Il volo di collaudo del prototipo dell'aereo ipersonico Starflight One, che deve coprire la distanza tra la California e l'Australia in poco più di due ore, viene rinviato di un paio d'ore. Il ritardo procurerà gravissime conseguenze casuali. Infatti tra i passeggeri, una cinquantina, c'è anche l'inventore d'un missile per telecomunicazioni, lanciato abusivamente nello spazio, ma distrutto in cielo per mancato funzionamento d'uno stadio. I frammenti vaganti costituiscono serio pericolo per l'aereo, che infatti viene colpito da uno di essi. Il guasto provocato lo fa uscire dall'atmosfera facendolo entrare in zona subgravitazionale. Ora è in balia dello spazio: al suo rientro nell'atmosfera non potrà che disintegrarsi per mancanza di conveniente scudo termico. La NASA gli viene in soccorso con ripetuti viaggi della portentosa Navetta Spaziale, che riporta a terra quasi tutti i passeggeri. Al trionfo della tecnica si intreccia il dramma sentimentale del pilota, che quantunque sposato, ama una celebre giornalista, divorziata dal marito, ed in viaggio anche lei verso l'Australia sullo Starflight One. L'abbraccio finale dei due chiude il film, dopo che il pilota è riuscito a riportare a terra l'aereo, protetto dall'"ombra" difensiva della Navetta Spaziale funzionante come suo scudo termico.
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