori assoluti col tempo hanno assorbito la totalità delle attenzioni rivolte a questo regista straordinario .

Invia una mail all'autore del commento The howling  @  04/12/2012 17:41:44
   9½ / 10
Che bello!

Uno dei film migliori di Kubrick...semplice, solido, con un granitico Sterlin Hayden, (che interpreterà la parte del colonnello schizzato in "il dottor Stranamore"), regia grandiosa per l'epoca, finale grottesco ed inteluttabile.

Un film "vecchio", ma diverso dai suoi contemporanei...

Da stravedere!

Goldust  @  24/07/2012 12:05:41
   9½ / 10
Per me, il capolavoro di Kubrik. E' un noir praticamente perfetto, con una tensione impareggiabile ed una costruzione a flashback - a mò di mosaico - di grande effetto, nonchè all'avanguardia per i tempi. Ma è anche un prodigio di tecnica registica, con la telecamera a tratti accusatoria, in altri attendista che riprende senza scampo le miserie e le debolezze dei protagonisti, catapultando lo spettatore nella storia, come se ne costituisse parte integrante. Ottima prova di Sterling, anche se per il 10 ci sarebbe voluto qualcuno di più carismatico.

Nightmare97  @  09/07/2012 14:41:44
   7 / 10
carino, scorrevole, intelligente, travolgente.

TheShadow91  @  07/07/2012 02:36:15
   8 / 10
Ottimo thriller anche se,da grande fan di Kubrick,mi spiace non etichettarlo come capolavoro.Il pregio principale del film è nelle tecniche registiche della narrazione: originalissime in tanti momenti,soprattutto durante la scena cruciale della rapina, dove lo stesso momento temporale viene narrato più volte sotto il punto di vista dei diversi protagonisti;oppure nella visuale in prima persona della scena che da il titolo originale al film.La trama in sè invece è piuttosto debole,soprattutto memore di quell'incredibile capolavoro che è "La fiamma del peccato"(in effetti questo è sembrato più un film di Wilder e Welles che di Kubrick,che non a caso era alle prime armi e quindi in cerca d'ispirazione),anche se non so se la colpa sia dell'autore del romanzo o degli sceneggiatori



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Nel complesso è decisamente una bella storia criminale,ma,purtroppo penalizzata da questi difetti qua e la

clint 85  @  06/07/2012 13:37:44
   7 / 10
Bel film con tecniche innovative per l'epoca.....che poi si voglia cercare per forza il capolavoro vista la firma del regista, quelli so altri discorsi!

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/07/2012 14.44.44
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laky  @  18/05/2012 17:39:49
   10 / 10
Visto molti anni fa. Ogni volta che torno indietro nel tempo commentando questi primi film di Kubrick mi rendo sempre più conto che abbiamo perso un genio. Quasi tutti i suoi film hanno creato un genere, uno stile, un'atmosfera.
"Rapina a mano armata" potrebbe rappresentare ad es. il manuale degli intrecci a flashback.

ValeGo  @  21/02/2012 12:13:32
   8 / 10
Pieno di adrenalina e avvincente!Grande Kubrick!

elmoro87  @  24/09/2011 10:25:31
   7½ / 10
Geniale Kubrick che nel lontanissimo 1956 salta continuamente avanti e indietro nel tempo per raccontare una rapina all'ippodromo vista sotto molti punti di vista... Il risultato è molto interessante, la trama avvincente e mai noiosa, la regia impeccabile... Un bel film denso di adrenalina e molto ben fatto, l'alba di quello che sarà l'eccentrico e visionario genio di Kubrick...

PignaSystem  @  21/09/2011 22:16:00
   8½ / 10
Il film, uno degli esempi più riusciti di quel particolare sottogenere del noir chiamato "caper film" (incentrato sulla preparazione di un colpo), è la storia del malvivente solitario Johnny Clay (Sterling Hayden), che mette a punto una rapina in un ippodromo, coinvolgendo nel suo piano persone comuni e bisognose di denaro, non esperti criminali. Il loro disegno è destinato ad un amaro fallimento, che lascia al protagonista solo un senso di vacuità e di spreco dell'esistenza.
Unico noir nella filmografia di Kubrick, il film conferma l'abilità di questo genio della settima arte di interpretare in modo personale ogni genere cinatografico.

phemt  @  31/07/2011 20:08:47
   8½ / 10
Terzo lungometraggio e prima vera prova matura dell'immenso Stanley Kubrick che, appena ventottenne, già dimostra qualità non comuni tanto da ricevere i "complimenti" persino da Orson Welles…

Girato con budget risicato in 24 giorni, Kubrick firma un noir in parte debitore del cinema di Huston o più in generale al noir hollywoodiano classico, che mostra però una struttura narrativa ad incastro, struttura narrativa frantumata in piani temporale tra loro intersecati ma paralleli… Cosa mai provata né filmata prima e che finirà per fare scuola negli anni a venire (ci sono registi che hanno basato l'intera carriera su un'idea del genere)…

