Un gruppo di ricercatori scientifici indaga sugli eventi soprannaturali che circondano la misteriosa scomparsa di un bambino di dieci anni, figlio di un allevatore di bestiame.
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Ennesimo foundfootage privo della giusta carica tensiva. Nonostante alcuni aspetti interessanti, che però vengono sviluppati in maniera approssimativa, la storia, per forza di cose, risulta ripetitiva, poco efficace dal punto di vista della tensione e parecchio stereotipata per quello che concerne i personaggi descritti. C'è di peggio, è vero, ma anche questo SKINWALKER RANCH non passerà alla storia come miglior prodotto fanta-horror in circolazione.
Found footage caratterizzato da una storia interessante,da un ottima ambientazione e da un aspetto tecnico più curato del solito. Quello che purtroppo non funziona (come in gran parte dei prodotti di questo genere) è il modo in cui è stata sviluppata la trama,è priva di tensione e non riesce mai a trasmettere paura,oltre a ciò vengono inseriti al suo interno degli elementi che sinceramente io non sono ben riuscito a capire cosa centrano con gli alieni (mi riferisco al gigantesco animale). Tutto sommato nonostante i suoi difetti, resta un film guardabile,superiore a tanti altri.
Deludente found footage sul tema dei rapimenti alieni. Le inspiegabili apparizioni questa volta hanno luogo in un isolato ranch dello Utah, dove un bimbo svanisce nel nulla sotto gli occhi atterriti dei genitori. Il film di Devin McGinn e Steven Berg (affetti da manie esibizionistiche, in quanto entrambi presenti come attori in ruoli per nulla marginali) poggia sui più logori clichè del genere, fornendo un'accozzaglia indigeribile di situazioni già viste milioni di volte. Si provasse almeno un pizzico di tensione si potrebbe anche soprassedere sulla mancanza di originalità, ed invece "Skinwalker Ranch" si presenta come un lavoro piatto, con personaggi debolissimi. La confezione per lo meno è tutt'altro che disprezzabile. Gli argomenti intavolati sono parecchi, regolarmente arrangiati dando l'idea di uno script confuso in cui si procede alla cieca per accumulo. Tanto che luci misteriose, energie in grado di manipolare la mente, i classici alieni detti "grigi" e -dulcis in fundo- un ridicolo lupo di gigantesche dimensioni immune alle pallottole, si alternano sullo schermo cagionando guai ai protagonisti e noia allo spettatore. Resta un mistero cosa abbia a che fare il lupo con gli alieni, probabilmente trattasi dello "skinwalker" del titolo, essere mutaforma riconducibile alle leggende dei nativi americani che comunque nulla ha da spartire con gli "alien abduction". Fiacchissimo anche il finale, incapace di concedere il minimo sussulto nonostante la situazione, come prevedibile, precipiti. Privo di fantasia e tensione, da evitare.
Una versione mockumentary de "Il quarto tipo". Pellicola povera di originalità che prende spunto, per tecniche usate e trama, da altri film. Nonostante questo la sceneggiatura, sopratutto nei primi 30 minuti, regge molto bene mantenendo viva l'attenzione dello spettatore. Mi appassionano molto i film sugli alieni, ma purtroppo è dal 1977 (Incontri ravvicinati del terzo tipo) che non ne esce uno decente.
Mi aspettavo molto di meglio. Classico mockumentary alien abduction dove si gioca molto con i soliti clichè del genere: inquadrature delle telecamere fisse e relative visioni distorte quando accadono avvenimenti strani..buio..vedo non vedo. Ne viene fuori una minestrina riscaldata che non brilla certo per originalità e che non fornisce nulla di nuovo ad un genere oramai sin troppo abusato. Aggravante ulteriore è che non fa molta paura anzi..e praticamente le scene clou si concentrano negli ultimi 10 minuti della pellicola. Vi le premesse era lecito attendersi qualcosa di meglio..opto quindi per un 5 anche di manica un po' larga.
Continua l'invasione aliena cinematografica, dopo essere giunti recentemente sul Grande Schermo con "Dark Skies", in questo caso tornano con l'abusata tecnica del mockumentary iniziato con "Il Quarto tipo" qualche anno fa... Questo film è tratto da una storia vera (piuttosto famosa negli States) e le attese erano alte, specie tra gli addetti del settore horror...il risultato però è opinabile in quanto alcune cose funzionano ma regna sovrana una certa confusione in sede di sceneggiatura! Abbiamo questa ottima location del grande ranch in terre indiane, uno staff di scienziati che piazzano telecamere e sensori ovunque facendo il verso a "Paranormal Activity", una gran bella fotografia molto pulita e tendente al freddo, la regia di Devin McGinn che funziona piuttosto bene e gli attori sono bravini... Purtroppo la tensione è scostante e la paura è assente, ci sono troppi elementi che non ho capito cosa ci facessero qui dentro e parecchie sciocchezze tipo un enorme animale che non si capisce cosa centri con gli alieni! Mettono una certa ansia, ancora una volta, le sequenze di repertorio girate in 8mm ma per il resto è una pellicola che scopiazza qua e la senza però riuscire a trovare un filo logico accettabile...direi che è un film fatto in modo frettoloso per cavalcare l'onda fortunata, potrà piacere a qualcuno ma credo che in molti storceranno il naso per vari motivi come è successo a me!