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Una ghost story che miscela parti action ad altre più orientate verso il sentimentale, precisamente sul rapporto madri-figli. Le fantasiose trovate tecnologiche conferiscono a mio parere un minimo di originalità, anche se poi in corso d'opera la storia scivola verso lidi più conosciuti delle classiche pellicole j-horror del genere, ad esempio JU-ON. Il cast mi è sembrato più di bella presenza che altro e certamente alcune cadute si devono anche ai dialoghi non sempre efficaci, mentre la regia appare troppo vogliosa di miscelare più generi piuttosto che seguire una linearità di fondo che certamente avrebbe giovato all'autonomia del film. In più alcune scene mi hanno fatto storcere un po' la bocca per la troppa ingenuità mostrata. In definita non mi è sembrato un brutto film, però alla fine dei conti quelle incursioni melodrammatiche unite alla caduta nei clichè più evidenti non mi ha convinto ed è per questo che non mi sento di assegnare la piena sufficienza.
io adoro i film horror asiatici ma questo non è un granchè! mi aspettavo di meglio ma mi ha abbastanza delusa. tutta quella macchinazione degli scienziati l'ho trovata un pò ridicola e anche nel complesso è un film un pò noioso. si salva qualche scena carina e anche un pò inquietante, ma per me non è sufficiente! peccato!
Tutto sommato si merita la sufficienza..sarà che sono un appassionato di film horror e che veramente pochi di quelli compresi in questo genere non mi piacciono ma a me non è dispiaciuto. Concordo comunque in parte con il commento precedente..tipo il macchinario cattura fantasmi che è abbastanza stupido..ma d'altronde non si può pretendere troppa razionalità da un film che tratta questo argomento no? ;-) Inoltre come accennato dialoghi abbastanza mediocri e recitazione non sufficiente a mio giudizio.
Mi aspettavo molto di piu’ da questo film presentato a Cannes seppur fuori concorso. La pellicola si riduce ad un pasticcio che cerca di mescolare una tipica ghost story orientale con alcuni snodi fantascientifico/sentimentali decisamente poco riusciti ...il macchinario cattura fantasmi è veramente una boiata di proporzioni epiche e l’analisi delle angosce del protagonista,sia sentimentali che nei confronti della madre morente,risultano poco approfondite e credibili. I riferimenti a “Ju-on” di Takashi Shimizu appaiono evidenti,quasi al limite del plagio. Le situazioni sono le solite ravvisabili in questo genere di pellicole,l'idea del regista di donare un pizzico di originalita' al suo lavoro infarcendo la storia con snodi a suo avviso innovativi finisce con il ridurre allo status di prodotto assolutamente risibile "Silk",a tutto cio' si debbono sommare dialoghi di pessimo livello e una colonna sonora irritante.