La caratterizzazione dei personaggi è notevole: tutti perdente vessati, chi un modo chi nell'altro, dalla vita… Chi umiliato e sottomesso alla donna che ama, chi la donna che ama ce l'ha bloccata nel letto malata e bisognosa di cure, c'è anche un attrazione omosessuale sotto-traccia, che poi tanto sotto-traccia non è… Ma soprattutto c'è da parte di tutti la voglia di vendicarsi del destino, di riuscire a vincere per una volta, perché questa è la volta giusta, quella che ti farà diventare ricco!
L'abilità di Kubrick sta nel disegnare una serie di personaggi disprezzabili, vili e laidi che nello stesso tempo fanno pena e tenerezza…
Purtroppo per loro però il destino non si fa sconfiggere facilmente e il finale beffardo è un piccolo gioiello di rara crudeltà!

Migliore in campo Hayden, citazione obbligata Elisha Cook ma comunque tutto il cast è assolutamente adeguato al caso…

Kubrick era ancora giovane e un po' acerbo (la tensione non sempre è costante bisogna ammetterlo) ma non manca di seminare il film di idee personali che all'occhio attento evidenziano già quale regista geniale ed inventivo fosse… Impossibile poi non pensare ad Arancia Meccanica quando Hayden si maschera per fare la rapina!

Con gli anni è diventato praticamente un classico!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  22/07/2011 12:37:20
   8 / 10
Nuova prova di scomposizione temporale, dopo "Quarto potere", che introduce la contemporaneità degli eventi narrati, la sincronia, la ripetizione di una stessa sequenza da diverse prospettive, elementi narrativi che ancora oggi sono fonte d'ispirazione (vedi Tarantino e simili).
A questo proposito, frequenti sono i riferimenti numerici, o l'ora esatta è spesso specificata.

Ma "Rapina a mano armata" non è soltanto un orologio ben caricato e sincronizzato, non un vuoto quadrante a contare istanti o a indicare sequenze di numeri fermi, ma un cerchio di personaggi precisamente colti, inquadrati, fatti girare e che Kubrick segue con la fredda puntualità del Tempo, che scorre, nonostante gli intoppi e nonostante gli appuntamenti, là dove infine non può che suonare l'ora annunciata (dal genere stesso, il noir), dove tutte le lancette puntavano, si fermano - la simmetria e simultaneità dell'ultima scena che freddano quel tempo.

Black Eight  @  15/05/2011 00:44:49
   7½ / 10
L'elemento più importante, a mio avviso, di Rapina a mano armata è il fatto che per l'epoca a cui risale sia un film radicale per originalità e strutturazione. Il maestro Kubrick infatti costruisce un noir perfetto articolando la trama su diversi strati, facendo uso sapientissimo dei flashback (secondo la prospettiva diversa dei rapinatori), che infine riconducono alla fabula lineare e guidano lo spettatore alla ricostruzione mentale ordinata degli avvenimenti. Insomma, una tecnica narrativa assolutamente sorprendente per il tempo attraverso la quale il regista pone le basi per quella tipologia di thriller adottata successivamente da moltissimi autori blasonati che si relazioneranno proprio all'opera di Kubrick, addirittura omaggiandola (vedi il Tarantino di Le Iene e Pulp Fiction). Tuttavia penso che si possa tranquillamente dire che i veri capolavori kubrickiani saranno i film successivi, laddove si si inizia a sentire una maggiore influenza, soprattutto per le scelte di contenuti, da parte del regista. Rapina a mano armata è un film che sente il peso della sua età per quanto riguarda ovviamente gli aspetti tecnici: è un film grezzo e sporco, talvolta caotico, e visivamente improponibile per uno spettatore di oggi.Senza contare l'inaffidabilità generale del cast e un finale arronzato oltre che davvero poco plausibile

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  01/03/2011 16:31:35
   7½ / 10
Grande tensione per una delle rapine più memorabili della storia del cinema (che sarà il modello ispiratore per un sacco di opere a venire, una fra tutte, "Le Iene" di Tarantino). Geniale per come viene narrato (flashback sincronico), spettacolare e sempre più angosciante man mano che la storia procede, scade purtroppo negli ultimi frettolosi dieci minuti


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e nell'epilogo decisamente ridicolo (sembra quasi che Kubrick non sapesse come chiudere il film), Un difetto che secondo me rovina di molto la perfetta riuscita dell'opera. Ciò però non toglie il fatto che rimane comunque un film teso, ben recitato, ottimamente girato, ed entrato giustamente nella storia.
In ogni caso, credo di fare un'affermazione sensata quando dico che (IL) regista Kubrick farà decisamente di meglio.

