taverna paradiso (1978)

Bella l'atmosfera in stile "Fronte del porto". Stallone col berretto e le bretelle e come personaggio,sembra di vedere il Rocky del primo film.Belli i combattimentiu nei bassifondi ,a mani nude come in "Fight Club" con Victor che spacca crani come noci di cocco.La storia d'amore invece e' forzata ,non c'entra nulla ,una mezza merd@ , insomma.Nell'insieme ci sono parti dove ti rompi veramente i c0glioni,altre che ti sembra di vedere Rocky o "Over the Top",tipo quando fanno braccio di ferro e Victor gli fa uscire la spalla all'avversario e si gode a spruzzo

Bellissimo.
Film estremamente sottovalutato!

Le reminiscenze con il personaggio d Rocky Balboa sono piuttosto evidenti su questa interpretazione di Stallone al suo esordio registico.
Non tanto per il lato combattivo,ma per il carattere da uomo di strada che tanto caratterizzava i primi due capitoli dedicati al pugile di Filadelfia.
"Taverna paradiso" è una commedia senza troppe pretese che racconta la storia di tre fratelli squattrinati nel quartiere newyorkese di Hell's Kitchen(famoso per l'alto degrado e la criminalità).
Si tratta di una pellicola che immerge in una ambientazione da sobborgo spicciolo,con personaggi caratterizzati da un velo di ironia e avanspettacolo,concepito per trasmettere un'atmosfera da "simpatica bettola".
Anche alcuni personaggi del cast provengono dal set di "Rocky"(come il proprietario della taverna paradiso che altri non è che il Gangster Gasco) e le musiche sono sempre di Bill Conti(durante gli anni 70/80 sui film di Sly c'era quasi sempre il suo zampino).
Non è una brutta pellicola; Stallone si diverte a mettere da parte il suo lato da "gladiatore" per dar spazio ad altri personaggi; tutto sommato si lascia guardare tranquillamente.
Un filmetto particolare che passò inosservato...ma che in fin dei conti meritava di essere ricordato per la sua singolarità.
Se si vuole conoscere la filmografia di Sly è d'obbligo.

esordio alla regia per stallone, un po' si vede.
però il film è bello... la storia ha una certa profondità ed è avvincente. è impreziosita da ottime interpretazioni e da ambientazioni favolose.
da vedere

Poca roba, davvero pochissima roba. Credo vada ricordato solo per la prima apparizione cinematografica di Tom Waits, che si rivelerà in futuro e in più occasioni anche un bravo attore (non mi dilungo, che è uno dei miei 5 artisti preferiti in assoluto e potrei non finire più).
Stallone alla regia fa quasi tenerezza, come scrittore è peggio.

Primo lungometraggio diretto da Stallone.
Un film ambientato a Hell's Kitchen che richiama echi di Rocky.
La storia di tre fratelli che cercano di arrivare a fine giornata in un quartiere difficile e povero.
Storia di sport, di voglia di riscatto, di solidarietà.
La sceneggiatura è fin troppo semplice e la regia di Stallone è decisamente grezza ma sono davvero bravi i tre protagonisti e anche i comprimari tra cui compare anche Tom Waits.

7 pieno e meritato tutto.
Un film di bassifondi, bulli di periferia, sport, amore e passione, rinascita e non a casa è ambientato nel 1946.
Le interpretazioni sono buone, i personaggi appassionanti. La storia e diciamo semplice, ma non per questo sciocca, anzi.

Due anni dopo aver interpretato ROCKY, Stallone ripropone un soggetto simile e stavolta oltre a scriverlo ed interpretarlo decide anche di dirigerlo, debuttando così alla regia.
Il film non appare impeccabile visivamente, ma ha dalla sua una grande forza interpretativa ed è narrativamente fluido e coinvolgente che lo rendono un prodotto valido ed interessante.