Oskarsson88  @  01/03/2011 00:22:37
   8½ / 10
ero timoroso prima della visione, in quanto non sono un amante del genere, ma mi son presto ricreduto nettamente, fino ad arrivare ad uno splendido finale. questo film di Kubrick è pressochè impeccabile. complimenti!!!

Noodles_  @  03/02/2011 10:52:47
   9 / 10
Si narra che l'allora giovane Kirk Douglas dopo aver visto questo film, chiamò Kubrick a dirigere Spartacus, sostituendo il regista che lo aveva iniziato, di cui non ricordo il nome. Ed è inutile dire che, visti i 2 caratterini molto accomodanti, sul set furono scintille per tutta la durata delle riprese: ma questa è un'altra storia...
Nel '55, a soli 28 anni, il PiùGrande firma un film destinato ad entrare di diritto nella storia del Cinema (e che in seguito lui stesso rinnegherà), grazie alla sperimentazione della pluricitata modalità narrativa, che verrà ripresa più volte in seguito per ispirare altri capolavori.
Per due terzi di film assistiamo alla verbosa preparazione della rapina, con l'introduzione dei vari personaggi: la mente, il finanziatore (forse il personaggio che mi è piaciuto di più), il fragile cassiere dell'ippodromo, il barista, il poliziotto corrotto - bellissimo il dialogo col suo creditore. Più due stupendamente caratterizzate pedine "esterne", assoldate per far funzionare il meccanismo (indimenticabile la scena della rissa, mostrata 2 volte, da 2 diversi punti di vista!). Quando finalmente si passa all'azione, è piacere puro.
Bellissima fotografia, soprattutto negli interni, e dialoghi già ai massimi livelli. Il finale amaro (anche se un po' forzato: assurdo rifiutare di pagare "quel" biglietto...) mi ha ricordato un'altra classica rapina su pellicola: Topkapi. Interessante notare infine che la sparatoria che dà il titolo al film non dura che pochissimi secondi, mostrando quasi nulla.
(Avevo iniziato questo commento con l'idea di dare 8 e mezzo, ma più lo rievoco mentalmente e più il voto si alza...)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/02/2011 12:27:23
   7½ / 10
Ecco cosa succede quando Kubrick rievoca Hitchcock. Un thriller ad alta tensione, dal ritmo serrato e mai noioso. Magari molto verbale nella prima mezz'ora, ma poi l'azione è assicurata. Buona sceneggiatura e buoni attori, scorre bene. Molti i momenti memorabili: la ripetizione delle scene con altri punti di vista, la rissa, il finale…

7219415  @  30/12/2010 13:55:52
   9½ / 10
Stupendo...Tarantino deve averlo visto prima di aver fatto "Le iene"..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  21/12/2010 14:19:18
   8½ / 10
"Esperimento" kubrickiano di gran classe. Finale incredibile dal sorriso amaro

The BluBus  @  11/11/2010 10:40:51
   8 / 10
Molti pro e qualche contro, Stanley ha poi fatto ben di meglio, ma vale cmq una visione.

Niko.g  @  24/10/2010 17:38:03
   10 / 10
Capolavoro assoluto di tecnica cinematografica, innovazione narrativa, fotografia. Due scene su tutte mostrano, secondo me, la maestria di questo fenomenale regista: la rissa al bar, dove la colonna sonora si interrompe lasciando solo i rumori di una lotta dal realismo inarrivabile e il finale, dove il sonoro crescente e le immagini diventano puro Cinema.
Si può obiettare su una sceneggiatura con qualche piccola falla (come l’imprudenza nell’abbandonare una valigia che costa metà di un biglietto aereo), ma esiste una certa Legge di Murphy: se qualcosa può andar male, lo farà. E questo sembra dirci Kubrick: questa è la legge di "Rapina a mano armata".

guidox  @  25/09/2010 13:58:24
   9 / 10
la scelta di raccontare la storia con i flashback sincronici, innovazione parecchio coraggiosa per l'epoca, è ovviamente il punto cardine del film.
l'ambientazione nell'ippodromo rende oltretutto benissimo, aggiungendo un fascino particolare (molto belle anche le riprese proprio sulla corsa dei cavalli).
la rapina e come essa venga studiata, i personaggi e la loro interazione, danno un ritmo piuttosto alto e il film si segue che è una meraviglia.
il finale non delude, solo se però proviamo a calarci nella realtà di spettatori di 50 anni fa.
infatti non sono molto d'accordo sul fatto che questo film non risenta affatto degli anni che passano, diciamo che li ammortizza bene e che in fondo la valutazione va data partendo da certi presupposti.

JOKER1926  @  17/09/2010 19:27:22
   7 / 10
Stanley Kubrick neppure trentenne nel mezzo degli anni cinquanta è l'autore di "Rapina a mano armata" film che nel Cinema ha un suo significato, una sua importanza per l'uso del flashback sincronico ovvero la tecnica di far rivivere la scena saliente in più modi, ritornando indietro sotto gli occhi di altri personaggi; in breve da queste dinamiche nasceranno film futuri, su tutti da ricordare alcuni lavori (eccellenti) di Tarantino.

"Rapina a mano armata" parte con un'efficace presentazione, introduzione in scena dei vari personaggi scandendone il carattere e pianificando le varie strategie del gruppetto che dovrà organizzare la rapina.
La prima parte affonda inesorabilmente in una commedia con lunghe chiacchierate e c'è in modo praticamente inevitabile qualche punto morto, ma poi quando si entra nel vivo, quando si passa dalla teoria alla pratica (la rapina) il ritmo non può non salire con scene di impatto, aumentano corposamente pathos.
La seconda parte dunque offre spunti drammatici e beffardi, splendido il finale.

In tutto complimenti alla regia per alcune tecniche (come quella della sparatoria) e per aver confezionato un film molto valido, da vedere.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  17/08/2010 00:20:43
   7½ / 10
Sicuramente un bel film (e Kubrick era ancora molto giovane), girato come un documentario e con l'idea innovativa del montaggio non lineare, che fece gridare al nuovo Wells da parte della critica. Sicuramente merito suo metterlo in pellicola, ma bisogna ricordare che è così che era scritto il romanzo (per cui, diciamo un mezzo genio, và). Non sono del tutto convinto però di un paio di attori e nemmeno del ritmo stesso del film. La tensione va alle stelle, poi si sgonfia, poi risale... Colpa/merito di questa struttura innovativa. Non sono però sicuro che abbia giovato al 100% alla pellicola (per inciso: dura 1 ora e 20 e mi è parso durarne 2).

ezequiel  @  15/08/2010 00:46:56
   4 / 10
molti commentatori elargiscono voti come fossero banconote volate dalla valigia del rapinatore. voti non a perdere.

ma sono poco interessanti. come poco interessante è il film. con un feedback mal riuscito, una sceneggiatura forzata fino alla fine con bibi, il cane, compreso. e non si capisce il motivo per cui uno, con tutti quei soldi e tanti pericoli attorno, non accetti un biglietto a metà all'areoporto. tutto in funzione di un copione pieno di falle, come i colpi sparati a vuoto, e che trovano corpi già stesi come bersagli.


confusionario e pretenzioso. e l'età, 28 anni non serva, come letto in giro, come sorpresa, se non in negativo. rimbaud non li vide neanche, quegli anni, e già aveva girato in europa a piedi e scritto delle cose che kubrick neanche avrebbe saputo leggere.

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Ultima risposta 22/11/2013 02.50.52
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Someone  @  04/05/2010 16:10:49
   8½ / 10
Quando si dice "avere cinquant'anni e non dimostrarli".

La tensione è alta, la tecnica ineccepibile. Una vera e propria lezione di stile. Sicuramente questa pellicola rappresenta una delle vette del noir cinematografico.
Un regista che a ventotto anni aveva già di che impartire lezioni al mondo intero (non a caso fu additato dalla critica come il novello Orson Welles).

Piccolo capolavoro di classe ed eleganza.

Constantine  @  07/04/2010 13:44:47
   9 / 10
Opera assolutamente imperdibile del maestro Kubrick, un pezzo di storia del cinema. Precursore a livello tecnico di innumerevoli registi contemporanei (si prenda ad esempio la composizione temporale del film), e già pregno di quelli che saranno i temi sviscerati nelle seguenti produzioni. Il simbolismo che si cela dietro ogni scena e nel rocambolesco finale è impagabile, prove maiuscole per i protagonisti e pregevole colonna sonora.
Ogni cinefilo che si rispetti deve vederlo.

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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  23/12/2009 18:01:22
   9 / 10
Un gioiello di valore inestimabile: possiede tutto l'amore di Stanley Kubrick per il cinema, gli stilemi sono inconfondibili, l'abilità tecnica unica, anticipatore di futuri capolavori e non solo suoi, e tutto questo a soli 28 anni.

Bono Vox  @  07/12/2009 15:06:59
   7½ / 10
Se fosse stato girato ai tempi di oggi questo film sarebbe stato un pò sempliciotto, ma dato i tempi di in cui è stato prodotto vale molto. Con i mezzi di oggi sarebbe stato un capolavoro. Kubrick si è dimostrato un grande come sempre. Finale a sorpresa, impensabile.