Taverna Paradiso, pur essendo sconosciuto ai più, è una delle opere più importanti della carriera Stallone… Il suo primo (e praticamente unico) romanzo divenne, l'anno successivo all'uscita, il primo film diretto da Sly che lo "usò" per fare le grandi prove in vista di Rocky 2 e della carriera da regista…

Io tra l'altro credo di essere uno dei pochi ad avere in casa una copia del romanzo Taverna Paradiso, e a distanza di anni ancora non mi è chiaro come e perché quella copia sia riuscita ad entrare in casa mia… A parte le battute il romanzo, pur non brillando né per tecnica narrativa né per originalità, è onesto e si legge con una facilità imbarazzante, malgrado alcuni cliché evitabili e qualche ingenuità qua e la!
Un discorso simile può essere fatto per il film che a grandi linee ricalca abbastanza fedelmente le dinamiche del libro…

Lo spunto di base ricorda Rocky, sceneggiato dallo stesso Stallone un paio di anni prima… I bassifondi sono quelli di New York e non di Philadelphia, invece della boxe c'è il wrestling ma per il resto il succo è lo stesso… Storia di falliti e di bulletti, di coraggio, sport e riscatto, di buoni sentimenti e cattivi stereotipati!
La differenza è che qui il protagonista non è il solo Stallone ma sono i tre fratelli Carboni, Sly è bravo a caratterizzarli e "legarli" tra loro, ma in generale tutte le caratterizzazioni sono adeguate e non mancano ironia e situazioni divertenti…
La regia di Stallone non è il massimo mostrandosi ancora troppo grezza ma ci si può accontentare!
Musiche di Bill Conti che a volte ricordano quelle di Rocky mantenendosi però lontane da quelle vette…

Quello che convince assolutamente è il cast: Stallone in certi ruoli ci sguazza come un pesce nell'acqua, Lee Canalito è perfetto nei panni del gigante buono e mi dispiace che la sua carriera cinematografica si sia chiusa qui dove iniziò, Armand Assante è un altro che ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato ma io lo ricordo sempre con piacere in Fatal Instinct…
Tra i comprimari impossibile non notare Terry Funk che una ventina di anni dopo divenne l'emblema vivente del wrestling hardcore americano!
Citazione immancabile per il solito immenso Joe Spinell, tra gli attori più sottovalutati della storia!

Nel complesso un film discreto, magari ingenuo e non sempre calibrato, ma onesto e girato con cuore! Una pellicola che meriterebbe più considerazione…

PRIMO FILM DA REGISTA DI UN GIOVANE STALLONE.
TRATTO DA UN SUO ROMANZO, IL FILM E' UNA PICCOLA PERLA.
FANTASTICHE AMBIENTAZIONI E ISPIRATISSIMA ATMOSFERA.
INTERPRETAZIONI OTTIME.
UN GIOIELLO DA RECUPERARE (ESCE IN DVD QUESTO DICEMBRE...E FINALMENTE SARA' MIO!!!)

MERAVIGLIOSO.

eh bravo lo Stallone Nostrano :) bel film e bella trama. Sempre un pò attaccabrighe Sylvester ci rappresenta in pieno. dA vEdErE

Debutto di Stallone alla regia in una storiella semplice e con vaghi richiami a Rocky. Carina l'idea e bravi gli attori (Sly per primo, qui ancora lontano dai personaggi tutto muscoli che lo avrebbero reso popolare), peccato però che la sceneggiatura non sempre funzioni (a volte non si capisce se vuole essere un dramma o una commedia). Inoltre, la messa in scena è troppo rozza, e la durata decisamente spropositata.
Non è male, si guarda tranquillamente, ma non aspettatevi particolari emozioni. Sly si impegna e se la cava sempre, ma qui forse ha fatto il passo più lungo della gamba.

un ottimo film scritto e diretto da Stallone.
Rimane abbastanza sconosciuto pur essendo un prodotto niente male con echi di Rocky.
Infatti sembra un Rocky ambientato nella lotta libera, con un trio di protagonisti molto in sintomia che danno vita ad una storia bella ed edificante

Contiene in sè i prodomi di quella che diverrà l'epopea di Rocky, ma in maniera meno enfatizzata e più autorale.
Un flop commerciale nonostante sia, forse, il miglior film di Stallone.

Film interessante, stupisce che sia stato partorito da un afasico wasp come Stallone, che in quegli anni forse ambiva a corteggiare un cinema sociale e a imitare (talvolta) Al Pacino.
Una storia che ricorda certe atmosfere letterarie di Hubert Selby jr. , non sempre felicemente compiuta, ma decisamente vitale e coinvolgente.
Prima apparizione cinematografica (in linea - fin troppo? - col personaggio e musicista) di Tom Waits