dobel  @  23/10/2009 15:39:54
   9 / 10
Non sono un amante indiscriminato di Kubrik, ho già detto qualcosa di lui di sfuggita in un altro commento (non ricordo più quale). Penso che l'arte non abbia molto a che fare con la perfezione maniacale. Penso altresì che a volte questa assurga a rango di valore espressivo e allora è un altro paio di maniche...
Comunque questo film è uno dei miei preferiti non solo del grande regista, ma uno dei noir-poliziesco migliori di sempre. La struttura a flash-back è efficacissima. La tecnica di ripresa ricorda molto da vicino Orson Welles (penso soprattutto all'angolatura a tratti claustrofobia con cui sono riprese le stanze... i famosi soffitti).
Soprattutto è molto udibile l'eco di quell'altro grande noir di John Huston che è "Giungla d'asfalto".
Oltre la storia in sé, è proprio il messaggio stesso del film che è molto hustoniano: il caso che con uno sberleffo ironico domina l'esistenza di ciascuno.
Grande film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  23/10/2009 14:06:01
   8 / 10
Un poliziesco atmosferico dai risvolti fortemente Noir. Il regista Kubrick confeziona per il suo terzo film una pellicola tipica anni '50 prendendo spunto dal regista Raoul Walsh ma soprattutto da film come "Giungla d'asfalto".
Grande ritmo, momenti tesi e gran bel cast. Tutto da gustare.

BlackNight90  @  12/09/2009 17:31:12
   9 / 10
Mi chiedo perché non l'avevo commentato prima.
Noir geniale e innovativo per l'epoca, Kubrick utilizza la scomposizione temporale (per la verità già usata da Welles) e soprattutto il flashback sincronico per raccontare una rapina finita male, metafora dell'imperfezione connaturata nell'uomo, coerentemente col pessimismo che manifesterà nei suoi successivi capolavori.
Un film teso, incalzante, diretto dalla regia fluida ed esperta di Kubrick nonostante l'età, che non perde nulla del suo fascino nonostante il beffardo fatalismo del finale che può lasciare scettici, amareggiati, delusi, ma non indifferenti. Un film a cui tanti registi devono molto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  03/09/2009 17:03:36
   8 / 10
Il terzo film di Kubrick e finalmente un grande film. Dopo un esordio non riuscito a detta anche dello stesso regista (Fear and desire) e un buon film anche se acerbo nei contenuti (Il bacio dell'assassino) ecco un film ottimo,senza difetti se non quello di venire ingiustamente accostato al periodo successivo di Kubrick ovvero quello dei film perfetti dal Dottor Stranamore in poi. Forse il film ha trovato dei successori che lo hanno superato (Le iene su tutti) ma l'importanza del film è enorme. Rapina a mano armata è un film innovativo e fondamentale nella storia del cinema, anche se in pochi se ne ricordano,per l'utilizzo del flashback sincronico che tanto ha fatto la fortuna a Tarantino nei suoi pimi due film (e anche i successivi a dire la verità). Gli attori se la cavano bene pur essendo quasi sconosciuti per la maggior parte grazie ad una recitazione corale grandiosa.I personaggi sono delineati benissimo e vediamo la storia attraverso i punti di vista di ognuno di loro. Il voto sarebbe per me da sette e mezzo ma di certo l'innovazione che ha introdotto vale mezzo voto in più.

Rand  @  08/07/2009 17:40:56
   10 / 10
La prima opera riuscita al 100% di Kubrik, opera corale, con attori in stato di grazia, dal caratterista al protagonista, simbolismi a go go nel film, lunghi piani sequenza laterali, marchio del "maestro", musiche d'orchestra perfette per sottolineare l'azione, tratto sempre da un romanzo, lo adatta perfettamente allo schermo, belli perfino i titoli di coda e di testa, con un finale grande e simbolico anch'esso, ottima regia e sceneggiature, buona fotografia in b/n, fu salutato come un capolavoro e in effetti lo è anche per l'età del regista che dimostrò di sapere cosa faceva perfino ad un "mostro sacro" come il direttore della fotografia, poi andatosene perchè non condivideva alcune scelte nell'uso degli obiettivi, obiettivi che il regista invece conosceva a menandito provendneo dalal fotografia, e qui dimostra ormai di saper padroneggiare anche "l'immagine in movimento"

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  16/05/2009 12:21:50
   8 / 10
Intenso noir diretto dall’allora giovane regista Stanley Kubrick.
Pellicola che ha in se la struttura di una perfetta descrizione dell’animo umano ..ogni personaggio narrato ha una buona ragione per tentare il colpo che gli cambierà la vita (amore, salute, necessità, cupidigia), così l’intelligenza del protagonista porta a ideare un piano sulla carte assolutamente perfetto, movimenti ed azioni vengono sincronizzate con cura per i dettagli, ogni pedina sullo scacchiere deve muoversi secondo schemi prestabiliti e tutto finirà per ruotare nel verso giusto ..ma qualcosa di imponderabile è dietro l’angolo, l’imperfezione (anche nella forma più semplice e banale) diventa l’ineluttabile destino a cui bisogna lasciar spazio ed infine arrendersi ..certo l’espediente scelto per la conclusione della storia non risulta immune da critiche e perplessità ma, a conti fatto, forse l’unico possibile per evidenziare l’essenza di un destino “beffardo”.
Tecnicamente di altissimo livello (introduzione del flash-back sincronico, evoluzione di quello presente in “Rashomon” di Kurosawa) per la qualità delle riprese, della fotografia e della colonna sonora, per una costruzione tale da acuire pathos e una sempre più tangibile tensione ..l’ingranaggio si rende perfetto sino al tagliente epilogo, una mannaia che scende veloce troncando sogni e speranze (THE END), forse già scritta sin dalle primissime battute ma per questo non meno dirompente.
L’assenza di grandi nome tra gli interpreti scelti viene magistralmente superata da una recitazione corale, pulita e dove l’abilita del “direttore d’orchestra” fa si che si evitino stonature garantendo un’ottima armonia ..direzione d’altissimo livello per il giovane Kubrick che, nella sua successiva filmografia, affinerà e darà ancor maggiore spessore a queste ed altre tematiche.

inferiore  @  07/03/2009 01:53:37
   9½ / 10
Che grande capolavoro.
''The Killing'' (orribilmente tradotto in italiano con ''Rapina a mano armatta'') è uno dei primi film di Kubrick e risulta essere uno stupendo noir che utilizza flashback, voce fuori campo e prospettive dei personaggi differenti per narrare la storia. La fotografia è sublime, l'ultima inquadratura sarebbe da applausi a scena aperta. La storia è solida e senza incongruenze, originale e mai scontata. Sfortunatamente la trama di Filmscoop (fra l'altro abbastanza imprecisa) rivela in parte l'epilogo della vicenda ma poco male quando si ha davanti un capolavoro simile.
Tarantino ha sicuramente preso spunto dalla storia per il suo ''Le Iene'' e rielaborò il già citato flashback sincronico in ''Pulp Fiction''.
Quindi ''The killing'' è una grandissima pellicola diretta da un giovanissimo Kubrick. Un film che fornì molteplici spunti per altri capolavori futuri.
Gli attori sono tutti molto bravi e in parte, alcuni primi piani esaltano veramente la loro capacità.
Credo che il finale sia una cosa semplicemente meraviglosa,

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La colonna sonora si sposa molto bene con l'andamento di narrazione e la storia stessa.
Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  06/03/2009 11:41:29
   8½ / 10
Veramente eccezionale, spettacolare, e Kubrick mi convince sempre ma sempre di più, rapina a mano armata non solo e un capolavoro di assoluto valore, ma è certamente uno dei migliori film di Kubrick, e adesso capisco anche dove abbiano preso spunti alcuni film di oggi.
Insomma su questo film non c'è una sola parola per poterlo valutare, la trama e ben idealizzata, ma la realizzazione e di una spettacolarità indescrivile, e siamo di fronte anche alla nascità del flashback sincronico, facendo vivere all'aspettatore ogni istante della rapina senza perdere una traccia su fatti e avvenimenti, cosa che in alcuni film di Tarantino (infatti rapina a mano armata mi ha ricordato subito le iene) e stata utilizzata.
Poi personalmente amo questi genere di film, quindi già da li si parte con un punto un più, ma vi assicuro che film così in giro non ce ne sono molti.
Insomma per essere stato uno dei primi film, Kubrick fa subito capire quanto la sua arte e genialità nel mondo del cinema sia eccezionale, realizzando una pellicola che lascia l'aspettatore incredulo e catturato, facendo nascere anche una nuova parte di cinema.

Certamente uno dei migliori del maestro (a questo punto lo devo dire) Kubrick. Da vedere

Neu!  @  23/02/2009 21:46:26
   8½ / 10
se Orizzonti di Gloria è il primo capolavoro di Kubrick... questo è il suo primo grande film. Pulp Fiction deve la sua esistenza e questo film

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  31/01/2009 13:28:06
   8½ / 10
Un Kubrick appena ventottenne, ma già artisticamente e intellettualmente maturo, sforna un piccolo capolavoro cinematografico, nel quale enuclea superbamente una riflessione sul fatalismo, nonché sulla cupidigia quale motore che innesca le azioni umane, simbolicamente rappresentata dall’ippodromo.
Il film è narrativamente strutturato come un “puzzle” temporale, costituito da una serie di “flashback” cronologicamente sfasati (a cui si richiamerà successivamente il Tarantino de “Le Iene”), che danno proprio l’idea di tanti frammenti di un ideale mosaico che va progressivamente costituendosi. Ma proprio quel mosaico, frutto di un piano elaborato minuziosamente ed attuato con tanta fatica, sembra diventare l’oggetto del trastullo di un Fato beffardo e maligno, che si sollazza a scomporne le tessere legate fra loro da fragilissime connessioni. Tutti gli esecutori materiali della rapina si imbatteranno, di volta in volta, in imprevisti apparentemente tanto banali, ma allo stesso tempo determinanti ai fini del fallimento del colpo.
Nulla può essere predeterminato dall’uomo, e per questo il suo ardire nel voler progettare puntigliosamente e meticolosamente una macchinazione perfetta è destinato ad essere punito senza possibilità di scampo. Così come palesa l’ultima significativa scena, nella quale si vede il bandito Johnny che, rinunciando a un tentivo di fuga, si consegna ai poliziotti, arrendendosi e rendendosi a un Destino manovratore inevitabile e ineluttabile.
“The Killing” è un film superbo anche dal punto di vista tecnico: svariate le sequenze degne di nota, tra cui quella celeberrima che indugia sui corpi esanimi stramazzati al suolo, il cui movimento irregolare rende benissimo l’idea dello sguardo spaurito e incredulo di chi ha dato origine a una strage senza volerlo.

Max78  @  26/01/2009 17:55:27
   9 / 10
Una pre-Tarantinata bella e buona diretta da Kubrick ancor prima che il folle Quentin venne alla luce... °_°

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2009 15.36.37
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gasy  @  03/01/2009 18:00:59
   9 / 10
Primo capolavoro di Kubrick che deve aver influenzato molto lo stile di Tarantino. Infatti sembra proprio un hard boiled d'altri tempi. Geniale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  15/12/2008 13:16:32
   8½ / 10
Uno dei primi film di Kubrick uscito nel 1956. Il regista si fece subito notare girando questo gioiello non lineare, attraverso i geniali flashback e le varie prospettive dei protagonisti. Ritmo frenetico e storia decisamente intrigante. Ottimo Sterling Hayden. Finale incredibile.
Punto di riferimento per un certo tipo di cinema. Tarantino e moltissimi altri registi ringraziano.

paride_86  @  11/10/2008 01:39:21
   8 / 10
Bellissimo noir firmato Stanley Kubrick, una storia ricca di suspense e di personaggi credibili e ben costruiti. Sherry e Fifi' rispettivamente la moglie e il cane più odiosi della storia del cinema!

pinhead88  @  04/10/2008 16:37:51
   8 / 10
uno dei primi film di Kubrick...molto bella la fotografia,l'uso del b/n
e alcune scene..mi è piaciuta molto la scena del combattimento tra il russo e i poliziotti,comunque il maestro ha fatto di meglio

goldtw  @  25/08/2008 15:00:27
   8½ / 10
non me l'aspettavo,ma questo primo film del grande kubrick mi è piaciuto veramente tanto!con una trama semplice semplice che ti fa rimanere nella sua breve durata incollato costantemente sullo schermo,grazie ad una regia accattivante e perfetta!magari tutti i filmetti "minori"(come dicono alcuni)fossero di questo calibro.

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Ultima risposta 02/12/2008 23.38.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  05/07/2008 11:52:56
   8 / 10
Il primo Kubrick non si scorda mai. Rapina a mano armata è un ottimo noir, anche se lontano dagli standard dei successivi lavori del Maestro. Il giovane Kubrick iniziò a farsi le ossa e con una regia pulita e tradizionale, ma mai inefficace, è riuscito a rendere affascinante e coinvolgente questo suo lavoro, anche a più di 50 anni dalla sua uscita.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  29/06/2008 13:23:16
   8½ / 10
Si ritorna indietro nel tempo, si ritorna agli anni cinquanta con un Kubrick ventottenne alle prese con il suo terzo lungometraggio e si ha la definitiva conferma che era effettivamente un uomo fuori dal comune.
Il suo unico noir, tratto da un libro, è entrato nella storia come uno dei migliori, anche per l'innovazione del flashback sincronico che permette di osservare la storia da più punti di vista (dato che i protagonisti della rapina sono tanti).
Una storia meticolosamente curata che allo stesso tempo ha consacrato Kubrick e lo ha reso uno dei migliori autori di noir anche avendo fatto solo questo.
Incredibile !!!
Stupendo, con finale che provvidenzialmente risolve tutto per il meglio (per il peggio se ci si immedesima nel protagonista).
E che dire della strage che, in lingua originale, dà nome al film ? Bè magnifico.

france  @  06/06/2008 01:36:34
   8 / 10


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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  02/02/2008 23:49:40
   8½ / 10
Uno degli aspetti più interessanti di questo film riguarda un''invenzione narrativa di rilievo: il flashback sincronico, che è una delle diverse tecniche narrative presente nel libro: Clean Break. Essa è stata estrapolata e faticosamente rielaborata da Kubrick in una direzione più cinematografica; il regista la rende idonea a sostenere i valori visivi classici che doveva assumere nel linguaggio di immagini in movimento. Inoltre questa tecnica si discosta, in parte, da come viene presentata nel romanzo, non poteva essere trasposta nel film fedelmente a causa di una difficoltà intrinseca nella capacità semiologica del cinema a sostituire pensieri scritti con immagini. E'' infatti molto arduo tradurre tecniche, composte per sequenze letterarie, in meccanismi strutturati da immagini perché occorre trovare scene che scorrano allo stesso modo dello scritto (C. Metz, Semiologia del cinema).

drugo78  @  27/01/2008 00:59:15
   8½ / 10
l'ho guardato con una certa diffidenza dovuta al fatto che non è un film tra i più famosi di kubrick..ho pensato quindi a film abbastanza normale..invece sono stato smentito perchè è un ottimo film..la trama è bella,molto ben intrecciata e non scontata.il film è breve ma intenso..regia come al solito ..magistrale.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  16/12/2007 23:31:54
   8 / 10
La prima cosa di Rapina a mano armata che salta agli occhi è l’ottima fattura generale. La storia è ben congegnata: la voce narrante esterna con la sua stringata temporizzazione e il molteplice punto di vista, introduce una specie di crescendo. Si crea ad arte una grande tensione e attesa spasmodica nello spettatore, per poi sciogliersi nella beffa finale: un meccanismo ben studiato per far risaltare il significato della storia. Si nota la grande abilità di tratteggiare in profondità un personaggio con le battute giuste e con poche inquadrature esemplari; questo tramite anche una fotografia di primordine. L’ambientazione partecipa attivamente alla storia e si nota soprattutto un uso consapevole delle luci, le quali svelano, deformando o accentuando le espressioni, la natura o il significato etico di un personaggio o di una scena. Interessante poi il fatto che s’introduca a volte un contrasto stilistico (soprattutto nella scena del lottatore russo, francamente comica) che dà varietà e vivacità al film. L’unico difetto è la scena che ha scatenato il tracollo finale (l’intervento del cane), secondo me piuttosto forzata.
Il messaggio è abbastanza chiaro: le imprese umane soffrono di un’intrinseca debolezza, dovuta alla debole e irrazionale natura umana; pure l’imponderabile ci mette il proprio zampino. La perfezione non esiste nell’attività umana, la ragione non è in grado di controllare tutto. Questa tesi è svolta in maniera efficace tanto che il messaggio s’impone sui singoli personaggi, i quali appaiono come persone umane normali, con i loro piccoli/grandi problemi e non come eroi del cinematografo.

Sestri Potente  @  20/11/2007 13:59:17
   9 / 10
Davvero bellissimo! Un Kubrick in versione "gangster" in un idea compromettente. Notevole l'idea, sviluppata in maniera curiosa e importante. Gli aggettivi si sprecano, per concludere non posso fare altro che esortarvi a guardarlo! Di Kubrick mi mancano ancora 3/4 film da vedere, ma questo è uno di quelli che mi sono piaciuti di più.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  14/10/2007 22:34:10
   9 / 10
Quello che avrebbe rappresentato Stanley Kubrick per la cinematografia mondiale nell'arco dei 50 anni nei quali ha prestato la sua indiscussa opera, lo si era capito già da quando, pochi mesi prima si presentò con il suo secondo film " Il bacio dell'assassino" come autore della regia, della fotografia, della sceneggiatura e del montaggio, a soli 27 anni non è cosa da poco, ma se nel "Bacio dell'assassino" ancora si coglie qualcosa di acerbo, di non pieno, non afferrato, in "rapina a mano armata" il quadro prende forma in tutta la sua bellezza che in seguito è stata confermata [ e rafforzata ] da incredibili capolavori. Se l'atomo del film è rappresentato dalla preparazione e dall'esecuzione di una rapina, il nucleo si basa sull'ossessione che ha sempre accompagnato il grande regista : l'uomo è incapace di vivere senza il male. La violenza ( Arancia meccanica ) la follia omicida ( Shining ) l'abominio della guerra ( Orizzonti di gloria, Full metal jacket, Il dottor Stranamore ) l'arma come strumento di potere ( 2001 odissea nello spazio ) e via dicendo. Gli uomini che organizzano la rapina, chi più chi meno sono dei falliti, degli scarti della società che nell'utopia della ricchezza ripongono il senso di un'esistenza altrimenti di una mediocrità a loro insopportabile. Come in molte altre sue pellicole anche qui il regista non si avvale dello strumento che spesso fa elevare un film a capolavoro: la Star. Nell'arco di 50 anni di attori famosi ce ne sono stati, Kubrick ( e questo gli fa onore ) non li ha mai sfruttati, molti suoi capolavori li ha firmati senza "prime donne" : ( Arancia meccanica, Barry Lyndon, Full metal jacket, 2001 odissea nello spazio, Il bacio dell'assassino ).
Di grande impatto è l'aspetto psicologico della vicenda: tutto viene studiato a tavolino nei minimi dettagli, ogni azione è subordinata e sincronizzata con lo spazio temporale concatenando gli eventi che vengono proposti tramite diversi osservatori con dei flashback fantastici, ma non basta la perfezione organizzativa perchè un colpo del genere vada a buon fine, bisogna fare anche i conti con i sentimenti dell'animo umano, un fattore che Johnny non aveva calcolato. Una valigia ed un cane chiudono il sipario in modo grottesco e alquanto paradossale di un film stupendo magistralmente diretto.

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